Giorno: 28 Dicembre 2009

“Il fragile welfare di Sacconi”, di Nicola Cacace

Quei pochi che hanno letto il Libro bianco di Sacconi, un inno alla privatizzazione del Welfare, nonsi sono meravigliati delle anticipazioni del ministro del lavoro per «il nuovo Welfare» e relativa legge delega per la «riforma dello Statuto dei lavoratori» annunciata per marzo. Al più si sono preoccupati e molto, realizzando che il disegno controriformatore di questo governo, con la buona intenzione condivisa da molti di una riforma del Welfare più inclusiva dell’attuale, in realtà marciava in altre direzioni. Il meccanismo assicurativo ed auto assicurativo è destinato non tanto e non solo ad estendere le insufficienti coperture attuali, sia in materia di Cassa integrazione che di indennità di disoccupazione, quanto di modificare i criteri in direzione di una gestione dove le indennità che saranno pagate ai lavoratori dipendenti, ai precari, ora e giustamente anche ai professionisti, devono derivare tutte ed essenzialmente dai contributi versati. Il criterio in sé è corretto se tempi, modi e durata delle crisi occupazionali risultassero compatibili con tempi, modi e durata dei versamenti assicurativi. Cosa succederebbe quando i tempi, l’intensità e …

“La retorica delle riforme”, di Nadia Urbinati

“Riforma” è la parola passepartout della politica italiana. Non c´è discorso politico che non la contempli. Negli anni della cosiddetta prima repubblica era la sinistra parlamentare che la invocava per marcare la fedeltà alla democrazia costituzionale e un´identità non rivoluzionaria. “Riforme di struttura” era una delle espressioni più spesso pronunciate nel Paritito comunista (e per qualche tempo anche in quello socialista): voleva dire portare la democrazia oltre le istituzioni politiche; estendere i metodi elettivi di selezione e controllo nei luoghi di lavoro e nelle scuole; fare politiche di redistribuzioni per dare al maggior numero possibilità concrete di esercitare la cittadinanza. Questa è stata dal 1948 in poi, l´utopia riformatrice italiana. Alcune riforme importanti sono state fatte: gli Anni 70, ci hanno dato il decentramento amministrativo, un sistema sanitario e di previdenza nazionali, la pratica della concertazione tra le parti sociali per risolvere contenziosi sulle dinamiche salariali, le politiche occupazionali e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il termine riforma ha per decenni significato incremento e ampliamento della democrazia. A partire dalla fine della Guerra fredda …