Giorno: 5 Giugno 2014

"La pagella al docente", di Mila Spicola

Scrive la signora Europa che in Italia “L’insegnamento è una professione caratterizzata da un percorso di carriera unico e attualmente da prospettive limitate di sviluppo professionale. La diversificazione della carriera dei docenti, la cui progressione deve essere meglio correlata al merito e alle competenze, associata ad una valutazione generalizzata del sistema educativo, potrebbero tradursi in migliori risultati della scuola”. Da sottolineare “potrebbero”. Cerchiamo di mettere ordine due materie incandescenti: la diversificazione della carriera e la valutazione dei docenti. Possibilmente correlati all’obiettivo principale: che qualunque azione si traduca in migliori risultati per la scuola. Partiamo dalla diversificazione della carriera, intanto a prescindere dalla progressione. Il lavoro del docente è, cosa che dovrebbe entrare in una aggiornata narrazione aderente alla realtà – chiamiamola story telling che fa più presa – uno dei lavori più usuranti esistenti oggi. Non esistono dati generali perché nessuno si azzarda a fare un monitoraggio della salute fisica e psichica dei docenti (nonostante il testo unico sulla salute dei lavoratori lo renda obbligatorio per ogni categoria del pubblico e del privato) ma tutti …

"Chiuse 120mila fabbriche, persi un milione di posti", da L'Unità

Il bilancio è da dopoguerra: 120mila aziende chiuse e un milione di posti di lavoro persi. Per il momento l’Italia figura ancora tra i Paesi che compongono il G8. Ma, dopo essere scivolata all’ultimo posto della classifica, infine superata dall’India e anche dal Brasile, si trova in una posizione molto meno confortevole di qualche anno fa. Certo era un altro mondo quello del 1975, quando fece il suo ingresso tra i grandi in qualità di sesta economia della Terra, ed in continua espansione. Ma sembra passata un’era anche dal non lontano 2008, prima che scoppiasse la crisi globale, quando ancora vantava il quinto piazzamento in classifica e poteva guardare dall’alto in basso anche la Corea del Sud. Ora non è più così. Il rapporto sugli scenari industriali appena diffuso dal Centro studi di Confindustria ha confermato il sorpasso degli indiani e dei carioca, e non solo a causa della «fisiologica avanzata degli emergenti», ma anche di un arretramento produttivo «accentuato da demeriti domestici». Non stupiscono i tentativi di rassicurazione del medesimo rapporto, secondo cui l’ottavo …

"Se Farage e Le Pen arrivano da noi", di Claudio Sardo

Ci ha provato Beppe Grillo ad arrampicarsi sugli specchi, spiegando che l’alleanza con Nigel Farage è poco più di una scelta «tecnica». Come prendere un taxi a Strasburgo. Senza taxi, cioè senza entrare in un gruppo strutturato, non si ottengono incarichi nelle commissioni, non si ha accesso ai finanziamenti, non si dispone di segreterie professionalizzate. Insomma, non si tocca palla nell’Europarlamento. Il problema è che scegliere un gruppo anziché un altro è una decisione politica di primaria grandezza, destinata a incidere e a mutare la natura stessa dei Cinquestelle. Lo hanno capito bene i contestatori di Grillo, oggi numerosi all’interno del movimento, come lo ha capito chi lo spalleggia, a partire da Roberto Casaleggio. Che piaccia o meno, le opzioni europee sono sempre più parte della politica nazionale. Basti pensare al recentissimo rapporto della Commissione: se Matteo Renzi non avesse ottenuto il 40% dei voti, la pagella di Bruxelles sarebbe stata più severa per il suo governo e i conti con gli investitori esteri assai più problematici. Del resto anche chi, come Farage, intende portare …

"La mazzetta riunisce il Lombardo-Veneto", di Alberto Statera

l regno Lombardo-Veneto si è ricomposto duecento anni dopo. Nel nome della corruzione e del malaffare. L’Expo di Milano e, a ruota, il Mose di Venezia. Negli antichi confini del regno asburgico le due più grandi opere d’Italia, quelle che dovevano garantirci il rispetto e l’ammirazione del mondo intero, si saldano in un sistema criminale degno di Al Capone. IL GANGSTER era spesso citato da Piergiorgio Baita, ex capo della Mantovani, la società che rappresenta il giunto di collegamento tra le grassazioni veneziane e quelle milanesi. “Puoi fare molta più strada — proclamava spesso l’ingegnere citando il ‘Scarface Al’ — con una parola gentile e una pistola, che non con una parola gentile e basta”. La Mantovani di parole gentili e di ricchi omaggi monetari coniugati con le armi da fuoco ne ha distribuiti continuamente: vuoi per garantirsi con un ribasso d’asta del 40 per cento la costruzione della cosiddetta “piastra” dell’Expo — ormai grande evento salvifico sempre più a rischio, se ne saranno espulsi i corruttori — vuoi per ottenere la leadership eterna negli …

"Resistere è un dovere", da L'Unità

Di nuovo la grande opera o grandecambiale a scadenza fissa e poi corrotti e corruttori, un sindaco, un ex presidente regionale e parlamentare di Forza Italia, un assessore regionale, un consigliere regionale, magistrati delle acque, un generale a riposo, finanzieri, imprenditori, conti all’estero, campagne elettorali pagate con soldi che transitano da una tasca all’altra, dieci venti trenta trentacinque arrestati, una retata. Di nuovo. L’osceno spettacolo si ripete e pare la copia di quanto avevamo visto pochi giorni fa, un mese fa, un anno fa. Si può percorrere così di tangente in tangente tutta la storia d’Italia. Il sentimento è lo sconforto, il sentimento è l’amarezza, al punto che al contrario di un tempo quando alla punizione esemplare (alla «gogna mediatica») e allo sdegno popolare si sperava dovesse succedere la catarsi di un Paese intero, ora viene da coltivare l’illusione che sia tutto falso, che abbiano sbagliato i magi- strati, che siano caduti in un colossale abbaglio, che tutti gli inquisiti siano innocenti, giusto per poter dire che non tutto è perduto, che almeno il Mose …

Taddei: "Faremo le riforme, non ci sarà alcuna stangata", di Stefano Feltri

Avete visto? Non ci hanno chiesto la manovra correttiva”. Il responsabile Economia del Pd, l`economista Filippo Taddei, è molto positivo sulle raccomandazioni all`Italia arrivate ieri dalla Commissione europea. Anche se da Bruxelles arriva il suggerimento di fare “sforzi aggiuntivi” nel 2014 per ridurre il debito dello 0,6 per cento del Pil. Professor Taddei, la Commissione è molto meno ottimista di voi sui conti pubblici, il governo sostiene che si sbaglia. Ma che ragioni ci sono per fidarsi più di Matteo Renzi che di Olli Rehn? “La Commissione ha l`obbligo di essere cauta, applica un modello di previsione uguale per tutti i Paesi ma non è detto che sia più preciso del nostro. Ma se non vi fidate delle previsioni di crescita del Pil fatte dal Tesoro, guardate quella di Prometeia, di Bankitalia, del Fmi”. Quindi possiamo essere sicuri al cento per cento che in autunno non ci sarà nessun intervento correttivo? “Nessuna manovra aggiuntiva, se ci dovesse essere bisogno di una correzione c`è la legge di Stabilità. Quando avremo i dati sui primi tre trimestri …

"Liberarsi dall’abbraccio del passato", di Francesco Manacorda

A volte, troppo spesso, ritornano. Ritornano dalle cronache degli Anni 90, come è accaduto per la coppia bipartisan Greganti-Frigerio indagata per le tangenti legate all’Expo 2015, e come è successo anche ieri per alcune figure coinvolte nella nuova inchiesta per corruzione sul Mose, il sistema che dovrebbe difendere Venezia dall’acqua alta, ma che pare averla esposta anche alle correnti tangentizie. Ritornano per affermare un insopportabile teorema – ossia che in Italia i grandi eventi facciano spesso rima con grandi tangenti – per incrinare la nostra immagine all’estero, che di certo uscirà ancora più ammaccata da questa vicenda che coinvolge una città unica al mondo, ma anche per ricordarci che c’è un abbraccio mortale della Prima Repubblica dal quale bisogna liberarsi al più presto. Si può discutere a lungo di quanto l’ambiente che scopriamo di nuovo in questi mesi – purtroppo solo grazie alle inchieste della magistratura e non alla presenza di anticorpi nel sistema dei controlli interni – sia simile o diverso da quello della Tangentopoli degli Anni 90. È vero, come sottolineano in molti, …