Giorno: 12 Agosto 2009

“Alle donne italiane dico: non siate docili riprendetevi la parola” conversazione con Nadia Urbinati, di Concita De Gregorio

Tutto avviene nel silenzio. C’è un’idea diffusa di impotenza, di rassegnazione. Alla politica si è sostituito il potere. La gestione delle cose, gli affari privati. Tutto è ormai una faccenda privata: di scambi, di soldi, di favori. Dove sono i cittadini, in questo paese? Dove sono le donne? In tutto il mondo le donne sono in piazza. Alla sbarra a Teheran, massacrate in Iran, prigioniere in Birmania. Volti femminili che diventano icone della protesta. Qui, in questa nostra democrazia in declino, di donne si parla per dire delle escort, delle ragazzine che dal bagno attiguo alla camera da letto del tiranno telefonano a casa alla madre per raccontare, contente, “mamma sapessi dove sono” e rallegrarsi insieme. E fuori, e le altre? Silenzio. L’apatia ci accompagna…». Il tempo del silenzio, ripete Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia university. «Avrei voluto far qualcosa, in questi mesi estivi che passo in Italia, ma mi si dice che si deve aspettare l’autunno. Non capisco come mai. Non vedo che altro ci sia da aspettare. Le vittorie di …

“Nuova condanna per San Suu Kyi. L’Onu chiede il rilascio immediato”

Altri 18 mesi agli arresti domiciliari. Aung San Suu Kyi, la leader dell’opposizione birmana, rimarrà nella sua casa-prigione ancora un anno e mezzo. L’accusa per il premio Nobel per la Pace è di violazione degli arresti domiciliari. Secondo molti è semplicemente una scusa che il regime birmano ha individuato per togliere di mezzo l’attivista in vista delle elezioni del prossimo anno, dopo l’iniziativa di John William Yethaw, cittadino americano di religione mormone, che il 3 maggio scorso raggiunse a nuoto la casa di Suu Kyi. L’uomo, processato anche lui, è stato condannato a sette anni di lavori forzati. A sostegno della leader birmana scende in campo il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban ki Moon, chiedendo «al governo della Birmania di rilasciare immediatamente e senza condizioni Aung San Suu Kyi». Dura reazione alla condanna della leader birmana da parte dell’Ue, che minaccia sanzioni. E anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, come l’Onu, ha chiesto la liberazione immediata e incondizionata di Aung San Suu Kyi. GLI ARRESTI- La leader della Lega Nazionale per la …