Giorno: 13 Giugno 2011

Referendum, raggiunto il quorum. PD: “Questo voto è una vittoria per tutto il Paese”

“Al di là di ogni altra possibile considerazione, i referendum ci consegnano un segnale molto chiaro: i cittadini italiani hanno licenziato il governo Berlusconi”, questo il primo commento di Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato. “I risultati di questi referendum – ha sottolineato – si devono innanzitutto all’impegno dei comitati promotori, ai quali va il nostro ringraziamento, alla passione dei tanti giovani che si sono mobilitati e alle forze politiche del centrosinistra”. La presidente dei senatori ha fatto poi una riflessione politica molto importante, ovvero che “i numeri ci dicono che a votare sono andati anche molti elettori del centrodestra e che la maggioranza degli italiani è ormai lontana da questo governo. Vedremo se Berlusconi in Parlamento avrà ancora i numeri. Quello che è certo è che non li ha nel Paese. Oggi gli italiani hanno licenziato il governo di Berlusconi e Bossi. Penso che il Premier farebbe bene a presentarsi in Parlamento dimissionario. E’ ora – ha concluso Anna Finocchiaro – di rimettere la scelta del futuro nelle mani degli italiani”. …

Referendum, Italia in festa: comitati in piazza Bersani: «E' divorzio tra governo e paese»

Gran festa a sinistra e fra i comitati promotori dei referendum per il quorum raggiunto, centro destra impegnato a dire che l’esito non inciderà sul governo. Il clima dell’Italia in queste ore si sta già delineando. Le piazze iniziano a festeggiare, brindano i comitati, Berlusconi sta facendo rientro nella residenza a Palazzo Grazioli a Roma. «Questo è stato un referendum sul divorzio tra il governo e il Paese». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta l’esito del referendum. «Io non ho votato per solidarietà con Bossi e Berlusconi ma ora il problema è un altro: non si può continuare così. Io sono in profondo e radicale dissenso con questa linea» del governo. Lo ha detto Giuliano Ferrara, in occasione di un suo intervento al Tg3. «Salvo la riserva di rilanciare il governo con una riforma fiscale, Berlusconi e il suo gruppo dirigente, con una posizione più ciritica della Lega, hanno deciso di non cambiare, di continuare così e io sono in profondo e radicale dissenso. Berlusconi è sotto assedio ma non vedo una …

Effetto domino: anche Fazio se ne va «Rai ostile e indifferente»

Non si vedrà in Rai una nuova edizione di ‘Vieni via con me’. Ad annunciarlo è il conduttore Fabio Fazio, a poche ore dal Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini sui palinsesti per la prossima stagione, spiegando che la decisione è arrivata dopo «l’indifferenza e l’ostilità da parte dell’azienda, evidente fin dal primo momento». «Ho deciso – ha scritto Fazio – di non correre più un simile rischio professionale» e «che non sono più disponibile a ripetere l’esperienza di ‘Vieni via con me’ in questa Rai. Se altrove troverò le condizioni necessarie, l’entusiasmo e la condivisione del progetto, il pubblico potrà ritrovare presto me e Saviano di nuovo insieme». Fazio lamenta di avere ricevuto da tempo la riproposta da parte di Ruffini per ‘Che tempo che fa’ e ‘Vieni via con me’, ma «da sei mesi aspetto una decisione». «Nel mio caso – chiarisce – l’accordo economico è stato immediatamente trovato, ma quello su cui accordo non può esserci è la rinuncia a garanzie minime e indispensabili». Garanzie (come quelle di potersi avvalere della collaborazione …

"Non solo colf, 100 mila straniere con l’azienda", di Alberto Arbasino

Non le avevano mai contate. Non con questa precisione, di certo. Le donne immigrate che in Italia lavorano non per assistere anziani, o fare le cameriere, ma gestiscono imprese. Già, imprese: sono quasi 100 mila, secondo una ricerca fatta dal Censis insieme con la Confcommercio. Ancora in netta minoranza rispetto, appunto, alle badanti (oltre 700 mila nel nostro paese), ma un universo in continua ascesa. Per la precisione: sono 98 mila 294. E il 70 per cento fa impresa nel terziario, il 13,5 nei settori di noleggio e agenzie di viaggio, il 15 per cento nel commercio e nella ristorazione. «La donna immigrata appare ormai come interprete principale di un lento e silenzioso sviluppo all’interno della società» , commenta soddisfatta Patrizia Di Dio, presidente di Terziario donna della Confcommercio. Nella ricerca sono andati ad indagare anche le nazionalità delle imprenditrici. In testa, c’era da supporlo, le donne cinesi: rappresentano il 15,8 per cento del totale e si occupano di ristorazione e commercio. Seguono poi dalle romene (7,6 per cento), le svizzere (7,3 per cento), le …

"Il vero sconfitto è il Senatùr, tradito dal suo popolo", di Maria Zegarelli

«Buono, un dato davvero molto buono». Roberto Weber, sondaggista, presidente di Swg, commenta in diretta il dato sull’affluenza alle 7 di sera. «I nostri sondaggi davano il quorum al 54% ma l’affluenza del 30% di questa sera alle 19 lascia aperta una forbice che oscilla tra il 55 e il 60%. Estero o non estero i referendum dovrebbero essere stravinti». Meglio non rilassarsi, però, e dunque tutti alle urne fino all’ultimo momento utile. Fin da ora, tuttavia sono diverse le indicazioni che i sondaggi hanno anticipato agli addetti ai lavori e che a partire da stasera, ma ancora di più nei prossimi giorni, potrebbero trovare conferme. Questa consultazione, dice Weber, deve essere analizzata per «la qualità del voto», che riserva delle sorprese: «La tenuta “bulgara” dell’elettorato di centrosinistra – circostanza che non si verificava da tempo e che si è tradotta in un’affluenza molto consistente – e l’interesse a questi referendum di chi in genere si astiene dal voto». Sono stati proprio i referendum, dunque, ad aver riattratto verso le urne quella parte del paese, …

"Comunque vada è una vittoria politica Sì alle elezioni, meglio con una nuova legge", di Monica Guerzoni

La prudenza non è mai troppa, neanche per una pasionaria come Rosy Bindi. La presidente del Pd terrà le dita incrociate fino all’apertura delle urne, ma intanto definisce «incoraggiante» il dato dell’affluenza e si prepara a cantar vittoria. Quattro sì, presidente? «Certo, ho votato alle 11 e sono contenta che gli italiani abbiano ascoltato la nostra richiesta di recarsi ai seggi di buon mattino. Anche per scaramanzia tocca essere cauti, ma al di là del dato formale sul raggiungimento del quorum mi pare evidente che il vento del cambiamento non si è fermato. Ha pesato il merito delle questioni, perché si votava su temi cruciali per il nostro futuro. E credo abbia contato anche la posizione della Chiesa, con la mobilitazione delle associazioni e delle parrocchie, le parole delle gerarchie e le sottolineature del Papa» . Il Pd sogna la spallata? «Se pure per un soffio non si dovesse raggiungere il quorum, la vittoria politica è a favore dei referendari. Un’affluenza così forte contro tre leggi così importanti del governo Berlusconi conferma una inversione culturale …

"Al mare dopo il seggio l'ultimo avviso degli elettori", di Michele Brambilla

Dopo 15 giornialtro segnale inequivocabile: la fiducia nel premier sta crollando. Che cosa c’entrano le telefonate tra la Daniela Santanchè e Flavio Briatore con l’alta affluenza alle urne? Apparentemente nulla. Forse però è un nulla – appunto – solo apparente. Cerchiamo di capire perché. Che alle 22 la percentuale dei votanti sarebbe stata superiore al 41%, fino all’altro ieri pareva impossibile. Un qualcosa a metà tra le audaci speranze e le pie illusioni della sinistra, o più in generale del fronte antiberlusconiano. Già i quesiti non apparivano tanto semplici e digeribili (diciamo la verità: sull’acqua non abbiamo capito niente); in più ieri c’era il sole quasi ovunque, le scuole s’erano chiuse il venerdì o al massimo il sabato, insomma il momento era ideale per partire per le vacanze, o almeno per un week-end lungo. Invece, a Milano le code per i laghi o per la Liguria ci sono state, sì, ma abbiamo visto gente partire non prima di essere andata a votare; e così è stato a Bologna: in coda per l’Adriatico, ma dopo una …