Giorno: 15 Dicembre 2009

“Più severi con Gelmini”, di Luciano Modica

Il prestigio e l’esperienza di Luigi Berlinguer inducono a leggere con attenzione tutti i suoi ragionamenti di politica universitaria. Nel suo intervento dell’8 dicembre molti sono assolutamente condivisibili e toccano uno scottante nodo politico del Partito Democratico. Esistono temi sui quali maggioranza e opposizione possono confrontarsi lealmente per collaborare a realizzare riforme necessarie al Paese? A quali condizioni e con quale reciproco riconoscimento di ruoli? Indubbiamente l’università è un tema adatto. E’ un sistema strategico che dovrebbe rimanere al riparo dalle fluttuazioni elettorali. E’ in grave crisi di credibilità per cui una riforma è universalmente ritenuta urgente. Infine è un tema sul quale il PD ha messo in campo proprie organiche proposte riformatrici in un disegno di legge del maggio scorso e il Ministro Gelmini ha appena presentato al Parlamento il suo. Ben venga dunque un serio e approfondito dibattito parlamentare, senza irrigidimenti in difesa dell’esistente ma anche senza diktat di testi blindati. Quando è in gioco il futuro dell’Italia nessuno può chiamarsi fuori, ha scritto giustamente Berlinguer. Questo auspicio non può però offuscare quanto …

Finanziaria, fiducia alla Camera. Fini: “Decisione deprecabile”

Il governo “blinda” la manovra, il presidente dei deputati attacca. “Scelta tutta politica che impedisce all’Aula di esprimersi sulla Manovra”. Il governo ha posto la questione di fiducia sulla Finanziaria. Ad annunciarlo in aula è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. La fiducia, ha spiegato, “è sull’articolo 2 del testo approvato in commissione”. In precedenza i deputati avevano approvato l’articolo 1. Duro il commento del presidente della Camera, Gianfranco Fini: “La decisione di porre la fiducia sulla legge Finanziaria è legittima”, ma “deprecabile perché di fatto impedisce all’Aula di esaminare gli emendamenti”. Fini ha ricordato di aver prolungato i termini per consentire un dibattito approfondito e dare alla commissione il tempo di approvare un testo per l’Aula, aggiungendo che “non vi era stato da parte dell’opposizione nessun atteggiamento ostruzionistico”. Spiegando che gli emendamenti da votare oggi erano in tutto 64, di cui 55 dell’opposizione, Fini ha aggiunto gli interventi contingentati avrebbero consentito di approvare la legge, anche senza fiducia, nei tempi previsti e compatibili con l’esame del Senato. ”La scelta …

“La medicina contro la crisi”, di A.Dra

Siamo pronti a dare la mostra disponibilità sulla discussione della prossima legge finanziaria, a patto che vengano dibattuti alcuni emendamenti dell’opposizione. Questa è stata la sintesi della proposta avanzata dal segretario Pier Luigi Bersani a chiusura del convegno del Pd sulle autonomie locali che si è svolto a Milano. Un lungo confronto dal quale è emerso il malessere e le difficoltà che le regioni le province e i comuni, soprattutto i più piccoli, devono affrontare a seguito dei vincoli imposti dal governo con il patto di Stabilità, che ha azzerato la possiiblità di fare investimenti a tutti gli enti locali, anche a quelli con i conti in ordine e un’amministrazione virtuosa. L’approvazione della Finanziaria? Si, ma senza fiducia e discutendo gli emendamenti del PD. Sebbene le attenzioni dei media siano rivolte tutte al vile attentato contro il premier, il Partito Democratico non ha dimenticato le priorità che l’agenda politica impone, a partire dalla finanziaria e l’uscita dalla crisi economica. “Siamo pronti a garantire gli stessi tempi di approvazione che ci sarebbero in caso di fiducia …

“Internet no alla censura basta un clic”, di Michele Ainis

Lo squilibrato che ha ferito Berlusconi raccoglie 50 mila fan tra i navigatori della Rete. Significa che la Rete è a sua volta squilibrata? Significa che ha urgente bisogno di una camicia di forza, o almeno d’una museruola? Calma e gesso, per favore. E per favore smettiamola d’invocare giri di vite e di manette sull’onda dell’ultimo episodio che la cronaca ci rovescia addosso. Oggi succede per l’apologia di reato ai danni del presidente del Consiglio. Ieri per la pedofilia, o per le stragi del sabato sera. Ma non è così che ci procureremo buone leggi. Specie se la legge intenda regolare il più grande spazio pubblico mai sperimentato dall’umanità. Specie se aggredisca la prima libertà costituzionale, quella di parola. Non che le parole siano altrettanti spifferi di vento. Proteggerle con un salvacondotto permanente equivarrebbe in conclusione a non prenderle sul serio, perché tanto contano i fatti, i gesti, le azioni materiali. Equivarrebbe perciò a deprimere la stessa libertà che si vuole tutelare. E d’altronde – come ha scritto il giudice Holmes nella sua più celebre …

“I nuovi licei non vanno, parola Cds”, di Antonio G. Paladino

Il Consiglio di stato ha sospeso ogni valutazione in merito ai regolamenti di riforma dei licei (si veda ItaliaOggi di sabato scorso) in attesa di chiarimenti. Uno stop che rischia di provocare una vera e propria reazione a catena che potrebbe portare a uno slittamento della riforma. Il consiglio nazionale della pubblica istruzione (Cnpi), per esempio, domani potrebbe prendere tempo per il prescritto parere sulla riforma delle classi di concorso, in attesa di conoscere la struttura esatta dei nuovi licei. E intanto il ministero si prepara a rinviare le preiscrizioni all’anno scolastico 2010-2011 a marzo prossimo, per dare tempo alle scuole di informare studenti e famiglie sulle nuove offerte formative. Insomma, i tempi stringono e le richieste del Cds, se non esaudite nel giro di pochi giorni, potrebbero far saltare di un anno l’impianto. È da precisare, comunque, che il collegio di Palazzo Spada non ha bocciato la riforma fortemente voluta dal titolare del dicastero di Viale Trastevere, Mariastella Gelmini, ma ha sospeso ogni valutazione in merito, in attesa dei necessari chiarimenti su alcuni punti …

“Piazze e Web. Il governo prepara leggi speciali”, di Claudia Fusani

Leggi speciali per le manifestazioni, divieti di orario, limitazioni di itinerari, pene più dure per chi «interrompe» e mostra «atteggiamenti di dissenso», come se uno a un corteo andasse solo in nome del pensiero unico. Alle manifestazioni e ai comizi come allo stadio: chi sgarra entra nella black list degli indesiderati. Dopo quello per i tifosi, anche un Daspo per la politica. E una volta blindate le piazze vere, il governo provvederà a blindare anche quelle virtuali con leggi speciali per chi usa il web per, dice il ministro Maroni, «istigare alla violenza». Un bavaglio reale per i gruppi che sui vari social network in queste ore si stanno organizzando a favore di Tartaglia e contro Berlusconi dietro lo slogan: «A Natale possiamo fare di più». Pessimo gusto, non c’è dubbio. Ma da qui all’istigazione a delinquere ce ne corre. Invece di smussare e ridimensionare e trattare l’aggressione al premier per quello che è – il gesto terribile, da condannare ora e sempre, e però di uno squilibrato – c’è un gran da fare nel …