Lo stop alla stabilizzazione dei precari nel pubblico impiego potrebbe arrivare per decreto legge. Il governo infatti ha predisposto un nuovo testo, che potrebbe essere portato all’approvazione del Consiglio dei ministri venerdì. Titolo, «misure urgenti in materia di pubblica amministrazione ed impiego pubblico». Il testo conterrebbe alcune delle misure previste dal disegno di legge sul lavoro (collegato alla finanziaria) all’esame del Senato.
La bozza di decreto legge contiene in tutto quattro articoli: oltre quello relativo ai precari, sono previste disposizioni in «materia di assenze per malattia e certificati di malattia», «disposizioni in materia di interruzione anticipata del rapporto di lavoro al compimento dell’anzianità massima contributiva di 40 anni» e «disposizioni in materia di risorse da utilizzare per la contrattazione integrativa».
«Spero di aver capito male e che ci sia una rapida smentita del governo a proposito delle norme relative alle stabilizzazioni in corso nel pubblico impiego», ha commentato Cesare Damiano, ex ministro ed attuale responsabile Lavoro del Pd. «Il Consiglio dei ministri di venerdì prossimo potrebbe infatti varare un decreto legge in materia di pubblico impiego che non contiene nessun riferimento alle stabilizzazioni in corso per i precari della pubblica amministrazione. Si tratterebbe di una scelta sciagurata e inutilmente punitiva – sottolinea Damiano – che aggiungerebbe nuova disoccupazione giovanile alla grave situazione esistente». «Mentre i governi di tutto il mondo si interrogano sul modo più opportuno per sostenere l’occupazione – prosegue Damiano – il nostro esecutivo si accanisce contro i precari e rifiuta di utilizzare risorse per estendere a tutti i lavoratori che perdono l’occupazione un assegno mensile di disoccupazione. Mi auguro che gli esponenti di governo più sensibili alla questione sociale facciano sentire per tempo la loro voce».
«Mi auguro che le indiscrezioni della stampa di queste ultime ore non siano fondate. Altrimenti l’Italia sarebbe l’unico Paese Europeo che invece di attuare politiche a sostegno dei precari, li licenzia per decreto legge» – commenta dal canto suo il senatore del Pd Paolo Nerozzi. «Non solo il governo boccia la proposta del Pd di estendere gli ammortizzatori sociali ai precari che con questa grave crisi si troveranno senza posto di lavoro. Ma – prosegue – pensa addirittura a un decreto legge per lasciare a casa ben 60mila lavoratori precari che avevano già dimostrato di avere i requisiti per l’accesso alla stabilizzazione nella pubblica amministrazione».
L’Unità, 3 marzo 2009
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