Giorno: 9 Ottobre 2013

Femminicidio, ok della Camera. Il dl passa all’esame del Senato

Il testo, approvato a Montecitorio con 343 sì e 20 astenuti, dovrà essere approvato da Palazzo Madama che avrà pochi giorni per convertirlo: scade, infatti, il 14 ottobre. I sì sono arrivati da Pd, Pdl e Scelta Civica. M5s motiva l’astensione: “Non votiamo un decreto fritto misto”. Dopo scontri e polemiche la Camera ha approvato il decreto legge sul femminicidio con 343 sì, nessun no e 20 astenuti. I sì sono arrivati da Pd, Pdl e Scelta Civica. La Lega e il M5s si sono astenuti, mentre Sel non ha partecipato al voto (i deputati sono usciti fisicamente dall’Aula). Il provvedimento passa ora al Senato per un via libera rapido. Palazzo Madama, infatti, avrà pochi giorni per convertirlo, in quanto il provvedimento va approvato entro il 15 ottobre. Moltissimi gli emendamenti che rischiano di non farlo passare, ma il ministro delle Pari Opportunità, Cecilia Guerra, a RNews si dichiara fiduciosa: “Ormai abbiamo anche la copertura economica, siamo determinati perchè la proposta è un notevole passo, in ogni caso andremo avanti”. Donatella Ferranti (Pd), relatrice del …

“Un Bosone da Nobel”, di Pietro Greco

Premio Nobel per la fisica 2013 al belga François Englert e allo scozzese Peter W. Higgs «per la scoperta teorica del meccanismo che contribuisce alla comprensione dell’origine della massa delle particelle subatomiche, recentemente confermata dalla scoperta della prevista particella fondamentale da parte degli esperimenti Atlas e Cms presso il Large Hadron Collider del Cern». L’Accademia delle scienze di Stoccolma ha, dunque, premiato il «bosone di Higgs», il padre che gli ha dato il nome, Peter W. Higgs, e un altro, François Englert, degli altri quattro o cinque padri che gli hanno dato vita, sia pure per via teorica: (Robert Brout, Phil Anderson, Gerald S. Guralnik, Carl R. Hagen e Tom Kibble). Ma la motivazione del Nobel fa anche esplicito riferimento (e, dunque, riconoscimento) ai gruppi di fisici sperimentali che il «bosone di Higgs» lo hanno rilevato per via empirica: i gruppi Atlas e Cms, il primo guidato dall’italiana Fabiola Gianotti e il secondo a lungo guidato dall’italiano Guido Tonelli. L’esistenza di svariati padri testimonia di come la storia del meccanismo che ha portato a ipotizzare …

“Quei ragazzi perduti”, di Gianna Fregonara

C’è un battaglione di giovani perduti nei dati pubblicati ieri dall’Ocse: si tratta di oltre un milione e mezzo di ragazzi che ancora non hanno trent’anni e non hanno neppure le «competenze adeguate» per potersi muovere nel mondo del lavoro. Più di un milione — sono ragazzi tra i 16 e i 24 anni — non ha un titolo di studio sufficiente per poter lavorare, si legge nelle pagine del rapporto che ci condanna ancora all’ultimo posto, fanalino di coda dell’educazione per quanto riguarda la lettura/scrittura e penultimi nella matematica. La novità triste di questi dati — che invece segnano finalmente una parità di competenza tra uomini e donne almeno per quanto riguarda la lingua italiana, per la matematica non è ancora così — è che non è soltanto il cosiddetto analfabetismo di ritorno, cioè quello di chi per troppo tempo non si è più occupato della propria formazione, il problema principale degli italiani. Ma un vero e proprio analfabetismo: chi va a scuola — soprattutto al Nord — ha performances molto più simili a …

“La ricerca eccellenza dimenticata (solo da noi)”, di Luca De Biase

Cinquant’anni di ricerca sono sfociati in 3o minuti di festa al Cern di Ginevra per l’assegnazione del Nobel a Peter Higgs e Francois Englert. Una festa in larga parte italiana. Perché il premio ai teorici del bosone, la particella subatomica che spiega come la materia abbia una massa, è un premio anche alle migliaia di fisici che hanno realizzato il grande esperimento che ha provato la teoria. Dunque è, appunto, un premio anche ai ricercatori italiani che hanno contribuito in modo determinante al risultato, oltre che alle tecnologie italiane che sono servite a costruire il Large Hadron Collider, la macchina che ha rilevato il bosone. Negli ultimi anni abbiamo applaudito all’assegnazione di Nobel a scienziati italiani che avevano sviluppato le loro ricerche all’estero: ma questa volta si tratta di ricercatori stranieri che devono il successo anche alla ricerca svolta in Italia. Nel momento in cui l’esperimento ha raggiunto i suoi obiettivi, in effetti, i qúattro principali progetti di ricerca al Cern erano guidati da scienziati italiani. E lo erano in particolare i due esperimenti dedicati …

“L’abisso delle prigioni”, di Adriano Sofri

Per una volta, mi metterò nei panni di Giorgio Napolitano. Il quale sapeva, come me e come voi, che il suo messaggio sulle carceri gli sarebbe stato ritorto contro come un vile espediente per trarre dalle peste Silvio Berlusconi. Che ci sono esponenti politici e uomini di spettacolo che sulla rendita di insinuazioni come queste ingrassano. Che la corruzione di comportamenti e lo scandalo di sentimenti di un ventennio sfinito hanno esacerbato l’opinione. Insomma: che si stava cacciando in un guaio grosso. E allora, perché l’ha fatto? Azzardo una risposta. Se fossi Napolitano, sarei sconvolto, come me, dallo stato delle galere. Mi ricorderei di essere andato – lui, non io – il giorno di Natale del 2005, a una “marcia per l’amnistia” indetta dai radicali. Otto anni fa: Napolitano aveva appena ottant’anni, Berlusconi stava benone, era capo del governo. A quella Marcia di Natale, Napolitano disse al cronista di Radio radicale che per lui, col suo passato, non era così insolito partecipare a un corteo, sebbene fosse diventato più raro. Ma a questa, spiegò, bisognava …

“I numeri della disoccupazione record”, di Marco Ventimiglia

Applicare la proprietà transitiva in campo economico può a volte risultare fuorviante. Ma il timore è che non lo sia affatto ragionando su quanto comunicato ieri dal Fondo monetario internazionale all’interno del suo World Economic Outlook. Da un lato, infatti, l’istituto di Washington ritiene che il principale rischio mondiale a breve termine consiste nella difficoltosa ripresa economica «dovuta agli aggiustamenti fiscali e ai passi indietro sul fronte delle politiche da adottare in un’area euro finanziariamente frammentata». Dall’altro lato l’Fmi individua l’Italia come la grande nazione messo peggio nel Vecchio Continente, con relative pessime performance in fatto di Pil e, soprattutto, andamento della disoccupazione. Insomma, la proprietà transitiva indica proprio il nostro Paese come uno dei maggiori punti interrogativi sulla strada che porta verso l’agognata ripresa globale. C’è poco da sorridere, anche perché l’Istat, sempre ieri, ha sfornato una serie di dati che certificano ancora una volta l’entità della crisi, con la pressione fiscale salita alle stelle ed il crollo del potere d’acquisto delle famiglie. CIFRE DRAMMATICHE In particolare, secondo i dati in possesso del Fondo …

Italiani, un popolo di nuovi analfabeti “Ultimi in classifica tra i paesi sviluppati”, di Simonetta Fiori

Siamo gli ultimi. Dopo il Giappone e gli Stati Uniti, dopo l’Australia e la Germania, e anche dopo l’Estonia, Cipro, l’Irlanda e i ventitré paesi che fanno parte dell’Ocse, ossia del mondo sviluppato e democratico. L’Italia è all’ultimo posto per competenze alfabetiche e al penultimo per quelle matematiche, in sostanza per quelle facoltà ritenute essenziali per la crescita individuale, l’inclusione sociale e un corretto esercizio di cittadinanza. I primi dati dell’indagine Piaac (Programme for the International Sessment of Adult Competencies)— svolta tra il 2011 e il 2012 presso la popolazione tra i 16 e i 65 anni, su iniziativa dell’Ocse e realizzata in Italia dall’Isfol — confermano un primato drammatico. Soltanto una piccola parte della popolazione italiana — meno del 30 per cento — possiede quei livelli di conoscenza che sono considerati «il minimo per vivere e lavorare nel XXI secolo». Con un netto divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno. E un deficit crescente — tra il nostro e gli altri paesi — man mano che avanziamo nei livelli di istruzione. Per le università italiane, una …