Giorno: 21 Dicembre 2010

Ddl Gelmini: Ghizzoni (Pd), pronti a riprendere battaglia alla Camera

“La gatta frettolosa fa i gattini ciechi…Lo avevamo detto che la fretta non si può conciliare con la necessità di discutere un testo complesso. Ora siamo prontissimi a riprendere alla Camera la nostra battaglia contro questo provvedimento, inadeguato per le esigenze delle nostre università e dannoso per le sue conseguenze”. Lo ha dichiarato Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione Cultura di Montecitorio.

Gelmini e Aimi, ovvero l’intolleranza verso chi protesta

L’on. Ghizzoni commenta le dichiarazioni del consigliere regionale del Pdl. “L’intervista della Gelmini alla Stampa fa il paio con l’esilarante richiesta avanzata dal consigliere Aimi del Pdl. Non potendo chiedere arresti preventivi, come ha fatto il suo amico Gasparri, Aimi si limita a chiedere alla giunta di Modena di prendere le distanze, sempre in maniera preventiva, dalle possibili manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini. Ma si rende conto, il consigliere Aimi, che il Comune è un’Istituzione e non un partito politico? Ha presente la differenza? Non riesce ancora a distinguere? Ma poi da cosa dovrebbe prendere le distanze il Comune? Dai ragazzi di questa città? Faccia un favore, Aimi: prenda lui le distanze da quella controriforma spacciata per riforma, magari dopo aver ascoltato cosa le ragioni di chi la sta contestando nel merito e non per ragioni ideologiche. E provi ad avere un po’ più di rispetto per questi ragazzi invece di definirli con disprezzo “rivoluzionari” con la paghetta di papà. Si stanno battendo per il loro futuro, visto che il governo non se ne …

Università: Pd a Gelmini basta con testarde chiusure ideologiche

Ghizzoni: il ministro sbaglia a liquidare proteste a fenomeno di ordine pubblico. “Con quale senso di responsabilità il ministro Gelmini dichiara che chi protesta sta insultando il governo?” Se lo chiede la capogruppo democratica nella commissione Cultura di Montecitorio, Manuela Ghizzoni, commentando l’intervista che il ministro dell’Istruzione ha rilasciato oggi a la Stampa. “Forse – prosegue – è quello stesso senso di responsabilità che la porta a dire che in questi due anni sul ddl c’è stato un ampio confronto. Non è così ed è la storia di questo provvedimento che racconta la chiusura con cui il governo ha condotto il rapporto con le forse politiche e le componenti universitarie. Non hanno ascoltato nessuno e lo dimostra il fatto che in Parlamento tutte le nostre proposte di riforma non sono mai state prese in considerazione del governo: dall’autonomia alla responsabilità degli atenei, dalla valutazione alla premialità del merito. In ogni caso – conclude – stupisce che alla vigilia di una grande manifestazione studentesca il ministro perseveri nell’atteggiamento di testarda chiusura ideologica e liquidi le proteste …

"Gasparri, Dottor Stranamore", di Adriano Prosperi

La presenza nelle piazze «della parte giovane del paese è una garanzia e una speranza per tutti noi». Ricordate lo scatto meccanico del braccio destro del dottor Stranamore nel film di Kubrick? Oggi in Italia il dottor Stranamore ha assunto il volto del capogruppo del Pdl. L´onorevole Gasparri è una presenza abituale nei notiziari della televisione di Stato. Lo si è visto per anni impegnato nel faticoso tentativo di pronunziare frasi a effetto e di elaborare barlumi di pensieri politici, in contrasto palese con la natura dell´uomo al quale sarebbe più congeniale passare direttamente all´azione. Ma di recente i suoi pensieri mostrano l´affioramento in superficie di un qualche rigurgito fascista. Rigurgiti violenti e illiberali: non (solo) per gusto personale ma perché il clima di questi giorni lo richiede. Il rischio corso dal governo Berlusconi e l´avanzare di tempi difficili per la maggioranza hanno fatto saltare la vernice ridanciana e godereccia del Pdl, rivelando sempre più i caratteri di una macchina di potere personale sostenuta dall´avventura di una destra che si va radicalizzando a vista d´occhio. …

"Napoli ancora sotto la spazzatura è fallito il miracolo di Natale", di Cristina Zagaria

Nonostante le ripetute promesse di Berlusconi la situazione non è cambiata. Cumuli ovunque: ieri per le strade della città c´erano 2.200 tonnellate non raccolte. Camion carichi di rifiuti che rimangono ore (giorni) in fila davanti agli stabilimenti. Camion che tornano indietro, senza scaricare. Camion che non riescono a tenere il ritmo della città. Seguendo gli autocompattatori stipati di immondizia, che fanno il giro dell´oca, si comprende la schizofrenia di una città che torna in emergenza e si prepara a passare un Natale sommersa dai rifiuti, tra scioperi, inchieste della magistratura per infiltrazioni mafiose nei cda delle aziende che gestiscono la raccolta e cittadini esasperati per le strade invivibili e il paradosso degli aumenti in bolletta per la Tarsu. Il miracolo di Napoli pulita è fallito ancora una volta, nonostante le ripetute promesse del premier Berlusconi. Ieri per le strade di Napoli c´erano 2.200 tonnellate di immondizia non raccolta, a cui si devono aggiungere le oltre seimila della Provincia. Cumuli ovunque. Soprattutto nel centro storico. Il Comune non riesce neanche più a tutelare i percorsi turistici. …

"Cartolina di Natale", di Massimo Gramellini

Come biglietto di auguri natalizi, una lettrice ha spedito agli amici questa storiella edificante. Un sant’uomo chiede a Dio di poter visitare l’inferno e il paradiso, possibilmente nell’ordine (preferisce il lieto fine). Dio lo conduce davanti a due porte chiuse e spalanca la prima. Al centro della stanza spicca una tavola rotonda e al centro della tavola un pentolone da cui emana un profumo delizioso. Ma le persone sedute intorno alla tavola sono ridotte a scheletri. Ciascuna di esse ha un mestolo attaccato al braccio, lo tuffa nel recipiente per raccogliere il cibo e però poi non riesce a portarlo alla bocca perché il manico del mestolo è più lungo del braccio. Che supplizio atroce, pensa il sant’uomo, compatendo gli affamati. «Hai appena visto l’inferno», dice Dio e spalanca la seconda porta, quella del paradiso. C’è una tavola rotonda al centro della stanza anche lì. Al centro della tavola un pentolone da cui emana lo stesso profumo. E le persone sedute intorno alla tavola hanno un mestolo attaccato al braccio che nessuna di esse riuscirà …

"Quasi la metà della ricchezza è in mano al 10% delle famiglie", di Luisa Grion

Rapporto Bankitalia: forte livello di disuguaglianza. Il valore delle case mantiene l´Italia ai vertici, ma la distribuzione non è certo equilibrata. Più che povero, diseguale, non equo, spaccato in due fra una minoranza che ha tanto e una maggioranza che ha poco. L´Italia è un paese dove il 45 per cento della ricchezza è in mano al 10 per cento delle famiglie. Mentre alla metà più povera delle stesse va il 10 per cento della ricchezza appena. Un divario forte e che non dà segni di ravvicinamento: su questo scalino siamo fermi da anni. A misurare il gap fra chi vive molto bene e chi no, è la Banca d´Italia, nel suo rapporto «La ricchezza delle famiglie italiane 2009». Va detto che, se rapportati al resto del mondo, siamo in ottima compagnia, apparteniamo «alla parte più ricca, collocandoci nelle prime dieci posizioni tra gli oltre 200 paesi considerati dallo studio». E´ nostro il 5,7 per cento del benessere mondiale, una quota superiore sia a quella sul Pil (il 3 per cento) che a quella sulla …