Giorno: 14 Giugno 2014

"Lo sforzo di cambiare lo Stato", di Fabrizio Forquet

È sicuramente un ircocervo. Mostruoso. Un insieme di norme incoerente, con due decreti omnibus che più omnibus non si può. Una roba che lascia stecchiti i puristi del drafting legislativo. Ma il «pacchetto» approvato ieri dal Consiglio dei ministri contiene, pur tra contraddizioni, errori ed omissioni, una raffica di misure che si aspettavano da tempo. Rientrato appena ieri mattina dalla Cina, Renzi si è ricordato di Deng Xiaoping: «Non importa che il gatto sia bianco o nero, importa che acchiappi i topi». E all’interno di questi testi zibaldone qualche buona trappola per topi c’è. Ma prima di entrare nel merito dei provvedimenti, va riconosciuta al premier la determinazione con cui porta avanti la sua sfida. Questa infilata di norme, e di nomine (buona la scelta di Rossella Orlandi all’Agenzia delle Entrate), è infatti frutto dello stesso atteggiamento che spinge il premier a ribadire in conferenza stampa che «il tempo delle mediazioni è finito». La questione “Mineo” e dei dissidenti del Senato può sembrare lontana dai decreti semplificazione e crescita, ma la logica è la stessa: …

"Fisco, vince il premier una donna al vertice vecchia guardia battuta", di Roberto Mania

Una donna, Rossella Orlandi, alla guida dell’Agenzia delle Entrate: è questa la nomina più importante e politicamente più significativa fatta ieri dal governo. La Orlandi prende il posto di Attilio Befera, andato in pensione e nominato nel 2008 dall’allora ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. La nomina del successore di Befera è arrivata dopo tre consecutive fumate nere dal Consiglio dei ministri perché dietro le quinte si è consumato uno scontro durissimo tra il premier, Matteo Renzi, e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Ha vinto Renzi. Altro era, infatti, il candidato del ministro e soprattutto degli alti burocrati ministeriali: Marco Di Capua, classe 1954, ex ufficiale della Guardia di Finanza, direttore vicario dell’Agenzia, braccio destro di Befera che lo aveva praticamente designato. Un candidato all’insegna della continuità sul piano della lotta all’evasione ed elusione fiscale ma anche su quello delle relazioni personali e di potere. Un membro di quello che è stato definito “il cerchio magico tremontiano” che dall’ex ministro porta a Marco Milanese, ex consigliere politico di Tremonti, al generale in pensione …

"Multe, processi e super-poliziotti", di Liana Milella

«Scelte positive e coraggiose». «Norme che vanno nella direzione giusta». Quando sono quasi le 20, e il consiglio dei ministri ha appena varato la manovra anti-corruzione, a Napoli Raffaele Cantone scorre sull’Ipad, mentre è a un convegno, il decreto che gli ha conferito proprio quei poteri straordinari che chiedeva da giorni. L’ex pm anticamorra, nemico dei Casalesi, adesso è tre volte commissario, non solo su tutti gli appalti italiani e sui lavori dell’Expo, ma anche sull’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di cui fagociterà uomini, mezzi, e pure un’importante banca dati. I suoi 26 collaboratori diventeranno oltre 300, avrà una squadra della Gdf per Expo, potrà controllare gli appalti vecchi e nuovi, potrà imporre sanzioni fino a 10mila euro contro chi non rispetta le regole della trasparenza, ma soprattutto avrà il potere di commissariare, attraverso il prefetto, un’impresa il cui titolare è indagato per corruzione. Comincerà a farlo per Expo, ma il segnale contro gli imprenditori infedeli nelle pubbliche gare è lanciato. Cantone lo approva: «Non c’è la revoca, i lavori proseguono, ma così si …