Mese: Agosto 2010

Il Pdl avverte i presidi: «Azioni giudiziare contro chi non riapre»

Il Pdl è pronto a «iniziative giudiziarie» contro i tre presidi degli istituti comprensivi di Vasto, Monterenzio e Crespellano pronti a non aprire le loro scuole a settembre se non ci saranno le risorse e il personale. Il coordinatore bolognese dei berlusconiani scende in campo in difesa del ministro Gelmini, bocciando come «proteste dissennate» le accuse arrivate dai sindacati e dal centrosinistra. «Dimostrano non solo la strumentalità di certi atteggiamenti — attacca Fabio Garagnani — ma soprattutto la volontà di non contribuire come altri settori alla difficile situazione del Paese». Secondo l’azzurro in particolare «non si capisce la natura dei ricorsi al Tar, dal momento che le risorse sono attribuite dalla Finanziaria e le autorità scolastiche applicano quanto è stabilito per legge». Ai presidi che meditano di non riaprire le scuole senza le risorse necessarie, il coordinatore del Pdl ricorda che «l’interruzione di pubblico servizio è un reato e che soprattutto i dirigenti scolastici hanno il dovere di applicare la legge, non prestandosi alle strumentalizzazioni degli enti locali o dei sindacati più politicizzati». Se quelle …

"Le fabbriche riaprono i cancelli ma 500 mila posti sono a rischio", di Roberto Mania

Mezzo milione di posti di lavoro in bilico. Centinaia di aziende che domani non alzeranno nemmeno la saracinesca. La ripresa è debole e incerta, la domanda langue, i nuovi mercati sono lontani, la produzione resta ferma. È l´Italia imprigionata nella cassa integrazione. La crisi non se n´è andata e parla italiano: Fiat, Indesit, Antonio Merloni, Italtel, Burani, Tirrenia, Unicredit, Omsa, tra gli altri. E parla italiano – perché dipende dalle nostre fragilità ad attrarre gli investimenti esteri – anche quando racconta delle multinazionali che chiudono, come, per ultima, la Pepsi a Silea (un centinaio di dipendenti) nel trevigiano, dove si produce il Gatorade e il Lipton Ice Tea. Nella mappa della crisi italiana c´è Mirafiori, stabilimento simbolo della grande industria, e ci sono le centinaia di piccole imprese subfornitrici che mollano in silenzio. C´è un osservatorio privilegiato per leggere questa fase della crisi e la metamorfosi che si sta determinando nel sistema industriale italiano. È quello dell´Unità per le gestione delle vertenze delle imprese in crisi presso il ministero dello Sviluppo economico, guidata dall´ex sindacalista …

«Zingari le radici dell'odio», di Barbara Spinelli

E’ utile ricordare come fu possibile, appena sette-otto decenni fa, la distruzione degli zingari nei campi tedeschi. Non fu un piano di sterminio accanitamente premeditato, in origine non nacque nella mente di Hitler. Nel libro Mein Kampf si parla di ebrei, non di zingari. La distruzione (in lingua rom Poràjmos, il «grande divoramento») ha le sue radici nella volontà tenace, insistente, delle campagne e delle periferie urbane tedesche: un fiume di ripugnanza possente, antico, che la democrazia di Weimar non arginò ma assecondò. Chi ha visto il film di Michael Haneke Il nastro bianco sa come prendono forma i furori che accecano la mente, escludono il diverso, infine l’eliminano perché sia fatta igiene nella famiglia, nel villaggio, nella nazione. Anche l’antisemitismo ha radici simili, tutti i genocidi sono favoriti da silenziosi consensi. Ma l’odio dei Rom e dei Sinti (zingari è dal secolo scorso nome spregiativo) riscuote consensi particolarmente vasti. È un odio che ancor oggi s’esprime liberamente, nessun vero tabù lo vieta: in parte perché è sepolto nelle cantine degli animi, dove vive indisturbato; …

Al via la terza Festa Democratica

Con il saluto e la presentazione fatta da Lino Paganelli, responsabile feste del Pd, Gioacchino Cuntrò, segretario Pd di Torino, Gianfranco Morgando, segretario Pd del Piemonte, Antonio Misiani, tesoriere del Pd e Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd, ha preso ufficialmente inizio la terza Festa Democratica 2010. Pochi minuti dopo anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani è arrivato alla festa per dare un saluto ai volontari e ai militanti e per fare una passeggiata lungo gli stand allestiti nei giardini reali di Torino. “Sarà una grande festa – ha dichiarato il leader democratico – una bella festa, Torino è la città giusta per dare un messaggio a questo Paese. Useremo questa occasione per lanciare il nostro progetto e vedrete che da qui alla fine parleremo poco di Berlusconi e molto di Italia”. Tutti i relatori hanno voluto ringraziare i centinaia di volontari che hanno contribuito alla realizzazione e all’organizzazione della festa. “La Festa democratica ha due precise connotazioni quest’anno: è nel centro di Torino e in concomitanza dei 150 anni dell’unità di Italia”, …

«La rappresentanza delle scuole autonome», di Gian Carlo Sacchi

Se si volesse rappresentare l’evoluzione dell’autonomia scolastica, si potrebbe raffigurarla tra tutela e abbandono. Si sa che fin dalla nascita il problema più importante è stato il potere reale delle scuole autonome, a fronte di un mandato istituzionale che non è mai stato chiarito fino in fondo: quello che oggi il nuovo titolo quinto della Costituzione chiama norme generali, principi fondamentali, livelli essenziali delle prestazioni; un rapporto con il territorio che avrebbe dovuto esprimere la capacità di esercitare il ruolo di “presidio pedagogico” e che invece rimane saldamente ancorato al centralismo burocratico nella disponibilità delle risorse; una riforma ordina mentale che corrisponde al più grosso disinvestimento finanziario della storia repubblicana che lascia le stesse in una situazione di galleggiamento, incapaci di corrispondere alla crescente domanda, vincolate da perduranti rigide modalità di gestione e alla disperata ricerca di fonti alternative di sostentamento. Sarebbe necessario approfondire le motivazioni di chi da un lato vorrebbe la scuola un’agenzia volta alla competizione sul mercato della formazione, e, dall’altro, accetta che sia lo stato a determinare un’offerta formativa obbligata ma …