Giorno: 5 Dicembre 2010

"La soluzione è nelle regole", di Luigi La Spina

Per chi guardi la politica italiana con l’interesse del cittadino, ma anche con l’esperienza della memoria, le vicende di questi giorni non suscitano preoccupazioni. La storia repubblicana del nostro Paese, per limitarci a quella, è segnata da ben altre fasi drammatiche, contrassegnate da morti in manifestazioni di piazza, tentativi più o meno velleitari di colpi di Stato, attentati terroristici culminati con il sequestro e l’omicidio di un grande leader, scandali e dimissioni forzate persino di un inquilino del Quirinale. Quello che più colpisce, invece, è l’estrema confusione. Confusione di ruoli, di regole, di confini, di responsabilità, per cui ogni previsione di quanto possa avvenire domani non è resa difficile dalla pluralità delle soluzioni oggi possibili, ma dalla assoluta imprevedibilità dei percorsi che si apriranno per raggiungerle. In questo clima, anche l’eccitazione verbale dei protagonisti della nostra vita pubblica, come il ricorso al mussoliniano «me ne frego» del coordinatore Pdl, Denis Verdini, più che segnare la temperatura dello scontro politico o il decadimento dell’educazione civile e democratica pare il sintomo del completo sbandamento delle emozioni, alla …

"Dal chi se ne frega alle foto della gogna", di Francesco Merlo

È un invito esplicito allo stalking, che è un reato ma anche una patologia. È un incitamento a molestare, che è un delitto punito dal codice ma anche un´ossessione. Ieri il quotidiano Libero ha pubblicato le foto segnaletiche e gli indirizzi mail dei parlamentari di centrodestra che hanno deciso di non votare la fiducia a Berlusconi: «Scrivete ai traditori» è il titolone di prima pagina che suona come uno spasmo bilioso e come un ordine al plotone di esecuzione: “puntate!”. Di sicuro nella sollecitazione all´offesa persecutoria contro i traditori c´è il tradimento (ops), anzi il naufragio del giornalismo, ben oltre la faziosità che è legittima e può essere persino una risorsa, il capitale vivo dell´informazione. Ed è un naufragio professionale confessato e certificato dallo stesso direttore Maurizio Belpietro che mette le mani avanti perché sa bene che sta usando, come scrive nelle prime righe, «la carta stampata come un manganello». E infatti arriva al “chi se ne frega” che del manganello è appunto lo storico, sodale camerata: «Dite quel che vi pare: a noi importa …