Giorno: 15 Febbraio 2010

"Quando la disoccupazione uccide", di Leo Sansoni

Con la Grande recessione la disoccupazione è tornata ad aumentare e miete vittime soprattutto tra i cinquantenni e i giovani. La cassa integrazione regge, ma il 2010 è buio anche perché manca un progetto di politica industriale contro il declino, per assicurare un futuro competitivo al sistema produttivo. Il governo Berlusconi annuncia piani obsoleti di centrali nucleari che nessuna regione vuole mentre gli Usa e la Germania investono sulle nuove tecnologie e sull’economia verde La disperazione della disoccupazione può provocare perfino omicidi e suicidi. Silvano Condotti, 55 anni, ex autista di scuolabus del comune di Montecatini Terme, era sconvolto da quando era stato licenziato nel 2004. Il 21 gennaio, poco prima delle 16, andò in municipio e trovò Giovanna Piattelli, 59 anni, dirigente del comune che considerava la responsabile del suo licenziamento. Gli sparò un solo colpo di pistola alla testa, mortale. Più tardi, circondato a casa dagli agenti della squadra mobile di Pistoia, ritirò fuori la sua calibro 45 e si suicidò: un unico colpo diretto al volto. Nella notte tra l’11 e il …

Binetti lascia il Pd. "Sogno il grande centro". Bersani: sono dispiaciuto

Dopo un lunghissimo tira e molla, un annuncio durato mesi, alla fine Paola Binetti, la deputata teodem al centro di mille polemiche sui diritti civili, ha deciso di lasciare il Pd. Non seguirà Rutelli, l’uomo che l’aveva convinta a scendere in politica e che l’aveva portata nella Margherita, nella nuova avventura dell’Api. Ha scelto l’Udc di Casini, come prima di lei avevano fatto due “compagni” di tante battaglie come Enzo Carra e Dorina Bianchi. Binetti ha annunciato la sua decisione con un’intervista al Corriere della Sera. Mercoledì la presentazione ufficiale con la “nuova maglia” in una conferenza stampa con Rocco Buttiglione. “Il Pd ha fallito, Bersani è un rappresentante illuminato dei vecchi Ds ma non è mai stato il leader della sintesi coi cattolici”, spiega Binetti. A motivare lo strappo ha certamente contribuito la decisione del Pd di candidare Emma Bonibo nel Lazio.” Io volevo restarci, nel Pd, ma vista l’insistita e menzognera tendenza a dimostrare che tra la cultura cattolica e quella radicale non ci sono differenze, restare non ha più senso. Come posso …

Bersani: "Ma perché siamo l'unico Paese Ocse che non ha una tassa sui grandi patrimoni?"

“Io non chiedo una tassa patrimoniale, non sono d’accordo. Mi aspetto però che qualcuno mi spieghi perché siamo l’unico Paese dell’Ocse che non ha una tassa sui grandi patrimoni? Tremonti ci spieghi perché”. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani nel suo intervento di chiusura al Manifutura Festival organizzato dal Nens, il Centro studi Nuova Economia Nuova Società di Pisa. Parlando più in generale di fisco, Bersani ha aggiunto che “bisogna semplificare il sistema e riordinare anche la discussione in materia”. Dal governo, ha proseguito, “arrivano sparate sempre diverse, del tipo ‘togliamo l’Irap o tagliamo le aliquote’ e poi non succede niente. Bisogna fare un’operazione di semplificazione, in particolare per quanto riguarda le piccole e medie imprese: l’obiettivo è di mettere un pò di soldi nelle loro tasche”. Le soluzioni, secondo il numero uno del Pd, sono cinque o sei: “O rinviare la manovra sul Tfr, o agendo sugli adempimenti fiscali, oppure lavorando sui pagamenti da parte della pubblica amministrazione, perché le imprese sono in una grave situazione di difficoltà di liquidità”. …

«Un DDL e qualche esercizio di ermetismo», di Alfio Mastropaolo

Preceduto da un micidiale e prolungato fuoco di preparazione – da un protratta campagna mediatica che ha rappresentato come drammatica la condizione dell’Università italiana –, da qualche frettoloso intervento di riforma delle procedure concorsuali e di sfoltimento dell’offerta didattica, nonché da un drastico taglio dei trasferimenti agli atenei, destinato ad accentuarsi nei prossimi due anni, il Ministro Gelmini ha alfine depositato al Senato il promesso Ddl di riforma. Preceduto da un micidiale e prolungato fuoco di preparazione – da un protratta campagna mediatica che ha rappresentato come drammatica la condizione dell’Università italiana –, da qualche frettoloso intervento di riforma delle procedure concorsuali e di sfoltimento dell’offerta didattica, nonché da un drastico taglio dei trasferimenti agli atenei, destinato ad accentuarsi nei prossimi due anni, il Ministro Gelmini ha alfine depositato al Senato il promesso Ddl di riforma dedicato a “Governance, reclutamento e stato giuridico dei docenti, diritto allo studio”. Si tratta, va detto in partenza, di un documento dir poco criptico, ove si promettono alcune cose, poche, a leggerle così, condivisibili, altre rischiose, qualcuna già a …