Giorno: 7 Giugno 2014

"Ma i numeri non raccontano tutta la storia", di Francesca Guerrera

Sembra la trama di un film di fantascienza. Un supereroe dato per morto nel 2008 ritorna in vita sei anni dopo grazie alle cure miracolose di uno scienziato burbero e barbuto. Ma troppo tempo è passato e il supereroe fatica a trovare un ruolo in un mondo che non riconosce più. Riuscirà il nostro eroe a ritrovare la forza del passato o sarà condannato a rimanere anonimo per il resto dei suoi giorni? Purtroppo Hollywood un film di science fiction sull’economia non lo farà mai, ma il dilemma della crescita americana è di proporzioni sovrumane. I numeri sulla disoccupazione farebbero pensare a un momento d’oro per gli Usa, il ritorno trionfale del supereroe dell’economia mondiale e lo stimolo mastodontico amministrato dal burbero ex capo della Federal Reserve Ben Bernanke. Le cifre di venerdì hanno persino dato ai secchioni delle statistiche un numero da gustare, commentare e twittare: dopo la crescita di maggio, il numero di americani impiegati è a un nuovo record. Ha infatti sorpassato il precedente primato del gennaio 2008, prima del fallimento di …

"Non si risana Mamma Rai senza riforma", di Giovanni Valentini

Tra fare cassa e fare una riforma passa una differenza che vale più di 150 milioni di euro. E se si tratta della Rai, cioè della più grande major italiana di informazione, cultura e spettacolo, allora la differenza non è misurabile soltanto in termini economici. Ne vanno di mezzo il pluralismo, la libera concorrenza e in definitiva la qualità della vita democratica. Con il “prelievo forzoso” disposto dal governo attraverso il decreto Irpef, l’azienda pubblica sarà costretta a ridurre i costi di circa il 5% sul bilancio 2012, l’ultimo disponibile: assai meno di quanto non abbiano dovuto fare in questi ultimi anni la maggior parte delle famiglie italiane. Ma non è tanto il “quantum” che conta, bensì il modo e il risultato finale di questo intervento. A parte il fatto che una ristrutturazione effettiva potrebbe produrre risparmi di gran lunga maggiori, qui c’è un evidente intento punitivo nei confronti dell’azienda di Stato, oberata da un’antica eredità di lottizzazione e malcostume, afflitta dall’occupazione della politica e dalle ingerenze dei partiti. Per fugare qualsiasi dubbio o sospetto …

"Ballottaggi, si decidono 148 sindaci", di Tommaso Ciriaco

Neanche il tempo di fare i conti con lo tsunami delle Europee che le forze politiche sono già alle prese con una nuova domenica elettorale. Quattro milioni e mezzo di cittadini sono chiamati domani — giorno unico di votazione, seggi aperti dalle 7 alle 23 — ai ballottaggi per eleggere i sindaci di 148 Comuni. Con una gigantesca incognita: “l’effetto Mose”. Chi cavalca la tangentopoli veneta è il M5S. Traumatizzata dal voto per l’Europarlamento, la pattuglia grillina ha incassato un solo sindaco al primo turno (Montelabbate, 7 mila abitanti). Ora è in lizza in 12 comuni e sogna di centrare almeno un bersaglio grosso tra Livorno (dove il Pd subisce per la prima volta l’onta del ballottaggio), Modena e Civitavecchia. A far sperare i grillini della città toscana è il sostegno di una lista civica di sinistra, senza dimenticare i segnali di attenzione al M5S lanciati altrove dai candidati di centrodestra esclusi dal secondo turno. Il partito di Renzi punta invece a mantenere le sue roccaforti: Perugia, ma anche Bari dove Antonio De Caro ha …