Giorno: 21 Dicembre 2009

“La pubblicità del Cavaliere”, di Edmondo Berselli

Gli ultimi sondaggi sembrano attestare una significativa crescita di consenso di Silvio Berlusconi dopo l’aggressione di Piazza del Duomo (l’indice sarebbe cresciuto di sei-sette punti). I numeri sono la prova provata del successo propagandistico ottenuto dalla campagna del Pdl. In sintesi, secondo Fabrizio Cicchitto e soci: i nemici del Cavaliere hanno creato un clima di odio, e in questa atmosfera livida si è scatenata la violenza di Massimo Tartaglia. Uno “psicolabile”, che però ha riassunto nel suo gesto l’avversione antropologica verso il premier, un sentimento che secondo il sondaggista Renato Mannheimer accomuna il 20-25 per cento del centrosinistra. L’aspetto pubblicitario di questo argomento è stato immediatamente raccolto ieri nella telefonata del premier ai giovani del Pdl radunati a Verona. Il ragionamento di Berlusconi è stato di una semplicità assoluta. Quando si racconta che il capo del governo non soltanto frequenta minorenni (e prostitute), ma viene additato anche come corruttore, mafioso e stragista, non c’è da stupirsi se certe menti deboli si fanno prendere la mano. Fin qui l’inversione dei fatti e delle responsabilità è vistosa. …

“Mutui, famiglie in affanno: boom di pignoramenti”, di Bianca Di Giovanni

Mangiati dai debiti. È l’effetto della crisi e della debolezza del welfare. Secondo le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, nel 2009 pignoramenti e vendite all’asta sono aumentati del 15,2% rispetto all’anno precedente, nonostante tassi di interesse bassissimi e la conseguente diminuzione dei costi dei mutui a tasso variabile. Nel triennio 2007-2009, sempre secondo i dati raccolti dalle associazioni dei consumatori, i pignoramenti sono addirittura aumentati del 60,5%, per un totale di circa 130 mila case all’asta. «L’insostenibile crisi economica – commenta il presidente dell’Adusbef, Elio Lannutti – porta sempre più famiglie italiane a non poter onorare le rate dei mutui, impegno sempre più gravoso che mangia il 33% del reddito, e ciò si traduce in un rischio reale di insolvenza per almeno 350 mila famiglie». È necessario, sostengono dunque i consumatorii, «che il governo, dopo il decreto salva-banche e le provvidenze per le imprese, emani anche un decreto urgente “salva-famiglie” con sgravi fiscali di almeno 1.500 euro a favore di lavoratori a reddito fisso e pensionati, o si allargherà la frattura sociale». La preoccupazione …