Giorno: 30 Ottobre 2013

“La battaglia sul governo”, di Claudio Sardo

Il compito storico del governo di Enrico Letta è chiudere la stagione di Berlusconi senza ulteriori colpi alle istituzioni e alla reputazione del Paese, accompagnare il Cavaliere alla porta e costruire un nuovo terreno di gioco per la politica. Occorre dirlo con chiarezza, perché altrimenti la babele delle lingue ci sovrasterà e smarriremo anche il criterio per giudicare. Questo governo non ha mai avuto le caratteristiche di una Grande coalizione di stampo europeo: lo stato di necessità non è determinato solo dagli effetti numerici dell’inedito tripolarismo italiano, ma anzitutto da un progressivo collasso del sistema. Berlusconi è una causa primaria del blocco di sistema e quanto sta avvenendo oggi – tra le resistenze alla decadenza da senatore e le vergognose risultanze delle inchieste a suo carico – accentua i tratti di una vera crisi di regime. Viviamo un passaggio drammatico, reso ancor più pericoloso dalle conseguenze sociali della crisi economica. Il governo Letta è terreno di battaglia politica tra i suoi stessi sostenitori. Non solo sull’Imu. Non solo sulla legge di Stabilità. In gioco è …

“La grande fatica delle famiglie. Raddoppiano i poveri”, di Laura Mattucci

La crisi resta grave per quasi tutti gli italiani (il 91%), e uscirne continua a sembrare un miraggio lontano almeno altri 3-4 anni. In altri termini, gli italiani si aspettano di tornare ai livelli pre-crisi soltanto dopo il 2016-2017. È la conferma di un Paese sfiduciato, impaurito, impoverito, quella che emerge dall’indagine Acri-Ipsos, in occasione della 89esima Giornata mondiale del Risparmio 2013, cui si uniscono anche i dati riportati dal presidente dell’Istat Antonio Go- lini. Che non lasciano molti margini interpretativi: la recessione ha causato gravi conseguenze sull’intensità del disagio economico, e dal 2007 al 2012 il numero di persone in povertà assoluta è raddoppiato da 2,4 a 4,8 milioni. Quasi la metà risiedono al sud (erano un milione 828mila nel 2011) e, di questi, più di 1 milione sono minori, con un’incidenza salita in un anno dal 7 al 10,3%. Tra l’al- tro, secondo i calcoli Istat saranno le famiglie con meno difficoltà a beneficiare di più degli sconti sul cuneo fiscale, perché ci sono più occupati per nucleo. CULTURA DEL RISPARMIO Il 65% …

“I neo-iscritti al partito del rinvio”, di Marcello Sorgi

Nel Paese dell’eterno ricorso, rischia di slittare all’infinito anche la decadenza da senatore di Berlusconi, annunciata come la fine del ventennio, dopo la sentenza della Cassazione che ha definitivamente condannato il leader del centrodestra per frode fiscale. Ieri la giunta del regolamento del Senato, mentre discuteva se la fine della carriera parlamentare dell’ex premier dovesse essere stabilita con voto palese o segreto, s’è imbattuta in una nuova questione, considerata decisiva dal centrodestra e irrilevante, va da sé, dal centrosinistra. Secondo i giudici di appello di Milano, che, sempre su richiesta della Cassazione, hanno ridotto la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per il Cavaliere da cinque a due anni, la sanzione prevista dalla legge Severino, cioè la decadenza e l’incandidabilità, «è riservata all’autorità amministrativa», ovvero alla Camera d’appartenenza. Tanto è bastato ai parlamentari del centrodestra per dire che la Severino, proprio perché prevede una conseguenza amministrativa, non può essere applicata a Berlusconi retroattivamente, per reati commessi prima dell’entrata in vigore della stessa legge. C’era un vecchio detto ai tempi della Prima Repubblica che diceva che …

La rabbia del Cavaliere “Il nemico è il Quirinale”, di Carmelo Lopapa

Questa storia del voto palese è una porcata. Ormai è tutto un complotto per farmi fuori. Letta, Napolitano, l’accanimento dei giudici, non lo merito». Silvio Berlusconi rientra a Roma in serata. Rientra proprio mentre nella giunta per il regolamento gli equilibri si capovolgono e sette senatori contro sei annunciano di schierarsi per il voto palese, quando l’aula dovrà decidere tra qualche settimana sulla sua decadenza. Le motivazioni dell’appello di Milano sull’interdizione, il no di Palazzo Chigi alla sua proposta di riaprire il capitolo sulla retroattività della legge Severino sono solo gli ultimi tasselli che completano il puzzle dell’accerchiamento di cui si sente vittima. Che diventa anche isolamento politico. «Un accanimento giudiziario incomprensibile e immeritato» come lo definisce lo stesso Silvio Berlusconi commentando quanto sta accadendo con il vicepresidente lombardo Mario Mantovani incontrato ad Arcore assieme ai colleghi piemontese e veneto prima di partire per la Capitale. Proprio per rompere quell’isolamento decide di incontrare in serata a Palazzo Grazioli il vicepremier Angelino Alfano, nonostante la rottura dell’ufficio di presidenza di venerdì scorso. Con i ministri Pdl …