Giorno: 20 Maggio 2013

Fassina «Giuste le domande della piazza Fiom Ma il Pd si gioca tutto al governo», di Andrea Carugati

La piazza della Fiom? Sbagliato dire che il Pd non c’era. C’erano tanti esponenti del nostro partito, da Cofferati a Orfini», spiega Stefano Fassina, viceministro dell’Economia. «In passato, quando eravamo all’opposizione, la nostra presenza in quelle piazze era più significativa, io stesso ci ero andato. Ma oggi le risposte alle domande di quel popolo, che restano fondative per noi, dobbiamo provare a darle dal governo. È questo il banco di prova su cui il nostro popolo e i nostri elettori ci misureranno». Il tema di quella piazza era il lavoro. Il premier Letta dice che la priorità è il lavoro. Su questo fronte che risposte pensa che potrà questo governo? «Con il Consiglio dei ministri di venerdì abbiamo mosso i primi passi. Un miliardo per la cassa integrazione in deroga, circa 100 milioni per i contratti di solidarietà che riguarderanno decine di migliaia di persone, il rinnovo dei contratti precari in scadenza nella Pubblica amministrazione che riguardano altre decine di migliaia di persone». E adesso cosa farete? Quali saranno le priorità di qui a fine …

“Noi, più forti del sisma” nella fabbrica di Finale ricostruita dagli operai, di Jenner Meletti

C’è ancora una casetta di legno, nel cortile dietro la Cigaimpianti. «L’abbiamo tenuta perché ci serve come ricovero degli attrezzi per la mega grigliata che faremo prima delle ferie, con tutti gli operai. E soprattutto per ricordare i giorni pesanti che abbiamo passato». Giorni nei quali la fabbrica era rotta e le tante casette di legno erano gli uffici e anche l’abitazione per gli operai e i tecnici che avevano perso la loro casa di mattoni. Claudio Sabatini, il titolare di questa azienda di outsourcing (fornisce ad altre imprese servizi di montaggio e manutenzione) ricorda una data precisa, nel difficile cammino della rinascita. «Mercoledì 23 maggio 2012, tre giorni dopo la prima scossa. Su cento operai, quindici non si erano presentati in azienda. Li ho chiamati uno per uno, per un incontro. Sembrava una riunione degli alcolisti anonimi. Uno alla volta, operai e tecnici hanno raccontato i loro problemi. “Mi chiamo Marco, lavoro qui da tre anni. Il mio appartamento è pieno di crepe”. “Io sono Alessio, devo sistemare mio padre, la sua casa è …

"Dalla parte delle famiglie povere", di Chiara Saraceno

Alimentazione, consumi energetici (acqua, luce, gas, benzina e gasolio), telefono e abitazione (affitto, mutuo), sono gli ambiti di spesa che incidono maggiormente sui bilanci delle famiglie a basso reddito. Sono anche i settori che – soprattutto gli alimentari e i beni energetici – hanno conosciuto il maggiore aumento dei prezzi in questi anni e che, quindi, hanno colpito in modo sproporzionato proprio le famiglie a più basso reddito. In altri termini, queste famiglie non solo sono state più vulnerabili delle altre alla perdita di reddito dovuta alla perdita o riduzione dell’occupazione. Hanno anche sperimentato in misura maggiore una diminuzione sensibile del potere d’acquisto del reddito su cui potevano contare e proprio rispetto ai beni più necessari: una alimentazione adeguata, potersi riscaldare, cucinare, illuminare l’abitazione, pagare l’affitto, mantenere quei rapporti minimi con l’esterno che non contribuiscono solo alla qualità della vita, ma sono indispensabili anche per mantenere o trovare un lavoro. Se tra il 2005 e il 2012 l’indice armonizzato dei prezzi al consumo è salito del 17,5%, se si considera il pacchetto di consumi specifici …

"Quando soffia il vento del populismo", di Bernardo Valli

Il modello tradizionale dell’estrema destra, neo fascista o neo nazista, appartiene ormai al passato o sopravvive a stento. In esso rientravano l’Msi prima del congresso di Fiuggi; l’Msi- Fiamma tricolore di Pino Rauti; l’Npsd e la Dvu tedeschi; il National Front e il Bnp britannici; o l’Nvu olandese. I movimenti con la vecchia impronta sono ridotti a gruppuscoli. Il modello post industriale (come l’ha chiamato Piero Ignazi) ha conosciuto invece un’espansione significativa. Favorita anche dalla crisi economica e finanziaria, intervenuta nel frattempo. Il fenomeno populista, nelle sue dimensioni attuali, è un prodotto della svolta avvenuta attorno al 2000, quando l’inizio del secolo segna per noi europei, se non proprio la fine, il profondo mutamento di un mondo e comincia, appunto, quello dell’incertezza. Si è appena concluso il comunismo ed è appena iniziata la globalizzazione. Per molti paesi del vecchio continente si sta per aprire l’era dell’euro, della moneta unica, vista come una rinuncia della nazione; i referendum sulla Costituzione europea rivelano profonde perplessità (Olanda e Francia reagiscono con un “no”); esplode il terrorismo islamico con …

"Lavoro, si avvia il dopo-Fornero", di Massimo Franchi

Riforma del lavoro e rappresentanza. Un primo confronto fra le parti sociali, da una parte, e una firma già annunciata che invece tarda ad arrivare, dall’altra, con la cancellazione dell’incontro tecnico previsto per oggi. La settimana che si apre è densa di appuntamenti. Mercoledì è la giornata clou: mentre in mattinata Confindustria inizia la due giorni della sua assemblea nazionale, nel pomeriggio (alle 16) il ministro Enrico Giovannini incontra per la prima volta in modo ufficiale (informalmente ha già visto buona parte degli astanti) le parti sociali per un «monitoraggio sulla riforma Fornero del mercato del lavoro”, ma soprattutto per affrontare il tema degli interventi già annunciati dal governo in fatto di occupazione giovanile. Al tavolo Cgil, Cisl, Uil e Ugl assieme a Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia, Confcommercio e Confcooperative. Giovannini punta a sfruttare l’uscita dalla procedura europea sul deficit per avere risorse a disposizione. Se nei primi giorni dopo la nascita del governo si era parlato della possibilità di far entrare alcune prime misure già nel decreto su cig in deroga e …

Fenomenologia del “renzismo”, di Ilvo Diamanti

Matteo Renzi non si nasconde. Ma non si espone. In questo periodo, è ben visibile. Ma preferisce non “scendere in campo” direttamente. Al Salone del libro di Torino, ieri, ha espresso l’intenzione di andare “Oltre la rottamazione” (titolo del suo libro, pubblicato da Mondadori). Perché si tratta di uno slogan efficace, ma che, al tempo stesso, fa paura. Visto che, osserva Renzi, oggi, in Italia, “il 70% della popolazione è over 40”. Così, il sindaco di Firenze oggi frena sulla “questione generazionale”, sulla frattura fra vecchio e nuovo, in politica e nella società. Su cui aveva impostato la sua offerta politica, fino alle primarie. Quando aveva ottenuto un risultato rilevante, ma non sufficiente a vincere. ANZI: lontano da quello ottenuto da Bersani. Anche per questo appare prudente. E, per la successione di Bersani, come futuro segretario del PD, preferisce lanciare la candidatura dell’ex-sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Resta coperto, Renzi. Teme, ancora, di vincere la competizione dell’audience e di perdere quella politica. Di risultare il candidato preferito “fuori”, più ancora che “dentro” il partito. Come …

"Il Governo Letta e l’edilizia scolastica", di Osvaldo Roman

L’edilizia è ancora oggi un drammatico problema di sicurezza nelle scuole. assumerla come priorità come ha fatto il Presidente Letta potrebbe significare, anche se non necessariamente nei primi 100 giorni, la realizzazione di interventi destinati non solo al risanamento delle scuole ma alla crescita del Paese. Si può allo scopo ricordare che del famigerato miliardo, sbandierato da Berlusconi e poi “nascosto” da Tremonti, sono stati impegnati praticamente solo i 276 milioni destinati all’approntamento delle strutture scolastiche allestite o risanate nel territorio devastato dal terremoto dell’Abruzzo. Altri 120 milioni, derivanti in parte da ulteriori interventi (60 milioni) della legge di stabilità 2012, sono stati destinati per le esigenze derivanti dal terremoto dell’Emilia Romagna. E’ incredibile ma vero tutto il resto dello stanziamento non è stato finora utilizzato! Con i Fondi strutturali europei (FSE, FESR) e con il Piano di Azione e Coesione (PAC) avviato nel 2011 il Miur ha finanziato interventi per gli ambienti scolastici nelle Regioni della Convergenza. Gli impegni effettuati a partire dal 2010 con il relativo PON, pari a circa 220 mln, saranno …