Giorno: 30 Dicembre 2009

“Contrordine: l’emergenza rifiuti non è finita”, di Pietro Greco

Contrordine, compagni. L’emergenza rifiuti in Campania non è affatto finita. I termovalorizzatori e la raccolta differenziata non servono. Occorre al più presto aprire nuove discariche in deroga a ogni norma, persino nel parco nazionale del Vesuvio. O la «monnezza» sarà di nuovo per strada. Convocata su questa base dal Commissario straordinario all’emergenza, il sottosegretario di governo nonché responsabile della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si apre oggi, 30 dicembre 2009, una Conferenza dei servizi sui rifiuti in Campania davvero surreale. Sia per una questione di metodo. Sia, soprattutto, per due questioni di merito. La questione di metodo consiste nel fatto che la Conferenza dei servizi viene convocata per assumere decisioni, appunto, importanti sulla gestione della «monnezza» a poche ore dalla scadenza del Commissariato e, quindi, dal passaggio da una condizione di emergenza a una condizione di normalità, prevista per domani 31 dicembre. Mentre annuncia il ritorno alla normalità, Bertolaso assume decisioni d’emergenza. Ma, sebbene il metodo in democrazia sia sostanza, è nel merito che la decisione di convocare la Conferenza dei servizi assume i caratteri surrealistici …

“Amministrative: la Puglia verso le primarie, il Lazio in alto mare”, di Aldo Garcia

Dopo la debacle dell’assemblea regionale del Pd, il primo cittadino di Bari Emiliano accetta la richiesta del governatore uscente. Vendola propone la data del 17 gennaio, prima della decisione sull’eleggibilità dei sindaci. Lo scontro tra il sindaco di Bari e il governatore della Puglia potrebbe non arrivare alle urne ma fermarsi alle primarie. Michele Emiliano prende atto che non si può buttare giù dalla torre Nichi Vendola senza nemmeno la verifica delle primarie. Dopo il naufragio dell’Assemblea regionale del Pd convocata lunedì, divisa tra sostenitori del sindaco e del governatore, con una manifestazione pro Vendola che si svolgeva davanti all’hotel dove si sarebbe dovuta tenere la riunione poi sospesa, il primo cittadino di Bari accetta la sfida delle primarie ma ripropone una condizione già avanzata nei giorni scorsi. Chiede infatti che l’Assemblea regionale cambi la legge che prevede le dimissioni da sindaco anche in caso di semplice candidatura per le regionali. «A questo punto sono io che chiedo a Vendola di andare alle primarie e glielo chiedo senza acredine », fa sapere Emiliano che è …

Borrelli e il decennale di Craxi: “Stupore e amarezza”, di Antonella Mascali

Francesco Saverio Borrelli è stato il capo del pool mani pulite di Milano. Un punto di riferimento per tutti i magistrati anti corruzione di quella stagione degli anni ’90, iniziata con l’arresto di Mario Chiesa. Molti di loro, ancora in procura, lo rimpiangono. Borrelli, di fronte alla concreta possibilità che si intitoli una strada o un parco a Bettino Craxi non si stupisce “per i tempi che corrono”, ma quando gli parliamo, esercita il suo diritto all’indignazione. “Sono amareggiato di questa proposta e anche sconcertato perché Bettino Craxi, se vogliamo restare ai fatti, è stato un imputato condannato con sentenza definitiva per reati notevolmente gravi e che si è sottratto all’esecuzione della pena. E’ andato all’estero da latitante e da latitante è morto. Prima di pensare a dedicargli una strada, forse sarebbe bene considerare questa sua posizione di latitante”. A dire il vero in molti parlano di esilio, non di latitanza. “Purtroppo questa condizione di latitante non fa più impressione perché, ahimè, ci siamo abituati nel tempo a tenere sempre in minor conto quello che …

“Le riforme e la fermezza del Quirinale”, di Stefano Rodotà

Massima apertura e massima fermezza. Questa potrebbe essere la sintesi della linea adottata dal presidente della Repubblica nella materia, delicatissima, non solo e non tanto delle riforme istituzionali, ma del contesto costituzionale all’interno del quale deve sempre muoversi la politica. In questo senso, il discorso tenuto davanti ai rappresentanti delle istituzioni è molto esplicito e, più che essere considerato una novità, deve essere letto come un forte chiarimento di una linea da lungo tempo perseguita. Grande è la confusione sotto il cielo d’´Italia ma, a differenza della conclusione di uno dei “pensieri” del presidente Mao, la situazione è pessima. Più che venir considerata oggetto della attenzione riformatrice, la Costituzione sembra essere evaporata, scomparsa, lasciando una pagina bianca sulla quale esercitarsi liberamente. Proprio contro questo modo di vedere, che si è venuto diffondendo e rafforzando nell’ultimo anno, si leva il monito di Giorgio Napolitano. La sua analisi del funzionamento delle istituzioni è spietatamente realistica, ma in essa non si coglie nessuna tentazione di presentarsi come unico “custode della Costituzione”, luogo dove si determina una progressiva concentrazione …

Scudo fiscale: il governo si vanta ma si accontenta delle briciole di 95 miliardi.

Scudo fiscale: il governo si vanta ma si accontenta delle briciole di 95 miliardi. Tremonti esulta per i dati del rientro dei capitali dall’estero, ma le somme a cui lo Stato rinuncia per sempre superano i 40 miliardi. Fassina denuncia: ”Siamo gli unici a garantire l’anonimato a evasori e mafiosi”. Lo scudo fiscale ha permesso il rimpatrio di 95 miliardi di euro, comunica trionfalmente il ministero dell’Economia a fine 2009. “Ma è un successo solo per i criminali e gli evasori fiscali con capitali illegalmente portati all’estero” risponde Stefano Fassina, della segreteria del Partito Democratico, responsabile Economia e Lavoro. Contraddicendosi lo staff di Tremonti annuncia che “il tempo dei paradisi fiscali è finito per sempre. Portare o tenere i soldi nei paradisi fiscali non conviene più, né economicamente né fiscalmente” e poi ricorda che “Il termine di riapertura delle operazioni di rimpatrio con maggiorazioni di aliquota ad aprile 2010”. Ma c’è un calcolo che il comunicato del governo non riporta: quanto incassato dallo Stato. Su 95 miliardi di capitali applicando un’aliquota al 5% il gettito …

“Quali diritti di cittadinanza”, di Fiorella Farinelli

Davvero irriconoscibile il ruolo che viene attribuito all’istruzione dal testo “Norme sulla cittadinanza”, uscito il 22 dicembre dalla commissione Affari Costituzionali e di cui la Camera dovrebbe cominciare a discutere dopo le elezioni regionali. Riconoscibilissima, invece, la mano della Lega, anche se il provvedimento porta la firma di Isabella Bartolini, parlamentare PdL. L’impressione è quella di ritrovarsi tra le mani una moneta falsa. Da diritto ( universale ) e da libertà (fondamentale ), scuola e formazione si ribaltano in qualcosa d’altro. Costrizione, misura di controllo, impedimento, allungamento dei tempi, forse anche strumento di assimilazione. Come è noto il testo, finalizzato a evitare che una campagna elettorale troppo ammorbata da temi razzisti regali altri consensi alle truppe di Bossi, liquida ogni proposta di riconoscimento dello status di cittadini ai figli nati in Italia da genitori stranieri. Sono 460.000 , secondo l’istituto di ricerca delle ACLI ( 67.000 solo nel 2007 ), affiancati dai molti arrivati in Italia prima dell’età scolare. Chi incontra i più giovani nelle aule scolastiche si rende conto di quanto sia poco lungimirante …

“Famiglia Cristiana: Laura Boldrini personaggio dell’anno”, di Maristella Iervasi

Un riconoscimento speciale che lo merita tutto. Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr) è sulla copertina del settimanale cattolico “Famiglia Cristiana”. A lei è dedicato il primo numero del 2010: “Personaggio dell’anno”. E la scelta non poteva essere più giusta. Boldrini, un volto, una storia, l’impegno. Da sempre in prima linea sull’immigrazione e le spinose questioni dei rispingimenti dei migranti. «Intendiamo spendere l’autorevolezza del giornale, la sua autonomia e libertà di giudizio (unanimemente riconosciute), a servizio di una causa» scrive il direttore don Antonio Sciortino, «che non consiste semplicemente nell’individuare un nome, cui assegnare l’ambito titolo di Personaggio dell’anno. Ma richiamare, piuttosto, l’attenzione dell’opinione pubblica su temi di grande rilevanza e attualità, tramite chi, anno per anno, verrà indicato dalla Direzione e dai giornalisti di Famiglia Cristiana». L’Unità 30.12.09 La scelta di Laura Boldrini è stata all’unanimità, per «il costante impegno, svolto con umanità ed equilibrio, a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. E, soprattutto, per la dignità e la fermezza mostrate nel condannare, l’estate dello scorso anno, i respingimenti …