Giorno: 11 Giugno 2011

Oggi il 27° anniversario della morte di Enrico Berlinguer

L’11 giugno di 27 anni fa moriva a Padova, colpito da un grave malore durante un comizio elettorale, l’on. Enrico Berlinguer, segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla sua prematura scomparsa. Nel giorno del silenzio alla vigilia della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno, invitiamo tutti a ricordarlo ed a proseguire nel suo nome l’impegno a vincere una battaglia fondamentale per il futuro democratico del nostro Paese.

Il Partito democratico sostiene Europride 2011

Il Partito Democratico sostiene Europride 2011, manifestazione europea per i diritti e l’uguaglianza delle persone GLBT che si tiene à a Roma nel mese di giugno 2011. Il valore dell’uguaglianza sostanziale tra tutti i cittadini – affermato solennemente dalla Carta Costituzionale – e la rimozione di ogni discriminazione, incluse quelle basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, sono parte integrante del patrimonio e dei valori del nostro partito e dei partiti socialisti e democratici europei. L’Italia sconta peraltro un grave ritardo legislativo nei confronti dei cittadini GLBT e recentemente la Corte Costituzionale ha sottolineato che al Parlamento spetta legiferare sulle unioni omosessuali. Il Partito Democratico è impegnato, in parlamento e nelle sedi di partito, a favorire la conoscenza di un fenomeno sociale di crescente rilevanza e ad individuare soluzioni legislative tali da assicurare a tutti i cittadini, anche in Italia, diritti che sono ormai patrimonio consolidato della civiltà giuridica del nostro continente. La delegazione ufficiale del Partito Democratico a Europride 2011 comprende Ivan Scalfarotto, Vicepresidente dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico; Ettore Martinelli, Responsabile Diritti della …

"Un altro passo indietro per le donne italiane", di Daniela Del Boca e Letizia Mencarini

Dal Rapporto annuale Istat per il 2010 emerge come la condizione delle donne italiane nel mercato del lavoro sia ulteriormente peggiorata nell’ultimo triennio. Scende il tasso di attività femminile, già prima bassissimo. Lo svantaggio aumenta ancora per le madri, che spesso lasciano il lavoro alla nascita del primo figlio e non sempre per libera scelta. L’altra faccia della scarsa partecipazione delle donne al mercato del lavoro è il sovraccarico di lavoro familiare. Pochi i servizi offerti dalle strutture pubbliche, la famiglia è tutt’oggi una irrinunciabile fonte di aiuto. I dati riportati dal Rapporto annuale Istat relativo alla situazione del paese nel 2010 mostrano come la condizione delle donne italiane nel mercato del lavoro sia ulteriormente peggiorata nell’ultimo triennio, invece di migliorare. (1) Nel triennio 2008-2010, il tasso di attività femminile (misurato dai 15 ai 64 anni) è passato dal già bassissimo 47 per cento del 2008 al 46,1 per cento del 2010. Si è tornati indietro, sui livelli di dieci anni fa, sempre più lontani da quegli obiettivi di Lisbona che chiedevano (per rendere l’Unione …

"Decreto legge n. 70: le proposte di modifica del Pd sul precariato scolastico", di Giovanni Bachelet e Manuela Ghizzoni

L’articolo 9 del cosiddetto Decreto sviluppo (A.C n.4357) al comma 17 prevede “la definizione di un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato, di personale docente, educativo ed ATA, per gli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, delle relative cessazioni del predetto personale e degli effetti del processo di riforma previsto dall’articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133”. Si tratta di una proposta che non affronta e anzi elude il problema del superamento effettivo del precariato scolastico. Si tratta di un’ ipotesi mistificatoria e propagandistica che: 1) non indica in alcun modo il numero delle nomine di Docenti e di ATA da effettuare nel prossimo anno scolastico e nei seguenti; 2) mantiene in vita il sistema autorizzatorio vigente delle nomine a tempo indeterminato che consente al governo di imporre qualsiasi soluzione quantitativa rispetto alla reale consistenza degli stessi posti disponibili e vacanti; 3) affida la definizione di tale piano ad un’ incerta, sessione negoziale concernente “interventi in materia contrattuale per il personale della Scuola”. L’incertezza deriva dai …

"Al voto, al voto! Prima il Sì, poi il mare", di Nicla Vassallo, Nadia Urbinati e Francesca Rigotti

Al voto! Al voto! Popolo tutto, cittadine e cittadini, domenica 12 e lunedì 13, esercitiamo il nostro diritto sovrano. Noi tre filosofe non andremo al mare (ricordate Bettino Craxi?) ma eserciteremo il nostro diritto di voto, riconosciutoci tardivamente ma pur sempre a nostra disposizione, ben conoscendo il privilegio di poter votare. E intanto faremo pure il nostro dovere, che non guasta, come ha opportunamente ricordato il presidente Napolitano, nel rispetto dell’articolo 48 della nostra bella Costituzione che afferma che l’esercizio del voto, oltre che un diritto, come è un diritto votare per il referendum, art. 75, è “un dovere civico”. Dopo aver raccolto firme per annullare delle leggi ingiuste o contrarie al nostro interesse (nonostante quel che sostengono i nostri rappresentanti eletti), ora bisogna completare l’opera e non lasciare cadere la nostra vera opportunità. Tra i quesiti, uno riguarda il “legittimo impedimento” – l’obbrobrio siglato padrone Berlusconi: per i suoi unici interessi da difendere pure contro la legge (pare l’abbia violata a più riprese la legge) vuole che per lui non valgano le stesse leggi …

"Referendum: Gelmini non andrà a votare, gli studenti sì", da La Tecnica della Scuola

Referendum: Gelmini non andrà a votare, gli studenti sì Per il Ministro è un “trappolone” della sinistra per mettere in difficoltà il Governo. Alcune delle associazioni studentesche più rappresentative si schierano in difesa dell’acqua pubblica, contro il nucleare e per una giustizia equa: molte fontane cittadine riempite di giovani. I quattro referendum, sui quali i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi il 12 e 13 giugno, hanno tra gli studenti diversi adepti: il 9 e 11 giugno, infatti, si sono svolte delle iniziative per convincere l’opinione pubblica sull’importanza di recarsi alle urne e sottoscrivere quattro sì. A differenza di quanto espresso dal ministro Gelmini, la Rete degli studenti, Unione degli universitari e Rete della Conoscenza ritengono fondamentale porsi in difesa dell’acqua, definito un bene comune troppo prezioso da mercificare, ma anche contro il nucleare e per una giustizia uguale per tutti. Tra le iniziative diversi concerti, banchetti informativi e flash-mob vari. Ma soprattutto tanti bagni cittadini. Durante l’ultimo giorno di campagna elettorale, gli studenti della Rete della Conoscenza si sono tuffati nelle fontane delle principali …

"Un ministro che dimentica i giovani", di Raffaella Cascioli

Sempre in affanno il ministro dell’economia: stavolta è accusato dagli industriali. Incassato un sofferto sì per il close to balance entro il 2014 da un premier sempre più solo, il ministro dell’economia Giulio Tremonti è al lavoro sulla legge delega per la riforma fiscale. Una riforma che, stando al grido d’allarme lanciato ieri dal presidente dei giovani di Confindustriali, rischia di dimenticare le nuove generazioni. Una riforma che è stata annunciata dal premier entro l’estate e che si reggerà su tre pilastri: il riequilibrio del prelievo dalle persone alle cose, la revisione degli scaglioni dell’Irpef con la riduzione dell’aliquota più bassa e la “potatura” delle detrazioni. Il meccanismo, già peraltro collaudato con la legge delega sul federalismo fiscale, è quello di collezionare enunciazioni di principio entro le quali si dovranno muovere i decreti delegati non scoprendo, su questo Tremonti è stato irremovibile, il fianco ai numeri o alle quantificazioni delle risorse. Il ministro su un punto non pare cedere: la riforma sarà a gettito invariato. E come avrebbe potuto fare diversamente il “povero” ministro che …