Mese: Luglio 2013

“Il Copernico della cocaina”, di Roberto Saviano

Conosciamo ogni cosa, anche le più morbose curiosità, sulle famiglie dei grandi imprenditori italiani. Conosciamo ogni cosa degli Agnelli, dei Moratti, di Briatore, conosciamo Montezemolo. Eppure nessuno sa chi sia Roberto Pannunzi. Stiamo parlando di un “imprenditore” i cui affari, superano di gran lunga i fatturati delle famiglie che ho appena elencato. Stiamo parlando di un imprenditore che condiziona la vita del Paese da molto tempo, senza alcuna ribalta e senza la necessità di interloquire, per essere competitivo, con banche e politica. Non conoscere Roberto Pannunzi significa non capire dove arrivino denaro contante, mediazione internazionale, investimenti in ogni settore, fino alla gestione dei porti. Il denaro liquido che Pannunzi in questi anni ha generato e immesso nel tessuto economico italiano e mondiale lo rende a pieno titolo il più grande brokerd’Occidente. Può competere, forse, con lui solo un altro sconosciuto, Pasquale Locatelli, broker di coca, narcotrafficante di Bergamo, che sta scontando la sua detenzione in Spagna: spero che presto il nostro governo ottenga il suo trasferimento in Italia per iniziare a conoscere sino in fondo …

“Province, provincialismi e ….provincialotti”, di Rossana Dettori

La Consulta, nel dichiarare l’illegittimità costituzionale del Decreto Legge 201 del 2011, ripropone, al di là della netta censura sull’abuso della decretazione di urgenza da parte del Governo Monti, un tema sul quale gli Esecutivi che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno impattato più volte e anche duramente: l’idea che gli assetti istituzionali siano una variabile indipendente dagli atti fondativi del nostro ordinamento repubblicano. L’idea, cioè, che il tema dei livelli istituzionali, in quel complicato intreccio fra responsabilità e funzioni da garantire ai cittadini, appartiene alla sfera del “come funziona uno Stato” e non, come la Carta Costituzionale impone, a quella di “cosa è uno Stato”. Gli snaturamenti costanti di quei principi costituenti ai quali il Paese ha assistito, dalla messa in discussione del carattere universalistico del nostro servizio sanitario ai finanziamenti alle scuole private, ha imposto alla Corte questa attività di strenua difesa dei pilastri fondamentali del nostro Patto. Il caso delle Province è, per certi versi, il più emblematico: la strumentalizzazione politica del tema, in chiave propagandistica, ha prodotto una accelerazione …

“Una decrescita tutt’altro che felice”, di Paolo Bricco

La recessione sta piegando la nostra vita. Niente soldi. E perfino a tavola si rinuncia ad alcuni cibi. Qualcosa che ricorda gli anni Venti e Trenta. Nessun richiamo alla sobrietà. È soprattutto la mancanza di denaro, avvolta nella nuvola nera della paura per il futuro, a spingere gli italiani a risparmiare in un modo così nuovo e radicale. «E mi dovrei stupire per i dati Istat? Il fenomeno di quest’anno sono i genitori che fanno mangiare a mezzogiorno i figli alla mensa scolastica e, poi, alla sera portano da noi, qui in via Dandolo, tutta la famiglia». Augusto D’Angelo, a Roma, è responsabile delle mense della Comunità di Sant’Egidio. A trecento metri, in via Anicia, Sant’Egidio distribuisce, ogni mese, seimila pacchi alimentari: ognuno con due chili di pasta, pomodori, qualche scatoletta di tonno, del parmigiano. «In Via Dandolo – racconta D’Angelo – si trovano persone dignitose e ben vestite. L’anno scorso abbiamo contato cinquemila volti nuovi». Non è sorpreso nemmeno Luigi Campiglio, ordinario di politica economica all’Università Cattolica di Milano, l’economista che ha più studiato …

Le condizioni per la ripresa”, di Leonardo Becchetti

Dobbiamo dare atto a questo governo di saper fare equipaggio in modo egregio nella barca europea, dimostrando capacità e diligenza e comunicando con i toni giusti. Il problema però è se, per troppo garbo, non si fa presente che la rotta non è proprio quella giusta. Draghi procede con grandissima abilità ad orientare nel modo corretto le aspettative degli operatori (la Bce continuerà con le sue politiche espansive, accentuandole se necessario, finchè le economie dei Paesi membri non si saranno riprese). La Ue, invece, è ancora prigioniera di una politica fiscale troppo restrittiva pagata dalla stagnazione dei Paesi del nord e da un avvitamento ancor più grave con crollo della domanda interna che aggrava la recessione nei Paesi del sud. Nonostante i ripensamenti dello stesso Fondo monetario e di molti autorevoli esponenti del «rigorismo espansivo», la politica dell’Unione persevera diabolicamente nell’errore quasi per inerzia, agganciata a dogmi come quelli del 3% del rapporto deficit/Pil, del pareggio di bilancio e del fiscal compact che lo stesso ministro Saccomanni ha fatto presente andrebbero ridiscussi. Malgrado il nuovo …

“Tagliare le tasse? Meglio investire sul welfare”, di Marcella Ciarnelli

E’ sbagliato considerare il welfare come un costo improduttivo o addirittura uno spreco che accresce il debito pubblico. È, al contrario, corretto considerarlo come un’occasione di crescita e di sviluppo. Un investimento, uno deí volani per avviare la ripresa economica. Questa la conclusione, dati alla mano, della ricerca promossa da 40 organizzazioni tra le più rappresentative che operano nel campo dell’economia sociale, del volontariato e del sindacato, intitolata, appunto «Il welfare produce occupazione », elaborata da un gruppo di ricercatori coordinati da Andrea Ciarini dell’Università La Sapienza di Roma. Dai dati raccolti emerge che il settore dei servizi e proprio quello, molto pìù che il secondario, a registrare una costante crescita in Italia ed in Europa, nonostante la crisi economica che continua a pesare. In tutta Europa, tra il 2008 e il 2012, a fronte di una perdita di occupazione nei comparti manufatturieri di 3 milioni e 123mila unità l’incremento nei servizi di welfare, cura e assistenza è stato pari a 1 milione e 623mi1a unità, il 7, 8 per cento in più. L’Italia è …

Margherita Hack: “Dalle cannonate naziste alle stelle Io e la mia sfida contro l’ignoto”, di Marco Cattaneo

«Spesso mi facevano compagnia le cannonate che si scambiavano i tedeschi, che occupavano la città e sparavano dalla collina di Fiesole, e gli Alleati, che stavano guadagnando terreno da sud, dalla zona della Certosa». Era il 1944, quando la ventiduenne Margherita Hack svolgeva le osservazioni per la sua tesi di laurea nelle notti dell’osservatorio di Arcetri, a Firenze, insolitamente buie per il coprifuoco e dunque ideali per chi si affacciava all’oculare di un telescopio. In verità — racconta nelle pagine di Il perché non lo so, una suggestiva autobiografia per episodi in edicola con Repubblica e l’Espresso da lunedì 8 luglio — Margherita Hack era arrivata a quella tesi in astronomia quasi per caso. Le avevano negato una tesi in elettronica, e nell’altra materia disponibile, la fisica matematica, non si reputava particolarmente brillante. Così preferì trascorrere le lunghe notti in compagnia delle cannonate e delle Cefeidi, una classe di stelle variabili la cui regolarità serve a misurare la distanza delle galassie in cui si trovano. E ancora di recente ricordava quelle notti avventurose con l’entusiasmo …

Carpi: domenica sera si parla di “Governo e Pd, il futuro che sarà”

Ospiti della serata, le parlamentari del Pd Alessandra Moretti e Manuela Ghizzoni Proseguono gli eventi nell’ambito della festa Pd di Carpi “La nostra comunità, il nostro futuro”. Domenica 7 luglio alle ore 21 appuntamento con le deputate Pd Alessandra Moretti e Manuela Ghizzoni. Appuntamento domenica sera, 7 luglio alle ore 21, Area piscine di Carpi, c/o il PalAbitcoop, alla festa del Partito Democratico, per discutere sul tema “Governo e Pd: il futuro che sarà”. Ospiti della serata le deputate del Partito Democratico Manuela Ghizzoni, modenese, e la vicentina Alessandra Moretti. Modera la serata la giornalista de Il Resto del Carlino, Silvia Saracino.