Giorno: 2 Marzo 2010

"Se la politica ha paura della Tivù", di Paolo Mastrolilli

L’Italia va alle urne fra meno di un mese e la televisione pubblica ha deciso di cancellare i programmi di informazione. Motivo: maggioranza e opposizione non si sono messe d’accordo sulle regole condivise per parlare con obiettività al Paese. E allora, invece di cercare una soluzione, il Consiglio di amministrazione ha deciso di tagliare la testa al toro, o ai conduttori, che non andranno più in onda. Lo ha fatto con i voti della maggioranza di centrodestra, quindi senza avere neanche il pudore, o l’ipocrisia, di nascondere che una parte politica ha imposto la propria volontà all’altra, nonostante la Rai sia finanziata con i soldi di tutti i contribuenti. Se un marziano atterrasse domani in Italia, non sarebbe facile spiegargli la logica di questa scelta. Le settimane che precedono il voto, in teoria, sono quelle in cui si discutono i temi concreti che stanno più a cuore alla gente: le tasse, l’istruzione, la sanità, la difesa, la sicurezza, i trasporti, la cultura, le grandi questioni etiche che tormentano la società contemporanea. Quale momento nella vita …

"Tempo pieno, tutto esaurito", di Lucilla Quadri

Chiuse le iscrizioni, ecco le tendenze per la primaria. Nonostante i tagli. Primo ciclo, si è chiusa la partita delle iscrizioni: da sabato scorso quel che è fatto è fatto, le famiglie hanno scelto. In attesa dei dati ufficiali del ministero è dai presidi che emergono le prime tendenze. Gli occhi sono puntati, anche quest’anno, sulle prime della ex scuola elementare. I tagli incombono, il maestro prevalente pure. Ma le famiglie non si sono date per vinte e, a quanto emerge dai resoconti dei dirigenti, hanno fatto registrare il tutto esaurito nelle sezioni a tempo pieno con il vecchio modello delle 40 ore. In alternativa la scelta è caduta sulle 30 ore che, più o meno, corrispondono al vecchio modulo. Dunque, anche quest’anno, come già nel 2009, sembra che i nuovi modelli (le 24 e le 27 ore) proposti dal ministro Gelmini siano stati poco opzionati. Complice, forse, anche la campagna che alcune associazioni come il Coordinamento dei genitori democratici hanno messo in campo per boicottare il maestro unico. L’associazione guidata da Angela Nava, infatti, …

"A gennaio i disoccupati hanno superato quota 2,1 milioni", di Diodato Pirone

E’ una marcia lenta ma senza soste quella della disoccupazione in Italia. Secondo gli ultimi dati Istat a gennaio il tasso dei senza lavoro è salito all’8,6% dall’8,5% di dicembre 2009. In un anno sono stati bruciati 307 mila posti di lavoro e i disoccupati sono saliti a quota 2.144.000 unità. Inoltre il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 26,8%, con una crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,6 punti percentuali rispetto a gennaio 2009. La disoccupazione maschile raggiunge a gennaio un livello pari a 1 milione 147 mila unità, in aumento del 2,1% (+23.000 unità) rispetto al mese precedente e del 27,2% (+245.000 unità) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il numero di donne disoccupate è invece pari a 997.000 unità con una riduzione dell’1,9% rispetto a dicembre (-19.000 unità), a fronte di un aumento del 9,8% rispetto a gennaio 2009 (+89.000 unità). Il tasso di disoccupazione maschile risulta uguale al 7,7%, in crescita sia rispetto a dicembre (+0,2 punti percentuali) sia rispetto a gennaio 2009 (+1,7%). Il …

"Dal Tg1 notizie false sul caso Mills. Appello a Rai e Ordine da migliaia di cittadini", di Carmine Saviano

Il Tg1 di Augusto Minzolini ha dato notizie false sul caso Mills. E l’Ordine dei giornalisti e la Rai dovrebbero reagire in modo esemplare. E’ quello che affermano e chiedono più di 60mila cittadini, che nelle ultime ore hanno sottoscritto un appello indirizzato a Lorenzo Del Boca, presidente dell’Odg, e Paolo Garimberti, presidente della Rai. Oggetto: segnalazione di una grave violazione della deontologia professionale. “Non si tratta di destra e sinistra, Minzolini ha il diritto di esprimere le proprie opinioni”, scrive Arianna Ciccone, prima firmataria della lettera. Ma nell’edizione delle 13 e 30 del Tg1 del 26 febbraio “è stata data una notizia falsa”. David Mills non è stato assolto, come per ben due volte è stato ripetuto al Tg1. Ma ha commesso un reato che è stato prescritto. L’appello è subito girato in rete. Con tanto di video per documentare il tutto. E la lettera è stata già firmata da migliaia di persone. Su Facebook nasce un gruppo (basta iscriversi per firmare) intitolato alla “dignità dei giornalisti e al il rispetto dei cittadini”. Il …