Giorno: 18 Luglio 2013

Walter Veltroni a Carpi per presentare “La sinistra che vorrei”

Ne parleranno con l’autore la parlamentare Manuela Ghizzoni e Pierluigi Castagnetti. Venerdì pomeriggio 19 luglio, alle 18.30 , presso il Piazzale delle piscine a Carpi , nell’ambito della festa organizzata dai circoli Pd dell’Unione delle Terre d’argine, l’ex segretario del Partito Democratico Walter Veltroni presenterà il suo ultimo libro “E se noi domani. L’Italia e la sinistra che vorrei”. Ne parleranno con lui la parlamentare Manuela Ghizzoni e l’ex deputato Pierluigi Castagnetti. Coordina il presidente del consiglio comunale di Carpi Giovanni Taurasi.

“Kyenge, Calderoli indagato a Bergamo”, da Il Sole 24 Ore

Nel «caso Calderoli» interviene la magistratura. Al vicepresidente leghista del Senato è costato l’apertura di un procedimento penale l’aver paragonato a un orango il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge sabato scorso dal palco di una festa del Carroccio a Treviglio, nella Bassa bergamasca. Calderoli è infatti indagato dalla Procura di Bergamo per diffamazione aggravata dall’odio razziale in seguito a un esposto del Codacons. Il procuratore di Bergamo, Francesco Dettori, ha raccolto tutti gli articoli di stampa sul comizio e ha acquisito l’audio del discorso, aprendo quindi il fascicolo, affidato ai due sostituti che dovranno valutare se le parole pronunciate dal parlamentare leghista («quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di un orango») siano da considerare diffamatorie. L’ex ministro leghista, dopo la bufera politica e mediatica da lui scatenata, si è scusato pubblicamente e privatamente con Kyenge, alla quale ha anche inviato un mazzo di fiori. Episodio confermato dal ministro per l’Integrazione: «Mi ha porto le scuse e le ho accettate – ha detto …

“Il podio delle Università”, di Aurelio Magistà

L’ateneo migliore d’Italia è Siena. Il giudizio reca l’autorevole firma del Censis e si trova nella Grande Guida Università che esce domani con Repubblica per aiutare gli studenti a scegliere la laurea giusta. Il voto di 103,4 su 110, infatti, non lo colloca solo al primo posto della sua categoria, quella di medie dimensioni, ma al vertice assoluto in Italia. Per il rettore Angelo Riccaboni è «una grande soddisfazione, dopo anni di difficoltà economiche che stiamo risolvendo con tanti sacrifici. Anche perché dimostra che mettere al centro dei propri sforzi gli studenti alla fine conviene sempre ». Un’attenzione ripagata: gli studenti che provengono fuori dalla Toscana sono più della metà, a testimonianza dell’attrattiva accademica di Siena. «Comunque non abbiamo aggiustato il bilancio solo tagliando », puntualizza il rettore, «ma anche con iniziative che portano ricavi. Come Med Solutions, la nostra rete che fa parte del programma dell’Onu Sustainable Development Solutions Network «In pratica, mettendo a frutto l’attenzione che dedichiamo all’ecocompatibilità, con Med Solutions aiutiamo a individuare le soluzioni di sviluppo sostenibile più adatte a raggiungere …

Cuperlo: «Alfano lasci, serve un atto di responsabilità», di Vladimiro Fruletti

«Un atto di responsabilità», rimettere il proprio incarico nelle mani di Letta, per salvare il governo, ma soprattutto la faccia dell’Italia. È questo che chiede il deputato Gianni Cuperlo ad Alfano avvertendo, nello stesso tempo, il Pdl a farla finita con i ricatti. Onorevole, Alfano deve dimettersi? «Prima di tutto dobbiamo dare un giudizio sulla ricostruzione della vicenda». E lei che giudizio da? «Per come è stata fatta in Parlamento dal ministro dell’interno la ricostruzione della vicenda è apparsa a molti, direi quasi a tutti, insufficiente» Perché? «Perché siamo davanti a un fatto gravissimo che ha visto il nostro Paese violare i principi e le regole del diritto internazionale nella sfera fondamentale del rispetto dei diritti umani. E purtroppo ci sono ancora aspetti da chiarire in tutta questa vicenda». Cosa non la convince nella ricostruzione fornita dal ministro? «Va chiarito come e perché ha agito ha agito tutta la catena di comando che ha gestito quelle ore così delicate che partono dal fermo dalla signora Shalabayeva e della figlia al momento in cui vengono fatte …

“Uno sguardo generoso”, di Walter Veltroni

Da dove comincio, ora che devo parlare di Vincenzo? Dal suo amore per la letteratura o da quello per il cinema, da Roma o dal teatro, dalla musica o dalla politica? Che vita meravigliosa ha vissuto il mio amico Vincenzo! La dea della fortuna, vestita da dna, gli aveva regalato un’intelligenza da fuochi d’artificio e il volto bello di un senatore romano. Gliel’ho detto mille volte: «Tu hai Roma scritta in faccia». E poi la vita, agghindata dal caso, lo ha fatto incontra- re con Pier Paolo Pasolini che nella sua esistenza ha lasciato segni indelebili. Era- no legati da un filo invisibile, uno di quelli che a inventarli non ci si riesce. Il giorno in cui Vincenzo è nato, il due novembre, è lo stesso in cui Pier Paolo è stato ucciso. Per tutto il suo tempo Vincenzo ha viaggiato, tutta la vita ha viaggiato. Ha conosciuto porti dove non è stato, persone che non ha mai visto. È stato in tempi antichi, che non ha vissuto. La sua vita ne ha contenute mille …

“Il ministro ombra”, di Massimo Gramellini

È possibile che travestire una palestra da prima casa sia colpa infinitamente più grave che consegnare moglie e figlia di un dissidente al satrapo di un Paese fornitore di petrolio. Quindi non le dimissioni della perfida Idem si pretendono dal timido Alfano, ma semmai un’immissione sulla poltrona di ministro dell’Interno, che per sua stessa ammissione è attualmente disabitata. Alfano ha un vero talento nel non abitare le poltrone che occupa. Sarà per questo che gliene offrono in continuazione. Se fosse stato effettivamente il segretario del Pdl, quando il proprietario del partito gli fece ringoiare la promessa delle primarie avrebbe dovuto dimettersi. Ma lui non è il segretario del Pdl, lui non è il ministro dell’Interno, lui probabilmente non è neanche Alfano, ma un cortese indossatore di cariche per conto terzi. Tra le tante squisitezze che ha pronunciato l’altro giorno al Senato vi è l’affermazione perentoria che al cognato della signora kazaka (o kazakistana, per citare quell’acrobata del vocabolario di La Russa) i poliziotti non abbiano torto un capello. E pazienza se nell’intervista al nostro Molinari …