Giorno: 19 Giugno 2014

"Cinquantenni senza lavoro Un milione in cerca di reddito", da l'Unità

Tra i tanti conflitti generazionali che questa infinita recessione economica ha acuito va annoverato anche il contrasto su quale sia la fascia d’età che più duramente è stata colpita nelle proprie aspirazioni e nei propri bisogni. I giovani, che si sono visti sottrarre la possibilità di inserirsi stabilmente nel mondo del lavoro e costruirsi un futuro? Oppure gli ultracinquantenni, che si sono visti sprecare professionalità e competenze acquisite in decenni di fati- ca, per essere espulsi dal tessuto produttivo proprio quando erano più capaci? L’interrogativo, ovviamente, è retorico, visto che a soffrirne è in ultima analisi tutta la società italiana. E proprio ieri il Censis ha cercato di dare una dimensione al disagio delle persone over 50, che in Italia sono 24,5 milioni, di cui solo un quarto si trova nella invidiabile situazione di occupato. Sono quasi 6,7 milioni, infatti, quelli che godono di un posto di lavoro, 4 milioni di uomini e 2,6 milioni di donne: una moltitudine che negli ultimi sei anni ha visto diminuire sensibilmente i propri ranghi, falcidiata da un tasso …

"Grillo e a strategia dell’odio", di Claudio Sardo

Non pensi Beppe Grillo di intimidirci. Altri prima di lui si sono augurati la morte de l’Unità. Altri prima di lui hanno detto che la scomparsa dei giornali è “un’ottima notizia”. Altri come lui hanno puntato il dito contro singoli giornalisti, cercando di aizzare l’odio degli adepti. «Qualunque persona abbia ancora un briciolo di onore dovrà fare molta attenzione prima di scegliere la professione di giornalista» è una frase celebre del nazista Goebbels. Grillo, comunque, può stare sereno: noi continueremo sulla nostra strada. L’Unità andrà avanti dopo 90 anni di storia, e speriamo che abbia presto un nuovo inizio. Noi pensiamo che la democrazia si fondi sul pluralismo, sul confronto tra idee diverse, sulla lotta politica (che non esclude la costruzione di regole e valori condivisi). Noi restiamo convinti che il giornalismo e la libertà si alimentino a vicenda, che chi scrive deve per forza scomodare qualcuno, deve dire cose che non piacciono a tutti, deve rischiare la propria parzialità per tentare di raggiungere una verità. I giornali, come le idee, sono preziosi. E talvolta …

"Riforme, ecco l’accordo addio al bicameralismo Senato di regioni, meno sindaci", di Francesco Bei

Tutti i tasselli stanno andando al loro posto e persino sull’Italicum il lavoro è ormai avanzatissimo, tanto da far ipotizzare a Renzi di vederlo approvato a palazzo Madama entro la pausa estiva. Ma intanto la riforma costituzionale. «L’accordo è vicino», conferma Giovanni Toti a denti stretti. Il nuovo Senato della Repubblica, disegnato dagli emendamenti messi a punto dai relatori Finocchiaro e Calderoli, recupera molte funzioni, pur perdendo quella fondamentale di poter dare o togliere la fiducia al governo. Insomma, non è più un «dopolavoro per sindaci», per dirla con Berlusconi. Ha competenza sulla legislazione regionale e su quella europea, co-elegge il presidente della Repubblica, il Csm e i giudici costituzionali, ma soprattutto recupera voce sulle leggi elettorali e su quelle costituzionali. Crescendo le funzioni, cambia anche la composizione. Renzi ha dovuto rinunciare al suo Senato dei sindaci. I primi cittadini saranno invece pochi, circondati da una stragrande maggioranza di consiglieri regionali- senatori. Il premier ha trattato partendo da 1/3 di sindaci e 2/3 di consiglieri regionali, ma alla fine Forza Italia è riuscita a strappare …

"Il rammendo delle periferie nella coscienza collettiva", di Renzo Piano

Quando i commissari d’esame hanno aperto le buste con i temi mi sono reso conto che il rammendo delle periferie è entrato nella coscienza collettiva. Che dire? Sono l’architetto e senatore più felice del mondo. Quello che intendo come ruolo di senatore a vita è questo: risvegliare le coscienze, soprattutto quelle dei giovani che in questi giorni affrontano la maturità. A loro va il mio più sincero in bocca al lupo, visto che per scaramanzia gli auguri non si fanno. Quello che è importante nella mia veste di senatore, che non può essere diversa da quella di architetto, è piantare dei semi nell’immaginario dei giovani e non solo. Il mio contributo è parlare e lavorare sulle periferie che sono la città del futuro così come sulle scuole che oggi accolgono gli italiani di domani. In questo terreno si piantano i semi ed è importante che sia coltivato, fertile e ben irrigato. Sono certo che i semi germoglieranno perché i nostri giovani sono straordinari, eredi di una cultura che non ha pari. E lo dice uno …

"I troppi paradossi di una (giusta) critica" di Sergio Rizzo

Non possiamo non rilevare alcuni paradossi, almeno tre, a proposito della procedura d’infrazione avviata da Bruxelles a cui l’Italia è sottoposta a causa dei biblici ritardi nei pagamenti alle imprese da parte dello Stato. Questo giornale non è mai stato tenero nei confronti delle amministrazioni che non pagano in tempi umani fornitori e imprese appaltatrici. Non da oggi, ma da quando questa storia è cominciata. Perciò siamo grati a Bruxelles per aver stabilito limiti precisi entro i quali lo Stato deve tassativamente onorare i propri debiti. Ma non possiamo non rilevare alcuni paradossi, a proposito della procedura d’infrazione a cui l’Italia è sottoposta a causa dei biblici ritardi nei pagamenti. Il primo è che la mazzata arriva, a pochi giorni dall’inizio del semestre di presidenza italiana, proprio nel momento in cui il problema viene affrontato con una determinazione sconosciuta in passato. L’attuale Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, è sotto pressione, per questo particolare frangente, come non mai sono stati i suoi predecessori. Fatta questa premessa, va certamente detto che quella determinazione andrebbe ancora incrementata. …