Giorno: 3 Maggio 2013

"Bisogna uscire dall’austerità senza sbandare", di Stefano Lepri

Se c’è spazio per ridurre le tasse, prima tocchi a quelle sul lavoro. Bastava forse il buon senso ad arrivarci, ora ce lo raccomanda l’Ocse con corredo di analisi economiche. Perfino il nuovo Papa parla molto di lavoro. Invece la politica italiana rischia di portarci altrove. Se il lavoro manca, è anche perché le nostre imprese spendono molto per impiegare dipendenti ai quali in tasca arriva poco. L’Ocse ci avverte che lo svantaggio rispetto agli altri Paesi è maggiore proprio per i lavoratori a reddito più basso; a favore dei quali avevano già suggerito di intervenire i «saggi» nominati dal presidente della Repubblica. Nel discorso programmatico di Enrico Letta questo punto c’era. Ma l’impuntatura del Pdl, o forse di una parte del Pdl, sull’Imu, rischia di spingere verso un uso assai meno efficace delle poche risorse a disposizione. Tanto più che il voto amministrativo a Roma e altrove fra 3 settimane rende difficile agli altri partiti dire di no. Ragioni economiche consigliano casomai di alleggerire l’Imu sulle case più modeste, non di toglierla a tutti. …

"Pd, la sindrome del rigetto", di Gad Lerner

L’episodio di lotta di classe intrapresa nel Pd dai volontari del servizio d’ordine torinese, che al corteo del 1° maggio si sono rifiutati di garantire la tutela dei parlamentari, va al di là della dialettica base-vertice. I quadri più “fidati” della sinistra torinese – invitando i dirigenti a farsi proteggere dalla polizia anziché dalla struttura militante che in passato tutelò la sicurezza di personalità minacciate dai terroristi come Ugo Pecchioli e Luciano Violante, e che scortava Giorgio Amendola anche quando egli richiedeva “sacrifici senza contropartite” ai lavoratori – denunciano un’incompatibilità culturale senza precedenti: quasi che oggi esistessero non uno, ma due Partiti democratici. Mai prima d’ora avevano rotto una silenziosa disciplina. Si sono dichiarati al servizio dei lavoratori in corteo, ma non di chi dovrebbe rappresentarli. Hanno marciato con gli iscritti autonominatisi “Resistenti democratici” dietro a uno striscione inequivocabile: “No all’inciucio Pd-Pdl”; e con loro invocavano “Congresso libero e subito!”. Guai a confondere questi militanti del movimento operaio con gli antagonisti che issavano uno striscione recante l’effigie di Luigi Prieti, detestabile apologia della violenza armata. …

"Come sarà la moratoria dell’Imu nel 2013. In vista del cambio di pelle e di nome", di Raffaella Cascioli

Baretta: possibile una mediazione tra le posizioni di Pd e Pdl. Ocse: «Ridurre le tasse sul lavoro è più importante che ridurre l’Imu». Potrebbe non chiamarsi più Imu, magari avere una soglia di esenzione elevata ed essere strettamente legata ai servizi offerti dal territorio. La soluzione del complicato ruzzle Imu potrebbe essere l’uovo di Colombo. Che consentirebbe a Berlusconi di salvare la faccia, contribuirebbe a placare la smania di visibilità di Brunetta e contemporaneamente a blandire la Lega con la sua pervicace volontà di mantenere le imposte sul territorio, senza per questo scontentare il Pd. Se infatti l’Imu sembra impegnare la dialettica mediatica della maggioranza (e non) di questi giorni, il superamento dello scoglio dell’imposta sulla casa appare con il passare delle ore e dei giorni non impossibile. Anche se il tema è legato a filo doppio con quelle riforme, tra cui quella fiscale, sul quale il presidente del consiglio Enrico Letta ha battuto fin dal suo discorso di insediamento alla camera. Tuttavia, prima di sciogliere il nodo dell’Imu c’è la necessità di rivisitare il …

“Io, minacciata di morte ogni giorno non ho paura e non voglio scorte ma dico basta all’anarchia del web”, di Concita De Gregorio

Laura Boldrini, seduta alla sua scrivania di Presidente della Camera dei deputati, legge attentamente i messaggi che la sua giovane assistente Giovanna Pirrotta le porge. Sono minacce di morte, di stupro, di sodomia, di tortura. Accanto al testo spesso ci sono immagini. Fotomontaggi: il suo volto sorridente sul corpo di una donna violentata da un uomo di colore, il suo viso sul corpo di una donna sgozzata, il sangue che riempie un catino a terra. Centinaia di pagine stampate, migliaia di messaggi. A ciascuna minaccia corrisponde un nome e un cognome, un profilo Facebook, l’indirizzo di una pagina Internet. Le minacce — tutte a sfondo sessuale, promesse di morte violenta — si sono moltiplicate nel giro di due settimane con il tipico effetto valanga che la Rete produce: al principio erano una decina, qualche sito le ha riprese e rilanciate, i siti più grandi le hanno richiamate dai siti più piccoli con la tecnica consueta: dichiarare in premessa l’intenzione di denunciare l’aggressione col risultato, in effetti, di divulgarla ad un pubblico sempre più ampio. In …

"I fan della pistola", di Francesco Merlo

Le vittime del disagio sociale non sparano mai ai carabinieri e neppure ai politici ma, proprio come ai tempi di Roberto Rossellini rubavano biciclette, oggi rubano il latte in polvere e due polli al supermercato. Così ha fatto un senegalese incensurato. Senegalese incensurato che un giudice di Monza ha condannato a nove mesi e a una multa di 400 euro, contro un valore complessivo della merce rubata di 28 euro. Ebbene, l’apostolo degli “ultimi” in Italia non è questo senegalese, ma il criminale Luigi Preiti, il balordo disturbato di piazza Montecitorio, un “taxi driver” all’italiana spacciato per eroe della disperazione sociale, e non solo da quell’indegno striscione innalzato a Torino durante la manifestazione del primo maggio. Attenzione: lo striscione non era issato da provocatori professionisti, ma da poveri ragazzi appassionati, loro sì vittime ingenue, succubi di un luogo comune sociologico che ci sta purtroppo avvelenando tutti. Preiti, che non sarebbe entrato neppure nella galleria degli emarginati di Jannacci, dei Cerutti Gino di Gaber e dei malandrini dei vecchi moli di De André, sta dunque diventando …