Giorno: 1 Ottobre 2013

“Diversamente grillini”, di Michele Prospero

Nessun patteggiamento, ripete Grillo mentre la crisi spalanca attimi di panico sul destino del Paese. In piena crisi di sistema, dalle istituzioni messe sotto scacco da Berlusconi alla tenuta sociale ed economica, rifiutare di entrare nei giochi istituzionali è indice di una mentalità, non antipolitica, ma impolitica. Si può anche sostenere che Pd e Pdl sono tra loro eguali. Che tra destra e sinistra nessuna differenza più corre ormai. Si può asserire con sommo disprezzo che le larghe intese siano state una vera sciagura. Che nelle sorde aule del Palazzo ogni vento di novità è soffocato. E tanto vale spostarsi sui tetti di Montecitorio a sventolare bandiere. Ma dopo la denuncia irriverente, dopo il gesto simbolico viene pur sempre il momento della responsabilità. Almeno dovrebbe subentrare. Per chi fa politica, in qualsiasi campo della lotta si collochi, persino nella trincea estrema, esiste dopo la battaglia più irriducibile anche il tempo della condivisione di un terreno comune. È quello che i grandi classici del realismo politico, da Machiavelli a Weber, chiamano il senso della responsabilità verso …

“La tempesta perfetta”, di Nicola Cacace

Un Paese che resta senza governo in una crisi sociale come questa è come una nave che resta senza timone nel pieno di una tempesta. Le speranze che non affondi si riducono a pochi spiccioli di probabilità. Questa immagine dovrebbero avere davanti agli occhi quanti in queste ore hanno la responsabilità ed il potere di evitare la crisi di governo. Qui non si tratta più di Imu e di Iva, cose pur importanti al cui confronto le nuove problematiche sono milioni di volte più importanti, qui si tratta del sangue e della carne di milioni di italiani, dai giovani senza futuro che guardano oltre frontiera ai milioni senza lavoro e senza cassa integrazione, dal 30% delle famiglie del Sud che navigano in mare di povertà ai milioni di famiglie di Nord, Centro e Sud, che già non arrivano a fine mese, dai milioni di artigiani che lottano per non chiudere alle grandi aziende in crisi o in cassa integrazione, Ilva, Terni, Merloni, Fiat, dalle migliaia di piccole imprese strozzate da scarsa domanda e crediti zero …

“Le carrette di Caronte”, di Adriano Sofri

Nelle prime fotografie sono ancora pochi e disordinati, scoperti, supini con le braccia spalancate, in croce sulla sabbia. Nelle ultime sono allineati in un ordine pietoso, avvolti in lenzuoli bianchi. Coi piedi che fuoriescono, e lasciano vedere che qualcuno ha le scarpe, qualcuno una sola o nessuna. Come mai non hanno tolto le scarpe, prima di buttarsi? Forse non ne hanno avuto il tempo, forse hanno pensato che andare finalmente verso la nuova vita senza scarpe sarebbe stato troppo svantaggioso, o vergognoso. Sono tutti uomini, i testimoni dicono che alcuni dei morti avevano cercato di aiutare i compagni di viaggio. Sono tredici, ma si dice che ci sia un quattordicesimo morto, lo cercano: annegare in tredici, non sta bene. Molti, a riva, sono scappati, ne hanno ritrovati 70, anche una decina di bambini, una donna incinta ed esausta, un’altra donna. Uno, scappando, è stato investito da un’auto. Povero lui, disgraziato anche l’autista. E questo da dove sbuca? – si sarà chiesto. Dall’Eritrea, sbucava dall’Eritrea. È arrivato fino all’appuntamento con l’auto, pirata per giunta, dicono le …