Giorno: 8 Ottobre 2013

Pensioni, Giovannini “congela” quelle sopra i 3mila euro

Confermato per il 2014 il blocco della rivalutazione delle pensioni rispetto all’inflazione per gli assegni del valore pari a 6 volte il minimo, ossia quelle di circa 3 mila euro al mese. Lo ha detto stamani il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, in audizione in commissione Lavoro della Camera, osservando che la rivalutazione sarà piena per le pensioni fino a tre volte il minimo, al 90% tra le tre e le cinque volte il minimo e al 75% tra cinque e sei volte, fino alla «sterilizzazione per importi 6 volte superiori il minimo». Giovannini ha quindi spiegato che allo studio del governo c’è una revisione «per il 2015 e gli anni successivi» delle «indicizzazioni solo per le pensioni il cui ammontare è 6 volte il minimo» precisando che attualmente l’indicizzazione stabilita nel 2015 per le pensioni più alte è del 75%, ma che il governo starebbe prevedendo una revisione così da avere risorse da «riutilizzare all’interno sistema pensionistico in un’ottica di solidarietà». Il ministro ha infine spiegato che non ci sono possibilità di pensare a …

“Nobel della Fisica va al Bosone e al timido professor Higgs”, di Elena Dusi

“Sarebbe un trauma” Peter Higgs aveva sempre detto del Nobel. Oggi, a 84 anni, lo scienziato timido che ha dato il suo nome a una particella cercata per quasi 50 anni e catturata finalmente un anno fa, quel “trauma” lo sta vivendo. La Commissione di Stoccolma ha deciso di assegnare il premio per la fisica a Peter Higgs e Francois Englert per i loro studi sul bosone, ribattezzato “la particella di Dio”. L’annuncio è stato dato dall’Accademia svedese delle scienze, in ritardo di oltre un’ora rispetto al previsto. I due scienziati sono stati premiati per “la scoperta teorica di un meccanismo che contribuisce alla nostra comprensione dell’origine della massa di particelle subatomiche”. “Il professor Higgs trascorrerà la giornata lontano da casa, in una località che non renderemo nota, e non rilascerà interviste”, ha spiegato alla vigilia Alan Walker, il suo stretto collaboratore dell’università di Edimburgo. Racconterà le sue emozioni in una conferenza stampa non prima di venerdì. Per François Englert invece l’università di Bruxelles aveva da giorni organizzato un ricevimento che doveva restare segreto, ma …

“Hanno scoperto i postini delle cellule” il Nobel per la medicina a tre biologi, di Elena Dusi

«Immaginate centinaia di migliaia di persone che viaggiano lungo centinaia di migliaia di chilometri di strade. Come troveranno la strada giusta? Dove si fermerà l’autobus per farli scendere al loro indirizzo?». Lo stesso problema si pone ai 100 mila miliardi di cellule del nostro corpo. E la risposta è valsa il premio Nobel a tre biologi che hanno capito come funziona il “sistema postale” degli esseri viventi, che permette a ogni proteina di essere recapitata al posto giusto e al momento giusto per svolgere la sua funzione. I vincitori sono Randy Schekman, 64 anni, americano dell’università della California a Berkeley (ma anche socio dell’Accademia dei Lincei a Roma), James Rothman, 62 anni, dell’università di Yale, anch’egli statunitense. E Thomas Südhof, 58 anni, tedesco trasferitosi a Stanford per portare avanti le sue ricerche. Il premioNobel per la fisiologia e la medicina gli è stato assegnato ieri mattina a Stoccolma «per le loro scoperte sui meccanismi di regolazione del traffico delle vescicole, il principale sistema di trasporto delle nostre cellule». Gli studi del trio (che si dividerà …

“Ma quanto costa mandare i prof in pensione prima?”, di Nicola Mondelli

Al ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca avrebbero finalmente deciso – riconoscendo implicitamente i notevoli limiti del mastodontico servizio informativo interno (SIDI) – di venire a capo di un mistero che da tempo è senza soluzione per parlamentari, tecnici dello stesso dicastero e dell’Inps. Un mistero che non ha permesso fino ad oggi di trasformare in legge una proposta, sostenuta dalla stragrande maggioranza dei parlamentari, finalizzata a consentire al personale della scuola, che si riconosce nel movimento «Quota 96», di accedere al trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità con i requisiti richiesti dalla previgente normativa previgente l’entrata in vigore del decreto legge 201/2011 (riforma Fornero). Per svelare il mistero, l’Istruzione ha indetto una raccolta telematica di adesioni degli eventuali interessati (nota prot. 2085 del 1° ottobre 2013), così da determinare una volta per tutte la platea. L’obiettivo è sapere quanti realmente siano i dirigenti scolastici, i docenti e il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario che, alla data del 31 dicembre 2011, avevano maturato i requisiti della vecchia normativa. Quanti siano quelli che li hanno …

“Decreto scuola al giro di boa”, di Alessandra Ricciardi

Nuove assunzioni e ampliamento dell’offerta formativa, dall’ora in più di geografia all’apertura anche pomeridiana delle scuole, osservate speciali. Tra i rilievi del Servizio Bilancio e le richieste di chiarimento della V commissione della camera, è toccato al vice ministro dell’economia, Stefano Fassina, intervenire in parlamento per spiegare fin dove si spinge la copertura finanziaria delle misure proposte con il decreto scuola. Una sorta di controrelazione tecnica al provvedimento oggetto di conversione in legge alla camera. Provvedimento che, superata la crisi di governo, oggi è al suo giro di boa: in mattinata il parere proprio della commissione bilancio presieduta da Francesco Boccia, e nel pomeriggio il termine per il deposito degli emendamenti nella commissione cultura presieduta da Giancarlo Galan. Quelli parlamentari, ma non si escludono governativi che nell’immediato dovrebbero limitarsi ad alcune correzioni poco più che formali. Intanto sempre oggi proseguono gli incontri informali tra i vertici del dicastero dell’istruzione e le altre forze politiche della maggioranza, Pdl e Scelta civica. Già avvenuto infatti quello con il Pd, che ha caldeggiato la necessità di un intervento …

“Allarme per l’occupazione: la Cig diventa mobilità”, di Luigina Venturelli

All’inizio della crisi, quando migliaia e migliaia di aziende hanno iniziato a chiedere la cassa integrazione per i propri dipendenti, si sperava fosse solo per qualche mese, abbastanza da superare il calo degli ordini di mercato. Poi i mesi sono diventati anni, e la cig da ordinaria si è trasformata in straordinaria, causa ristrutturazione e riorganizzazione. Adesso però, ad ormai cinque anni dallo scoppio della recessione, la cassa integrazione si è fatta ormai sussidio di disoccupazione per moltissimi lavoratori. È quanto ci dicono gli ultimi dati forniti dall’Inps sugli ammortizzatori sociali relativi a settembre 2013: gli strumenti per supportare chi perde il proprio posto si stanno pian piano esaurendo, e le politiche di ricollocamento dei dipendenti in esubero non stanno minimamente compensando i tagli occupazionali in corso. Certo, le ore di cig complessivamente autorizzate sono state 85,2 milioni, in calo dell’1,3% rispetto allo stesse mese del 2012, ma non si tratta di una contrazione significativa. Ad essere significativa, piuttosto, è la diversa composizione delle misure di sostegno richieste: quella ordinaria è diminuita del 3,7%, con …

“Prima di tutto il lavoro”, di Massimo D’Antoni

La settimana che abbiamo alle spalle è stata testimone di un passaggio fondamentale sul piano politico, con la rinnovata fiducia al governo Letta e un cambiamento nei rapporti di forza nel centrodestra che potrebbe preludere ad una vera e propria mutazione. Cruciali per capire se questa evoluzione positiva darà qualche frutto saranno i prossimi appuntamenti di politica economica. A pochi giorni dalla presentazione da parte del governo della legge di stabilità, vale la pena di richiamare quali sono le principali partite aperte. Innanzitutto quella dell’Imu. La nota di aggiornamento sui conti pubblici presentata dal governo a fine settembre ha chiarito quali sono le risorse disponibili e dovrebbe costituire un bagno di realismo per le forze che sostengono il governo. È tempo che la destra moderata, se aspira ad essere realmente tale, accetti che non saranno più possibili proposte ultimative, magari corredate da ipotesi di copertura fantasiose come quelle cui ci aveva abituato l’onorevole Brunetta. Non è realistico pensare che ci siano le risorse per abolire la seconda rata Imu, e se tali risorse ci fossero …