Giorno: 23 Dicembre 2010

La "riforma" Gelmini è legge

Nonostante le pacifiche manifestazioni studentesche in tutta Italia la riforma dell’università è stata approvata, sebbene fino a ieri la destra la considerava limitata. Meloni: “Questa legge non modifica lo status quo e non tocca alcun privilegio corporativo, mentre affossa il diritto allo studio”. Napolitano ha cercato il dialogo con gli studenti, il governo no. La Finocchiaro interrompe la dichiarazione di voto . La Riforma Gelmini sull’università è legge, nonostante le numerosissime proteste in tutto il Paese, nonostante la dura opposizioni nelle Camere del Partito democratico e dell’Idv. L’aula del Senato ha infatti dato il via libera definitivo al testo approvato con 161 si, 98 no e 6 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti, anche se al Senato conta come voto contrario, Udc, Api, Svp e Union Valdotaine. Sono di ieri le ultime manifestazioni di piazza a Roma e in molte città d’Italia ancora una volta contro il Ddl università, contro i tagli a tutto il mondo della conoscenza della formazione e della ricerca. …

Obiettivo 2011: andare oltre Berlusconi

Usciamo da un decennio di favole e chiacchiere, entriamo in uno di serietà, sobrietà, e riscossa. Conferenza di fine anno del PD “Grazie per l’attenzione che avete avuto svolgendo liberamente il vostro lavoro”. Esordisce così il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, nella conferenza di fine anno del PD: “Ci vediamo oggi che c’è stata una conferenza stampa-fiume degna di Kim il Sung. Siamo a quell’ordine di grandezza. Saltano perfino i telegiornali – dice il segretario del Pd riferendosi al Tg1- mi chiedo se ha ancora senso chiedersi in quale normale paese d’Europa succede così. Dal premier un mare di chiacchiere senza dentro nulla di concreto per la situazione degli italiani. Va così da 10 anni sono le solite”. Fa una citazione a sorpresa: “ricordo ciò che mi disse Montanelli: ricordatevi che quest’uomo non sa distinguere tra verità e menzogne. Bè riuscire a parlare de L’Aquila senza dire che nel 1000proroghe han tolto il rinvio delle tasse vuol dire che pensa che siamo un popolo di imbecilli aquilani in testa o che aveva ragione Montanelli. …

"Parco Stelvio a Bolzano "Ricompensata la Svp" Il Pd: pagato un debito per la fiducia", di Pierluigi Depentori

Il nuovo caso politico che scatena la bagarre ha il colore dei prati immacolati del parco dello Stelvio. In una delle oasi più incontaminate delle Alpi il passaggio da una gestione nazionale a quella provinciale (a tre: Bolzano, Trento e Regione Lombardia) diventa un nuovo terreno di scontro tra governo e opposizione. Nemmeno i dubbi del ministro all´Ambiente Stefania Prestigiacomo sono serviti a spaccare il patto di ferro siglato da Silvio Berlusconi con la Svp, convinta ad astenersi sul voto di sfiducia proprio in cambio della piena autonomia sul parco dello Stelvio. Il Pd grida allo scandalo: «Così Berlusconi paga il debito assunto con Bolzano». Le associazioni ambientaliste, col Wwf in testa, hanno parlato di «precedente pericolosissimo che potrebbe essere ripetuto in altre realtà sotto la spinta di interessi non sempre coerenti con la finalità di tutela dell´ambiente di competenza statale, come stabilito dalla Costituzione». Legambiente si è spinta a richiedere l´intervento di Napolitano di fronte ad una decisione giudicata anticostituzionale. Ma il parco dello Stelvio in salsa federalista non è stato digerito nemmeno da …

"Lirica, così si chiude", di Alberto Mattioli

Si chiude. Giù il sipario. L’opera in Italia è sopravvissuta a invasioni, pestilenze, dittature, incendi e a due guerre mondiali. Ironia della sorte, la uccide un decretino dal nome ridicolo, «Milleproroghe», approvato ieri. Un regalo di Natale di mille guai. Perché, mentre è prorogata l’elemosina al cinema con gli incentivi fiscali, è stato stralciato dal decreto il reintegro del Fus, il Fondo unico dello spettacolo (e, già che ci siamo, anche il Piano straordinario per Pompei, ma quelli, si sa, sono quattro sassi che interessano a quattro gatti…). Il Fus scende a 258 milioni di euro, minimo storico, con il quale si deve finanziare tutto lo spettacolo italiano e soprattutto il più italiano degli spettacoli: l’opera. Nel 2011, alle fondazioni liriche andranno 125 milioni di euro. Furono 190 nel 2010 e 222 nel 2009. Come dire: i fondi statali si sono dimezzati in due anni. E adesso per finanziare tutta l’opera italiana c’è la stessa somma che lo Stato francese destina alla sola Opéra, quella di Parigi. Ora si spera in un recupero in sede …

Lassù qualcuno li ascolta. Napolitano incontra i ragazzi

Il Capo dello Stato riceve una delegazione di dodici studenti: «Fate un salto di qualità». Ai giovani, alle loro difficoltà, ai loro desideri ed anche ai loro sogni il presidente della Repubblica ha da sempre prestato la particolare attenzione che è giusto riservare a chi rappresenta il futuro del paese. E così ieri pomeriggio, sul finire di una battagliera ma serena giornata di protesta, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta al Quirinale, nello studio del presidente, quello dove Napolitano lavora tutti i giorni e da cui osserva lo svolgersi della vita, a tratti molto difficile, delle istituzioni e della gente comune. In cui riceve le istanze più diverse e decide i suoi interventi. JEANS, FELPE, SCIARPE Al Colle sono arrivati in dodici. In rappresentanza di un movimento molto vario ma che sta assumendo una sua identità pur nell’oggettiva difficoltà di rappresentare istanze comunque diverse. Sciarpe colorate, jeans, felpe, berretti. IL look dei giovani che neanche la solennità dell’incontro ha fatto cambiare. Un paio sono arrivati in taxi, forse per non presentarsi affannati ad un …

""Voi nella zona rossa, noi liberi" la sfida pacifica dei ragazzi in una città inutilmente blindata" di Curzio Maltese

Niente incidenti, fiori e dolci ai manifestanti. Roma per tutta la giornata è stata divisa in due: specchio della condizione del Paese La vigilia gli studenti di fisica l´hanno trascorsa guardando “Noi credevamo”: poi dibattito con Martone. Mohammed B., travolto dal crollo di un solaio della facoltà di Scienze Politiche. Una delegazione di studenti, che si è staccata dal corteo appena è arrivata la notizia, gli ha portato dei fiori. Qualcuno dei sinistri violenti, che dovrebbero essere trattati come i terroristi, lo conosceva e piangeva. C´è più verità sull´università italiana in questo fatto di cronaca che nel dibattito televisivo dell´ultima settimana. La più grande università d´Italia e d´Europa, la seconda o terza al mondo per numero d´iscritti, non ha i fondi per finire i lavori, ma non può permettere che i soffitti crollino sulla testa degli studenti. I cantieri sono diventati eterni, lavorano a basso regime con operai immigrati e sottopagati, che muoiono sotto Natale, nel silenzio, senza disturbare lo shopping. Fra un dibattito e l´altro, il governo in tutti questi mesi non ha ancora …

"Una legge senza futuro. La sfida del PD alla «riforma» Gelmini", di Marco Meloni*

Il Senato della Repubblica trasformato in votificio. Il dibattito, fuori e dentro il Parlamento, macchiato da una sequela di luoghi comuni, forzature, bugie. Gli studenti e i ricercatori? Facinorosi o, al massimo, ingenui che protestano contro i propri interessi. L’opposizione? Disfattista e gemellata con i baroni. I docenti che dissentono? Oligarchici e privilegiati. Questi giorni sono la migliore sintesi del confronto pubblico sul ddl Gelmini. L’occasione «di riflettere sul valore da attribuire alla scienza e alla cultura, e di confrontare su questo tema i diversi ideali delle forze politiche e sociali » – così Matteucci definiva il dibattito sull’università nel 1970, in un articolo ora ripubblicato su Il Mulino – è andata persa: poca attenzione ai contenuti, chiusura faziosa da parte di un governo arrogante. Signore e signori, la riforma è servita, prendere o lasciare: studenti e ricercatori, partiti e Parlamento, siete pregati di ripresentarvi in sede di adozione dei decreti attuativi (che in effetti sono oltre 50!), afferma il ministro. “Merito”, “talenti”, “valutazione” sono parole ormai prive di senso, foglie di fico per coprire …