Giorno: 5 Luglio 2013

Carpi: domenica sera si parla di “Governo e Pd, il futuro che sarà”

Ospiti della serata, le parlamentari del Pd Alessandra Moretti e Manuela Ghizzoni Proseguono gli eventi nell’ambito della festa Pd di Carpi “La nostra comunità, il nostro futuro”. Domenica 7 luglio alle ore 21 appuntamento con le deputate Pd Alessandra Moretti e Manuela Ghizzoni. Appuntamento domenica sera, 7 luglio alle ore 21, Area piscine di Carpi, c/o il PalAbitcoop, alla festa del Partito Democratico, per discutere sul tema “Governo e Pd: il futuro che sarà”. Ospiti della serata le deputate del Partito Democratico Manuela Ghizzoni, modenese, e la vicentina Alessandra Moretti. Modera la serata la giornalista de Il Resto del Carlino, Silvia Saracino.

Pubblica amministrazione, più efficienza e meno sprechi: si può fare

Il ministro della pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia, ha recentemente affermato di voler convocare sindacati e Aran per dare il via a una «negoziazione» sulla parte normativa dei contratti. Un passo importante, significativamente bene accolto dalle rappresentanze dei lavoratori, che ora ha l’opportunità di trasformarsi in un cammino riformista pienamente concertato. È possibile e doveroso lavorare all’efficientamento delle tante realtà nazionali e locali della pubblica amministrazione e a organi di raccordo su cui interferiscono troppe intermediazioni parassitarie. Vuol dire combattere sprechi e inefficienze; diminuire drasticamente i troppi collettori di spesa, centralizzandoli e controllandoli rigorosamente. E ancora: abbattere consulenze e costosi quanto inutili outsourcing, valorizzando le tante e ottime risorse interne alla pubblica amministrazione; dare attuazione alle nuove disposizioni sulle piante organiche, aggiornando lo strumento della mobilità e spostando, ove possibile, il lavoro e non i lavoratori. Soprattutto vuol dire utilizzare le somme recuperate da queste operazioni per andare incontro a dipendenti pubblici che, specialmente negli anni governati dalla destra, hanno subito solo tagli lineari, vedendo crollare drasticamente il proprio potere d’acquisto. Qualificare la spesa pubblica, elevare …

Pompei, PD: “Risposte insufficienti, il degrado non nasce per caso”

Una delegazione di deputati PD della Commissione Cultura della Camera si recherà nella mattinata di lunedì 8 luglio in visita all’area archeologica di Pompei. L’obiettivo è verificare le condizioni del sito, lo stato di attuazione dei progetti, la situazione del personale. La delegazione, guidata da la vicepresidente della commissione, Manuela Ghizzoni, e dalla deputata napoletana Luisa Bossa, ex sindaco di Ercolano, incontrerà la sovrintendente Elena Cinquantaquattro, il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio, una delegazione di sindacati e lavoratori dell’area archeologica. “Consideriamo Pompei una delle priorità del lavoro di recupero che il Governo deve fare sui beni culturali del nostro Paese – dice Luisa Bossa – la presenza sul posto dei deputati della Commissione risponde sia al bisogno di acquisire direttamente elementi di conoscenza sulla situazione sia quello di manifestare la vicinanza del Parlamento a chi sta operando per il recupero di un presidio culturale di così straordinaria importanza. Visiteremo i cantieri aperti con i fondi europei, incontreremo il sindaco, i sindacati e affronteremo la questione che riguarda la necessità di nuove assunzioni di guide e …

“La confusione sulle Province”, di Marco Olivetti

Che la riforma e il riordino delle Province, decise con vari decreti-legge dal governo Monti, fossero operazioni costituzionalmente illegittime avrebbe dovuto essere quasi scontato, proprio per le ragioni indicate l’altro ieri nel comunicato stampa della Corte costituzionale: la previsione con decreto-legge di riforme ordinamentali da attuarsi con successivi atti con forza di legge è intrinsecamente contraddittoria con la natura del decreto-legge, quale provvedimento di necessità e urgenza. Inoltre l’art. 133 della Costituzione, che delinea un procedimento legislativo rinforzato per il mutamento delle circoscrizioni provinciali, senza disciplinare il procedimento per la loro soppressione come singoli enti, avrebbe dovuto indurre alla conclusione che la via appropriata per procedere in tal senso è la riforma della Costituzione. Tuttavia la decisione della Consulta non era scontata: non solo per la forte pressione dell’opinione pubblica su questo tema, ma anche per la giurisprudenza anti-regionalista ed anti-autonomista del giudice delle leggi italiano, che ci ha abituato in materia a non poche capriole argomentative. Chiuso comunque questo capitolo secondo la logica del diritto costituzionale, si pongono due problemi non da poco: si …

“Quel grande ritardo sui pagamenti alle imprese”, di Federico Fubini

Quando un paio di settimane fa il telefono è suonato nella sua piccola impresa edile di Ivrea, Gianluca Actis Perino non avrebbe mai immaginato che dall’altra parte del filo lo stava cercando il ministro dell’Economia. Fabrizio Saccomanni aveva un paio di domande per lui Perino è amministratore unico della Sicet, un’azienda edile di 15 dipendenti (cinque meno di due anni fa) che dopo molti mesi è riuscita a farsi pagare dalla provincia di Torino 720 mila euro di crediti scaduti per la manutenzione di due licei. Saccomanni aveva letto quel mattino un articolo sulla Stampa in cui l’imprenditore spiegava le sue difficoltà e l’ha fatto cercare. Ma più che congratularsi, chiuso nel suo ufficio di Via XX Settembre a Roma, il ministro voleva capire: quanto è difficile trasferire concretamente una somma dai conti del Tesoro fino a quello di un uomo che, spiega Perino, deve scegliere se comprare un nuovo camion per l’impresa «o dare da mangiare ai figli»? I dati, di per sé, fanno pensare sia quasi impossibile. È almeno da febbraio che il …

“Sugli aerei decide il Parlamento, lo dice la legge”, di Alberto Custodero

«Con tutto il rispetto per l’autorevolezza dei suoi componenti, ma il “Consiglio superiore di difesa” ha fatto un involontario scivolone». Gian Piero Scanu, capogruppo pd in commissione Difesa alla Camera, commenta così la dichiarazione del Csd secondo il quale, a proposito del programma F35, «il Parlamento non ha diritto di veto». Ma com’è possibile che il Consiglio superiore di difesa abbia fatto questo “scivolone”? «È la legge 244, che ha avuto il parere favorevole del precedente governo, a prevedere che gli acquisti dei sistemi di difesa di tutte le armi siano di competenza primaria del Parlamento, con il governo che svolge funzione concorrente. Il Csd è scivolato su un terreno che non gli si addice perché non è competente a sollevare obiezioni su una legge che è stata controfirmata dal Presidente della Repubblica. La competenza spetta, semmai, alla Corte costituzionale ». E adesso cosa succederà? «Il Parlamento va avanti». E il programma degli F35 sarà stoppato? «Nient’affatto. Si farà una indagine conoscitiva per fare luce su alcuni misteri che circondano questa vicenda». Ad esempio? «Ci …