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Scuola, Pd: ancora non ci siamo, circolare rende scuole meno pulite e meno sicure. Ghizzoni: confermato scippo di stato di 1 miliardo

“La circolare ministeriale per la compilazione dei bilanci delle scuole pareva granitica ed invece si sta sciogliendo come neve al sole. Ma ancora non basta”. Così la capogruppo del Pd nella Commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni commenta la notizia di una parziale marcia indietro del Governo sulle regole inviate alle scuole per i bilanci. “E’ certamente una vittoria di tutto il mondo della scuola che in queste ultime settimane ha espresso una netta contrarietà verso insieme di disposizioni dannose, lesive dell’autonomia e che avrebbero compromesso l’assolvimento della stessa funzione costituzionale delle scuole. Le modifiche che il governo si appresterebbe a redigere sono però ancora insufficienti e non bastano a farci cambiare idea su una circolare che giudichiamo profondamente sbagliata perchè conferma lo ‘scippo di Stato’ di 1 miliardo di euro a danno delle scuole e insiste nell’atteggiamento vessatorio come se gli i dirigenti degli istituti scolastici fossero i principali responsabili del debito pubblico. Come giudicare altrimenti il monitoraggio mensile che le scuole dovrebbero inviare al ministero sui costi delle supplenze? Una vera e propria molestia burocratica peraltro su una spesa obbligatoria per garantire l’attività didattica. Per non parlare della norma capestro che prevede un taglio del 25% delle spese per le pulizie e per la vigilanza. Assurdità. Le modifiche annunciate non rappresentano un vero passo in dietro, ma solo un’approssimazione successiva che non porta da nessuna parte se non verso scuole meno pulite e meno sicure”.

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da www.flcgil.it
Programma annuale 2010. Dopo le proteste il Miur darà nuove istruzioni operative. Il Miur integrerà la circolare del 14 dicembre con nuove istruzioni operative sul programma annuale 2010.
Ecco come verranno riformulati alcuni punti:

Supplenze. La copertura del fabbisogno verrà assicurata sulla base dei monitoraggi, tenuto conto che si tratta di spese obbligatorie per garantire l’attività didattica. Tuttavia il Miur, nel caso in cui la spesa della singola scuola dovesse risultare particolarmente elevata rispetto a quella espressa dalle altre scuole dello stesso ordine, verificherà l’effettiva consistenza della stessa.
Ditte di pulizia. A ciascuna istituzione scolastica verrà garantito un finanziamento almeno pari al costo del personale accantonato (stipendio annuo lordo collaboratore scolastico). Pertanto nel caso in cui la somma assegnata con la circolare del 14 fosse inferiore la scuola riceverà un’integrazione fino a tale importo.
Fondi contrattualie contribuiti degli alunni. Questi restano vincolati alle finalità proprie. La scuola, quindi, non potrà utilizzarli per la copertura di spese di gestione come ad esempio le supplenze o il funzionamento ordinario.
Come FLC valutiamo positivamente queste precisazioni. Resta invece da chiarire la collocazione in bilancio dei residui attivi (aggregato Z). Su questa rimangono profonde divergenze tra noi e il Miur. Si tratta di spese obbligatorie (supplenze, esami di stato, ritenute di legge) pagate con gli anticipi di cassa, quindi, non c’è nulla da programmare. Questo punto sarà oggetto di ulteriori approfondimenti da parte del Miur e di pressioni da parte nostra.

Per quanto riguarda la gestione degli appalti, la soluzione proposta dalla Direzione del bilancio è di puro buon senso. Restano però aperto un problema occupazionale che ha ricadute sulla qualità del servizio. Questo deve trovare una risposta nelle sedi appropriate con i veri decisori politici delle politiche del personale e infatti abbiamo chiesto un incontro urgente con la Direzione Generale del Personale.

La situazione finanziaria delle scuole resta comunque critica, anche perché manca la volontà politica di trovare soluzioni positive al problema dei crediti pregressi e al mancato finanziamento, per il secondo anno consecutivo, delle spese ordinarie.

Continua l’azione della FLC in tutte le sedi istituzionali e politiche per incalzare il Governo e ottenere il ripristino dei fondi tagliati.

Sulla base della nuova circolare metteremo a disposizione dei colleghi Dirigenti e Direttori una scheda di approfondimento e i suggerimenti utili per fare un bilancio corretto e rispettoso delle leggi.

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SCUOLA. BILANCI RINVIATI, MIUR APRE SU FONDI SUPPLENZE. SCUOLE POTRANNO CHIEDERE INCREMENTI, A GIORNI UNA NOTA.

(DIRE) Roma, 17 feb. – Il ministero dell’Istruzione fa una parziale marcia indietro sulle regole inviate alle scuole per compilare i bilanci. Una nota del 14 dicembre, infatti, aveva spiegato in modo perentorio ai presidi che non era concesso ‘sgarrare’, che potevano spendere per le supplenze solo quanto gli veniva inviato da Viale Trastevere. Un diktat subito rinviato al mittente dai dirigenti che, alla fine, l’hanno avuta vinta: in un incontro di ieri con i sindacati il Miur si e’ impegnato a fornire agli istituti i soldi in piu’ necessari per coprire le chiamate dei supplenti necessarie per garantire il diritto allo studio. Intanto e’ rinviato all’1 marzo il termine ultimo per presentare il programma annuale di spesa. In particolare, secondo quanto la Dire apprende da fonti sindacali, le scuole ogni mese dovranno inviare al ministero il loro fabbisogno economico che, cosi’, sara’ tenuto sotto controllo. Viale Trastevere mandera’ i soldi necessari per coprire le supplenze, ma fara’ anche controlli in caso di richieste spropositate. Quanto ai tagli sugli appalti per le pulizie (-25%), anche qui il Miur offrira’ aperture alle scuole che riceveranno dei fondi ad hoc per avere un margine di contrattazione con le ditte. Per chiarire: se alla scuola A che ha dieci bidelli e non ha la ditta delle pulizie spetta un ammontare per gli stipendi dei collaboratori, la scuola B con le stesse caratteristiche ma con sette bidelli e la ditta di pulizie ricevera’ soldi in piu’ pari agli stipendi dei collaboratori mancanti. Con quei fondi potra’ contrattare con la ditta delle pulizie e, se riuscira’ a conservare una parte della cifra, non
dovra’ nemmeno restituirla al ministero. Infine, i sindacati hanno chiesto chiarezza anche sul fatto che il fondi di istituto di natura contrattuale non possano essere spesi su altri capitoli.
DIRE 17.02.10