Giorno: 23 Giugno 2011

Riduciamo i costi della politica

Il PD presenta un ordine del giorno per l’abolizione della pensione vitalizia dei parlamentari. Bersani: “Non intendo concedere nulla all’antipolitica ma rivendico una maggiore sobrietà per la politica italiana”. Sarà un ordine del giorno al bilancio interno di Montecitorio quello che il PD presenterà per i primi di luglio per abolire la pensione vitalizia dei parlamentari eletti a partire dalla prossima legislatura. Il testo, che avrà come primo firmatario il segretario Pier Luigi Bersani, mira ad equiparare i costi della politica italiana con quelli europei e tagliare molti dei 125 milioni che rappresentano il bilancio che è stato predisposto dai deputati questori per questo anno. A margine di una serie di incontri a Bruxelles, tra cui con il leader dei laburisti britannici Miliband, Bersani ha ribadito che l’Europa deve continuare ad essere punto di riferimento nel programma del Pd, anche quando rivendica “maggiore sobrietà” nei costi della politica. E quindi “no ai vitalizi dei parlamentari” che non esistono in nessun altro sistema politico europeo. La finanza deve pagare i costi della crisi e l’eccesso di …

Manovra: regioni disertano conferenze con Stato

I presidenti delle Regioni non parteciperanno alle Conferenze Stato-Regioni e Unificata previste per il pomeriggio. Lo ha appena comunicato ai giornalisti il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della Conferenza delle Regioni di stamane. “Abbiamo posto da tempo la richiesta di un incontro politico al governo affinché si concretizzino gli accordi che il governo ha fatto sul trasporto pubblico locale, il federalismo e il Patto per la salute: manca la seconda tranche di copertura del finanziamento per evitare di introdurre i ticket”, ha spiegato Errani. “Si è aperta poi – ha aggiunto – la discussione sulla manovra: tutti i livelli della Repubblica devono partecipare alla discussione e alla impostazione della manovra. Noi chiediamo di essere coinvolti istituzionalmente in un confronto che consenta alla Repubblica di fare delle politiche coerenti e sostenibili. A noi non interessano logiche politiche di nessun tipo, abbiamo dimostrato con la massima coerenza che siamo sempre disponibili a fare accordi e a portarli avanti coerentemente ma chiediamo altrettanta coerenza al governo, diversamente è difficile continuare il dialogo fattivo per …

Il sogno dei giovani del Valle "Un´altra cultura è possibile" di Curzio Maltese

La storica sala occupata dal 14 giugno da artisti precari e non per chiedere lavoro e nuove regole. Pago le bollette con la tv. Fare teatro è un lusso. Perchè i miei colleghi di Londra campano bene? Chiediamo di lavorare senza essere massacrati dalla burocrazia e senza dipendere dai politici. Da trent´anni dicono di chiudere gli enti inutili. L´hanno fatto solo con l´Eti che gestiva questa sala. Non si esce da qui solo con un evento ma faremo proposte per cambiare il sistema culturale In qualsiasi altro paese il destino del Teatro Valle di Roma sarebbe uno solo: monumento nazionale. Nell´Italia paradossale di Berlusconi il teatro più antico e bello della capitale può diventare o un mega ristorante oppure il luogo di una rivoluzione. Da nove giorni e nove notti qui va in scena la rivolta della cultura. Si sono fatti aprire col più italiano degli stratagemmi, una bella ragazza che fingeva di chiedere informazioni. Appena dentro, hanno blindato le uscite con catene e bastoni e spalancato il cuore del teatro a chiunque volesse partecipare. …

"Maxitagli in arrivo. Tremonti pensa all’Europa, non a Silvio", di Raffaella Cascioli

La distanza tra il premier, impegnato nell’aula della camera sulla verifica di maggioranza, e il ministro dell’economia Giulio Tremonti ieri non era solo quella che si poteva calcolare tra i banchi del governo. Il gelo, tra i due, era palpabile. Tremonti, seduto all’ultimo posto dei banchi del governo, spedirà oggi uno screditato Berlusconi al vertice europeo senza i dettagli della manovra da oltre 40 miliardi di euro. Il colloquio successivo – alla presenza del collega Calderoli – non è riuscito a riscaldare il gelido confronto tra i due. Tanto più che il bluff di queste ore del premier cadrà la prossima settimana quando si capiranno i sacrifici richiesti agli italiani in cambio di una promessa di riforma fiscale. Una riforma che, come già quella presentata nel 2003, sarà inserita in una delega definita dagli stessi parlamentari della maggioranza light. Sostanzialmente una dichiarazione d’intenti a futura memoria. Se Tremonti non ha gradito che il premier al senato avesse posto l’enfasi sul taglio delle tasse piuttosto che sulla manovra proprio mentre sui mercati la tensione sui debiti …

"I ragazzi sedotti dal presente", di Michele Serra

Allo scritto di italiano della maturità quasi la metà degli studenti, il 43 per cento, ha scelto di svolgere il tema sul cibo, che tra i documenti di sostegno comprendeva anche un dialogo (non facile, e irto di implicazioni politiche ed economiche) tra Carlo Petrini e Jeremy Rifkin uscito su questo giornale. Certo, l´argomento è di quelli che soccorrono chi non abbia voglia o preparazione bastanti per affrontare temi più specifici (per esempio quello su Enrico Fermi): qualche cosa di decente, a proposito del rapporto tra uomini e cibo, si può sempre improvvisare. Ma fino a pochi anni fa, probabilmente anche il cibo sarebbe apparso un tema “specifico”, tecnico-scientifico. Mentre il successo quasi plebiscitario di quel tema tra i ragazzi italiani di oggi lascia intendere una lettura ben più vastamente sociale e culturale del termine “alimentazione”. Ne sarà felice Petrini, che su quel campo si batte, da molti anni, come un leone. E forse non è del tutto illecito mettere in relazione la popolarità di questo tema tra gli studenti italiani con il travolgente successo …

"In Italia 800.000 studenti lasciano i banchi prima del tempo", da La Tecnica della Scuola

Secondo dei dati ufficiali, emessi il 21 giugno dall’associazione “Save The Children, si tratta del 18,8% della popolazione fra i 18 e i 24 anni. I tassi di dispersione più elevati in Sardegna e Sicilia. A Roma avviato il progetto pilota “In-Contro”. Prima o poi i limiti della scuola italiana si abbattono sull’anello più debole del sistema, gli studenti in difficoltà: basta dire che in Italia ancora di recente si contavano 800.000 giovani, di cui il 60% maschi, alle prese con l’esperienza di abbandono scolastico precoce. Il preludio di questo processo sarebbero le ripetute bocciature, la frequenza discontinua, i cambi di classe o di scuola. Tutte spie che portano poi ad abbandonare la scuola superiore e qualsiasi opportunità di formazione, anche professionale. Secondo dei dati ufficiali, emessi il 21 giugno dall’associazione “Save The Children, si tratta del 18,8% della popolazione fra i 18 e i 24 anni. “Una percentuale – ha commentato l’associazione – che ci pone a quasi 9 punti di distanza dall`obiettivo del 10% di tasso di abbandono scolastico stabilito nella Strategia Europa …

"A sinistra è l’ora di decidere", di Federico Geremicca

La crisi lenta ma inesorabile dell’attuale maggioranza – e il conseguente calo di consensi nel Paese – è infatti solo uno degli «ingredienti» necessari affinché la coalizione di centrosinistra possa puntare a vincere le prossime elezioni: l’altro, in tutta evidenza, sta nella credibilità dell’alternativa proposta. E su questo, la strada da fare pare ancora lunga. Un paio di giorni fa, un sondaggio Ipsos ha confermato con evidenza come le cose stiano precisamente così: giudizio negativo sul governo, fiducia in Berlusconi ai minimi, il Pd che supera il Pdl ma ben il 60% degli interpellati che giudica «non credibile» l’alternativa di governo rappresentata dalle opposizioni. Come fare, allora, a convincere gli elettori che il «nuovo» centrosinistra non pensa minimamente di riproporre l’indimenticata esperienza dell’Unione, che tanto condizionò (e poi affondò) l’ultimo governo di Romano Prodi? Intanto, evidentemente, fissando paletti che limitino l’alleanza a partiti realmente omogenei tra loro; quindi – e di conseguenza – lavorando a un programma che non ricordi nemmeno da lontano le 280 pagine di bizantinismi che in campagna elettorale costarono non pochi …