Giorno: 1 Dicembre 2010

Federalismo, vertice Tremonti-Regioni Errani attacca: "Decreto incostituzionale"

Dal presidente della Conferenza delle Regioni parere “molto negativo” sul decreto approvato dal Cdm sull’elezione di sindaci e presidenti di Province e Regioni: “Intervento politico”. “È incostituzionale”. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani bolla con un giudizio che defininisce “molto negativo” il decreto approvato ieri dal Cdm sull’elezione di sindaci e presidenti di Province e Regioni. “Tralascio la questione di metodo – dice Errani – e mi limito a dire che è lontanissimo dall’idea di federalismo”. Errani, che oggi ha partecipato al vertice tra Regioni e governo al ministero dell’Economia, critica soprattutto la parte che riguarda l’elezione dei presidenti delle Regioni e delle Province e dei sindaci che, per il presidente della Conferenza, “realizza un intervento di tipo politico che è assolutamente fuori dalla Costituzione”. E aggiunge: “A quando anche per il presidente del Consiglio?”. Il vertice. Attuazione del federalismo fiscale, manovra finanziaria e possibili tagli per i fondi destinati alle Regioni: questo l’ordine del giorno del vertice di oggi al quale, insieme ai ministri dell’Economia Giulio Tremonti, delle Riforme Umberto Bossi, degli …

Abbracciamo la cultura: campagna in difesa del patrimonio artistico del paese. Appello

I Beni Culturali del nostro Paese sono un giacimento enorme di opportunità di crescita economica, sociale e culturale. Questo straordinario patrimonio ereditato dalla storia e di cui noi siamo custodi, appartiene all’intera umanità e questo carica il Paese della grande responsabilità di tramandarlo alle future generazioni. Sulla valorizzazione di questa immensa ricchezza l’Italia può costruire una strategia di sviluppo sostenibile per l’oggi e per il futuro. Non “sentire” questa responsabilità e non cogliere questa opportunità non trova giustificazione alcuna. Per questo è necessario che chi vi opera per conservarlo, valorizzarlo, promuoverlo, gestirlo abbia un convinto sostegno, adeguati investimenti e riconoscimento professionale. Tuttavia, insieme a tutte le diverse forme di produzione e fruizione culturale, oggi i Beni Culturali italiani sono in sofferenza per i pesanti tagli operati dalla legge finanziaria, i quali vanno ad aggiungersi al disinvestimento culturale che il nostro paese opera oramai da anni, penalizzando l’occupazione, le condizioni di lavoro, la professionalità e l’entusiasmo di tanti giovani. Questo stato d’incuria è sintomo di un impoverimento culturale della società che non annuncia nulla di buono …

1° dicembre, giornata mondiale contro l’AIDS

L’allarme di MSF: la mancanza di fondi e le barriere ai farmaci generici minacciano i progressi compiuti fino ad oggi. La cura dell’HIV/AIDS nei paesi in via di sviluppo sta subendo alcuni colpi che si tradurranno nell’impossibilità di rendere effettive le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di poter sfruttare le novità introdotte dalla scienza medica. È l’allarme di Medici Senza Frontiere alla vigilia della Giornata Mondiale dell’HIV/AIDS del 1 dicembre. “Il prezzo delle nuove medicine di cui abbiamo bisogno rischia di impennarsi, ora che i paesi donatori stanno facendo un passo indietro nei loro impegni per l’espansione delle cure contro l’Aids”, dichiara Gilles van Cutsem, coordinatore medico di MSF per il Sud Africa e Lesotho. “Come medici che lottano per curare le persone sieropositive, ci sentiamo con le mani legate”. Le ultime raccomandazioni dell’OMS per la cura dell’Aids includono la necessità di curare i pazienti il prima possibile e con farmaci meglio tollerati. La nuova strategia richiede che i pazienti vengano curati prima di essere colpiti da infezioni opportunistiche come la tubercolosi. I …

"Amministrative 2011, la destra alla paralisi", di Francesco Lo Sardo

Berlusconiani in stallo in vista di comunali e provinciali: tutti guardano al voto di fiducia di metà dicembre. Mater semper certa est, pater nunquam. Parafrasando i latini, verrebbe da dire che se le elezioni anticipate a primavera sono incerte, sullo svolgimento di quelle amministrative, invece, la certezza è assoluta. Tra il 15 aprile e il 15 giugno si voterà in tutt’Italia – ma soprattutto al nord – per il rinnovo di province e comuni in una tornata che coinvolgerà quasi il 20 per cento del totale del corpo elettorale. Ciononostante il Pdl, avvitato nella crisi del governo Berlusconi e paralizzato dal braccio di ferro con i finiani, che a sua volta blocca le trattative diplomatiche con l’Udc, è entrato in una fase di stallo da cui rischia di non uscire più: neppure dopo il voto di fiducia del 14 dicembre. Sia pure con esiti controversi, il principale partito di opposizione – il Pd – ha avviato le proprie primarie per la scelta dei candidati per le amministrative del 2011. Il Pdl, viceversa, brancola nel buio. …

La fuga di cervelli costa cara all'Italia "In 20 anni abbiamo perso 4 miliardi", di Rosaria Amato

Ogni ricercatore ‘top’ vale in media 148 milioni di euro in brevetti. E i pochi che rimangono in Italia, nonostante le difficoltà, hanno un indice di produttività inferiore solo a britannici e canadesi. La fuga dei ricercatori italiani all’estero ha un costo, un costo molto alto. Ha provato a calcolarlo l’Icom, Istituto per la Competitività, in un’indagine commissionata dalla Fondazione Lilly, che promuove la ricerca medica, e dalla Fondazione Cariplo: negli ultimi 20 anni l’Italia ha perso quasi 4 miliardi di euro. La cifra corrisponde a quanto ricavato dal deposito di 155 domande di brevetto, dei quali “l’inventore principale è nella lista dei top 20 italiani all’estero” e di altri 301 brevetti ai quali diversi ricercatori italiani emigrati hanno contribuito come membri del team di ricerca. Questi brevetti in 20 anni sono arrivati a un valore di 3,9 miliardi di euro, “cifra che può essere paragonata all’ultima manovrina correttiva dei conti pubblici annuncaita dal governo qualche mese fa”, osservano gli autori della ricerca. Certo, si potrebbe obiettare, questi brevetti sono frutto, oltre che del genio …

"Pd: che la rabbia diventi energia positiva", di Luciana Cimino

E’ il momento dell’altra Italia. Quella che si oppone al malgoverno di un presidente del consiglio amico di dittatori da operetta e al disfacimento del paese causato dalle leggi dei suoi ministri. Ma anche quella che propone un nuovo modo di gestire la cosa pubblica, perché «il Pd è una forza di governo, solo momentaneamente all’opposizione», come ha più volte sottolineato il segretario Pier Luigi Bersani. E allora ecco che a chiamare a raccolta militanti e simpatizzanti per la grande manifestazione dell’11 dicembre a Roma (partenza da Piazza della Repubblica alle ore 14.30) non è solo l’antiberlusconismo, ma la voglia di mettere in campo un’altra idea di paese. ”Noi – spiega Bersani – ci prepariamo a fare la nostra manifestazione, l’11 dicembre qui in piazza San Giovanni, per dire al Paese il nostro progetto. Non diremo solo che Berlusconi deve andare via, quello lo stiamo dicendo tutti i giorni, invece, diremo cosa vorremmo fare per mettere insieme un po’ di riforme per affrontare questa situazione drammatica, a partire dal primo problema, quello del lavoro. Vogliamo …

"Pompei continua a crollare e per Bondi va tutto bene", di Francesco Merlo

E perchè ora gli studenti non portano la protesta anche nella vacillante Pompei dove ieri è crollato un altro muro e il ministro Bondi dice che non è successo niente? Sette metri del perimetro che circonda la Casa del Moralista si sono sbriciolati e davvero sembra che anche le pietre di Pompei si stiano ribellando. La cultura morta come la cultura viva, la prima maltrattata per irragionevole incuria e la seconda per ragioneria contabile. Forse gli studenti dovrebbero davvero occupare la Domus di Giulio Polibio, presidiare tutti i luoghi d´Italia nei quali la cultura è in sofferenza come all´università: l´anfiteatro di Santa Maria Capua a Vetere è come il liceo Virgilio di Roma, la reggia di Nerone è come la Normale di Pisa. È di ieri la denunzia del sovrintendente dell´Emilia Romagna, Luigi Malnati, sul degrado dei siti archeologici: «ormai tutto il Centro Nord è come Pompei» perché nel peggio si ricompone l´Unità d´Italia e «qui non ci sono più neanche i custodi». Ma nei crolli di Pompei e fra le rovine che vanno in …