Giorno: 12 Dicembre 2010

L'università affonda, l'italia non cresce: ultimi in Europa per risorse all'università e penultimi al mondo per la crescita.

La vera emergenza italiana è la ricerca. L’università è la sede primaria della ricerca. L’università italiana arranca: un buon livello medio, vette di eccellenza, ma difficoltà sempre maggiori nella competizione internazionale. Siamo in grande ritardo per numero dei laureati e dei ricercatori, investimenti per gli studenti, apertura internazionale. Siamo ultimi in Europa per investimenti in università (solo lo 0,8% del PIL, media UE/OCSE 1,3%). La ricerca è la via per uscire dalla crisi. La crescita e la produttività sono legate alla ricerca e all’innovazione. Gli altri paesi per uscire dalla crisi puntano tutto sulla conoscenza: la Francia ha investito 11 miliardi per l’università e 8 per la ricerca, nessun paese europeo ha ridotto gli investimenti in ricerca. Per tutti, ma non per l’Italia, fanalino di coda per crescita economica. Negli ultimi 10 anni l’Italia è cresciuta del 2,43%: siamo penultimi al mondo, peggio di noi solo Haiti. Il governo Berlusconi in 3 anni ha ridotto gli investimenti in università del 20%, oltre 1,3 miliardi di euro. Mentre spendeva 6 miliardi per Alitalia e per togliere …

"Libri come scudi o book blocks, storia di un'idea nata alla Sapienza di Roma e arrivata fino a Londra" di Andrea Franceschi

La protesta degli studenti italiani e inglesi si salda sotto il segno dei cosiddetti «book blocks». Lo dicono le immagini delle manifestazioni gemelle di Londra e di Roma e lo dice un comunicato sul sito Indymedia London: gli studenti inglesi adottano l’idea dei «libri scudi» su ispirazione e in solidarietà con gli studenti italiani. I classici della letteratura contro i manganelli «Questa protesta (quella contro l’aumento delle rette universitarie ndr.) è una forma di difesa di ciò che è sotto attacco: università, librerie pubbliche, letteratura, pensiero, cultura e lavoro. In queste settimane – si legge nel testo – abbiamo provato a protestare pacificamente, ma abbiamo incontrato i manganelli della polizia. Portando i libri nelle strade vogliamo mettere in evidenza che questa violenza non è rivolta ai singoli individui, ma al pensiero, all’educazione e alla libertà di espressione». L’idea nata alla Sapienza di Roma L’idea di armarsi di scudi di gommapiuma colorati con i titoli dei grandi classici della letteratura è nata un pomeriggio di novembre all’università La Sapienza di Roma. La definizione «book blocks» invece …

"Marchionne disprezza l´Italia ma dimentica che qui è monopolista", di Roberto Mania

Parla il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso: “Sul contratto nazionale non può decidere la Fiat”. E accusa: “La mossa del Lingotto indebolisce il sistema di Confindustria, ma nasce dalla loro volontà di destrutturare le regole” «Marchionne deve smetterla di disprezzare l´Italia. E non per gli aiuti che la Fiat ha ricevuto in tanti anni. Ma perché questo Paese ha permesso alla Fiat di essere monopolista, gli ha garantito un grande mercato interno e un importante portafoglio marchi, tra cui quello dell´Alfa Romeo. Grazie a tutto questo la Fiat di Marchionne ha potuto scalare la Chrysler». Susanna Camusso, segretario generale della Cgil da poco più di un mese, sta tornando a Milano dopo aver partecipato alla manifestazione del Pd. La sfida con Marchionne sarà la sua prova del fuoco da leader della Cgil. Lei non sarà la “signora del no”, ma su tutto vuole trattare rispettando le regole del gioco e non facendosele imporre dagli altri. Chiama in causa la Confindustria: «Spetta alla Marcegaglia invitare Cgil, Cisl e Uil a un confronto sull´eventuale contratto nazionale …

"Corrotti e corruttori", di Michele Ainis

Il voto di fiducia è come una messa solenne nel tempio delle istituzioni. Celebra la sacralità del Parlamento, che attraverso questo rito sceglie un nuovo papa, o riconsegna al vecchio le chiavi pontificie. Ma al contempo celebra i governi, innalzandoli alla gloria dell’altare. Invece la politica italiana ha trasformato la messa in messinscena, la liturgia in commedia. Se i santini sono questi, per noi fedeli sarà dura raccoglierci in preghiera. È il caso, innanzitutto, del governo Berlusconi. Davvero c’è da attendere il 14 dicembre per decretarne i funerali? Davvero lo stesso giorno potremmo viceversa assistere al miracolo della sua resurrezione? È insomma un voto in meno o in più che può restituirci un esecutivo autorevole e longevo? Evidentemente no, non è così. Se anche Berlusconi la spuntasse per il rotto della cuffia, il giorno dopo si ritroverebbe come Prodi, appeso agli umori del trotzkista Turigliatto o della moglie di Mastella. L’Italia ha urgenza d’una stagione di riforme, ma nessuna compagine ministeriale potrà mai inaugurarla senza una forte base in Parlamento. Servirebbe dunque guadagnare nuovi soci, …

"Il governo galleggiante dei consensi comprati", di Eugenio Scalfari

Ci sono alcuni fatti che tengono banco in questa giornata che precede di 72 ore la conta del 14 dicembre (se conta ci sarà). Li enumero: il calcio-mercato e l´intervento della Procura di Roma che ha aperto un´inchiesta per reato di scambio di voti; la piazza di San Giovanni dove il Pd ha chiamato a raccolta i suoi militanti; la lettera diramata dalle cosiddette colombe del Pdl e dei finiani affinché “in extremis” si trovi un accordo tra i due partiti che eviti lo scontro sulla fiducia. Ma infine e soprattutto che cosa accadrà dal giorno dopo in poi, quando, superata in qualche modo quella scadenza, bisognerà affrontare il tema della strategia per quanto riguarda la coesione sociale, la tenuta finanziaria del debito e la crescita economica. I protagonisti sono numerosi. Fin troppo numerosi e portatori di variabili che rendono difficile la quadra, per esprimersi nel lessico di Umberto Bossi. Facciamone i nomi: Berlusconi innanzitutto, Fini, Casini, Bersani (per dire il Partito democratico), Bossi. Al di fuori e al di sopra di questi giocatori in …

Editoriali, commenti, storie sulla manifestazione del Partito Democratico a Roma

“La pax di Bersani e il paese che ascolta” di Rudy Francesco Calvo Il segretario del Partito democratico rimette il suo partito in campo È la sua giornata. La manifestazione di oggi può rappresentare per Pier Luigi Bersani un punto di svolta. Con un gergo borsistico, si può dire che per il Pd è arrivato il momento del “rimbalzo”: dopo mesi di calo nei sondaggi bisogna tornare a crescere. La piazza gli darà certamente molta forza e certamente lui infonderà orgoglio ai tanti che affolleranno San Giovanni. La benevolenza dei militanti nei suoi confronti non è mai stata in discussione, anzi il suo rapporto con la base in un certo senso è perfino più saldo di quello di chi lo ha preceduto. La sfida, semmai, è riuscire a parlare anche a quella maggioranza del paese che non è mai stata a una manifestazione di partito e che continua a cercare un’alternativa al centrodestra ormai frantumato. Da quando è stato eletto segretario, Bersani è riuscito progressivamente a rafforzare la sua leadership interna. Ha dimostrato di essere …

Tanti in piazza. Tutti con l’Italia che vuole cambiare

Sotto il cielo azzurro di una Roma freddissima, tutti insieme, scaldati dalla speranza di centinaia di migliaia di cittadini italiani che manifestano per un’Italia migliore di quel che gli sta capitando. “Con l’Italia che vuole cambiare” oggi un fiume colorato e festoso di donne e uomini è confluito in Piazza San Giovanni a Roma, per la grande manifestazione nazionale organizzata dal Partito democratico. I due lunghi cortei partiti da piazza della Repubblica e da piazzale dei Partigiani si sono uniti per partecipare tutti insieme a quella che è stata ribattezzata la grande festa della ‘liberazione dal berlusconismo’. Sotto il cielo azzurro di una Roma freddissima, ma scaldata dalla speranza di centinaia di migliaia di cittadini italiani che vogliono un futuro migliore, la musica è al centro della festa, con tanti artisti e cantautori italiani: La Med Free Orkestra, Nina Zilli, Simone Cristicchi, Roy Paci e gli Aretuska (a sorpresa arriva anche la grande Fiorella Mannoia) e Neffa che ha regalato al Pd la canzone dal titolo “Cambierà”, colonna sonora della kermesse. Conducono sul palco: Cristiano …