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"Ricostruzione: i soldi direttamente ai cittadini", da gazzetta.it

I soldi per la ricostruzione post-sisma di case e imprese saranno a disposizione dei cittadini in banca, a costo zero. E’ quanto ha comunicato oggi il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, al governatore dell’Emilia-Romagna e commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, impegnato nel pomeriggio in una riunione con i sindaci delle zone terremotate alla presenza del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. Nella lettera, Grilli spiega che grazie all’emendamento al decreto sulla spending review, convertito in legge proprio questa mattina al Senato, “vengono di fatto messi a disposizione fino a un massimo di sei miliardi di euro per le sole esigenze di interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e per macchinari e immobili ad uso produttivo”.

Questi fondi, assicura il ministro, “potranno essere attinti direttamente dai soggetti danneggiati nella forma di contributo a fondo perduto, senza oneri, interessi o altri costi, con procedure particolarmente snelle, negli importi che saranno loro riconosciuti secondo i criteri fissati” dal commissario straordinario.

I cittadini e le imprese, continua Grilli, “avranno disponibili queste risorse a decorrere dall’1 gennaio 2013, immediatamente dopo il riconoscimento del contributo da parte del commissario, e avranno il vantaggio di poter governare personalmente i processi di loro impiego e monitorare i tempi di utilizzazione delle risorse per le finalità di ricostruzione autorizzando gli stati di avanzamento dei lavori”.

In realtà, precisano sia Errani che Befera, “stiamo lavorando per costruire un ponte, in modo che i fondi siano già disponibili dal prossimo 1 settembre. Non vogliamo che ci sia una frattura tra la fase di emergenza e quella di ricostruzione”, afferma Errani. Il presidente della Regione ha voluto convocare la stampa per spiegare il meccanismo del finanziamento, in modo da “fugare tutti gli interrogativi sorti”.

Un cittadino o un’impresa che ha subito un danno a causa del terremoto del 20 e 29 maggio scorso, con la certificazione di inagibilità e il riconoscimento del danno economico da parte del commissario, si reca in banca dove subito viene acceso in suo favore un finanziamento “a costo zero”, che sarà “erogato nei tempi e nei termini dell’avanzamento” dei cantieri direttamente alle imprese scelte dal cittadino per i lavori, che così si vedranno pagate regolarmente le loro fatture. La Regione deve ancora definire le modalità di verifica e controllo sulla legalità delle aziende coinvolte, che potrebbe essere fatta tramite le stesse banche a cui verrà comunicata dal cittadino la ragione sociale della ditta che sara’ pagata per i lavori.

“La procedura di finanziamento resta interna al rapporto fra istituti di credito, Cassa depositi e prestiti e Stato”, precisa ancora Grilli nella lettera. In altre parole, con i sei miliardi a disposizione lo Stato accende una sorta di maxi-mutuo di 25 anni, le cui rate (annuali) vengono pagate dalla Cassa depositi e prestiti. Solo le prime due rate saranno a carico del commissario, che utilizzerà i circa 2,5 miliardi già erogati dal Governo col decreto 74 per l’emergenza e la ricostruzione.

Befera, infine, ha annunciato che saranno prorogati di altri sei mesi gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate nelle zone del sisma. “A partire dal 31 marzo, poi, vedremo di riprendere con un minimo di gradualità”, spiega il direttore.

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