Giorno: 28 Maggio 2013

Ratificata Convenzione Istanbul. Dichiarazione di voto di Federica Mogherini del Pd alla Camera dei Deputati

Signor Presidente, oggi per il gruppo del PD non si tratta soltanto di dare un voto favorevole e molto convinto alla legge di ratifica della Convenzione di Istanbul, per prevenire e contrastare la violenza domestica sulle donne: si tratta di vedere realizzato un obiettivo, direi quasi un sogno, se non suonasse stonato rispetto agli episodi di cronaca che abbiamo di fronte agli occhi. Un obiettivo a cui abbiamo lavorato tanto in questi anni e in questi ultimi mesi, con tenacia: certe volte con la tenacia della goccia d’acqua che scava la pietra, e con enorme convinzione. L’abbiamo fatto in Aula, l’abbiamo fatto al Consiglio d’Europa, come ricordava la collega Bergamini; l’abbiamo fatto nelle nostre città, nel Paese, insieme a tantissime associazioni, ai movimenti, ai centri antiviolenza.   Abbiamo lavorato la scorsa legislatura perché il Governo firmasse la ratifica, innanzi tutto. Poi abbiamo presentato il disegno di legge di ratifica, che oggi votiamo il primo giorno di insediamento di questa Camera, come atto simbolico e come volontà politica. Abbiamo fortemente voluto insieme a lei che questa fosse …

Ghizzoni, “Bene la presenza di Bray nelle zone del sisma”

“Il censimento dei beni danneggiati è fatto: ora occorre passare alla proposta politica”. La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vicepresidente della commissione Cultura della Camera dei deputati, oggi a Roma per la ratifica della Convenzione di Istambul contro la violenza sulle donne, non ha potuto partecipare al convegno organizzato a Carpi sui beni culturali danneggiati a un anno dal sisma. “Spero che da questo incontro – ha dichiarato Manuela Ghizzoni – possano uscire indicazioni e strategie sul recupero che, noi politici, così come stiamo facendo in questo momento per le materie fiscali, potremo trasformare in emendamenti, in proposta politica insomma”. Ecco la dichiarazione di Manuela Ghizzoni: «Il ministro per i Beni e le attività culturali Bray è a Carpi per partecipare al convegno organizzato per fare il punto sull’attività di recupero dei beni culturali danneggiati a un anno dal sisma. E’ importante che il ministro abbia programmato questa come una delle prime visite dall’avvio dell’attività del Governo Letta: così come la visita del premier di giovedì prossimo, anche questa tappa carpigiana di Bray testimonia …

"Pensioni, si riaprono i giochi", di Nicola Mondelli

Il tema della previdenza torna ad agitare la scuola. Sia tra il personale scolastico in servizio con contratto a tempo indeterminato, infatti, che tra le decine di migliaia di docenti e Ata precari, si sta registrando una certa preoccupazione per le voci, sempre più insistenti, di possibili modifiche alle norme previdenziali in vigore introdotte dal decreto legge n. 201/2011 (riforma Fornero), a condizione che si reperiscano i fondi necessari, che sarebbero all’esame del governo in carica. Nell’ambito delle ipotizzate modifiche ci sarebbe anche la soluzione, da tempo auspicata, del problema sollevato da alcune migliaia di docenti e di personale Ata che non hanno potuto fare valere, ai fini pensionistici, i requisiti richiesti dalla normativa previgente l’entrata in vigore del predetto decreto legge «quota 96» perché tali requisiti li maturavano entro l’anno scolastico 2011/2012 e non entro il 31 dicembre 2011, come richiedeva l’art. 24 del decreto. Sul personale della scuola le modifiche potrebbero da un lato consentire soprattutto al personale femminile di accedere alla pensione con una età anagrafica meno elevata rispetto a quella attualmente …

Musei: Ghizzoni (Pd), bella iniziativa ministro Bray su accesso bimbi extracomunitari

“E’ una iniziativa molto bella, finalmente nei musei i bambini saranno tutti uguali, senza barriere di nazionalità”. Lo afferma Manuela Ghizzoni, vicepresidente della commissione Cultura di Montecitorio, commentando la decisione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray, di ‘consentire l’accesso gratuito ai luoghi della cultura sul territorio nazionale anche ai minori extracomunitari’. Manuela Ghizzoni aggiunge inoltre: “i bambini extracomunitari, che vivono nel nostro paese, frequentano le nostre scuole, si esprimono con la nostra lingua, e sono così soggetti attivi della società italiana, avranno una ulteriore opportunità per condividere il nostro patrimonio culturale e frequentare i luoghi della nostra cultura”.

"Quel sindaco circense tra pajata e parentopoli", di Filippo Ceccarelli

Alemanno uguale Aledanno. Ma per una volta, e con l’aiuto degli elettori, il danno è tutto per lui. O quasi. Si dirà: alla buon’ora! Troppi guasti paiono ormai difficilmente rimediabili, per Roma. Ma che almeno sia d’insegnamento ai romani, anche fuori tempo massimo, l’aver accordato fiducia a un politico rivelatosi tra i peggiori sindaci che la recente storia capitolina ricordi. E adesso si avrebbe persino scrupolo ad assestare il classico calcio del somaro, guai ai vinti, ma gli scrupoli necessariamente si attenuano rispetto alla più colpevole mancanza di memoria, per cui i potenti dispongono di costosi apparati adibiti a «far credere» e nessuno ricorda nulla, soprattutto con quali slanci e aspettative cominciano le esperienze e le avventure del potere municipale, per cui Alemanno, da poco eletto, si consentì addirittura di proclamare, con cieca determinazione: «Siamo stanchi dei troppi cretini al comando». Anvedi. Era il marzo del 2009, e aver visto il sindaco di notte alle prese con la possibile inondazione del Tevere, autenticamente preoccupato sotto la pioggia sui muraglioni del fiume, poteva perfino rendere innocente …

"Quei femminicidi non in nome dell’amore", di Sara Ventroni

I fatti sono avvenuti a Corigliano Calabro ma potevano accadere ovunque. La geografia non c’entra. Tantomeno il folklore. Le donne vengono uccise al sud come al nord. In una strada sterrata di provincia come in un appartamento di città. I mariti, i compagni, i fidanzati omicidi sono insospettabili professionisti o disoccupati. Hanno sessant’anni oppure diciassette. L’unico dato certo è che la deformazione affettiva nelle relazioni tra gli uomini e le donne non conosce frontiere di luogo, né di status. Non guarda in faccia ai titoli di studio, e non dipende dal conto in banca. Ricchezza o povertà, qui, non illuminano i fatti. I dati ci dicono, anzi, che dove le donne lavorano e sono indipendenti nel nord dell’Italia, come nel nord dell’Europa le violenze sono più frequenti. La costante dell’intreccio ossessivo e prevedibile è dunque da cercare altrove. La trama è piuttosto elementare: lei ha deciso di andarsene, di troncare; oppure ha bisogno di una pausa di riflessione. Lo dice, lo spiega, lo scrive. Ma lui non ci sta. La morte di Fabiana non fa …