Mese: Giugno 2011

"Piano del Tesoro sulle pensioni donne a 65 anni e tagli alle più alte", di Roberto Mania

Stop alla Scala mobile sulle pensioni più alte o, in alternativa, un contributo di solidarietà sugli assegni d´oro; aumento graduale dell´età pensionabile delle donne a 65 anni anche nel settore privato. La previdenza entra, con queste due ipotesi, nel menù dei tecnici della Ragioneria e del ministero del Lavoro che stanno preparando le misure per la maxi-manovra da 40 miliardi che servirà, in base ai patti europei, a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014. La manovra dovrebbe essere esaminata dal Consiglio dei ministri del 23 giugno insieme alla delega light sulla riforma fiscale (con le tre aliquote e le cinque imposte) preparata dal ministro dell´Economia, Giulio Tremonti. Le scelte politiche si faranno a ridosso del varo della manovra economica ma, ormai, appare scontato che i tagli riguarderanno anche le pensioni, oltreché il pubblico impiego (si ipotizza un nuovo blocco della contrattazione nel 2013), la sanità (con l´introduzione dei costi standard al posto di quelli storici) e gli enti pubblici (nel mirino c´è soprattutto l´Ice, l´Istituto per il commercio estero). Tagli, ma non solo nella …

"Brunetta, il ministro in fuga dalla realtà", di Massimo Gramellini

L’Italia peggiore è quella che scappa. Dal mondo reale e dalle domande scomode, addirittura prima che siano formulate. Se qualcuno non avesse ancora capito perché la maggioranza dei cittadini ha voltato le spalle al governo, troverà nel filmino «Brunetta e la Precaria» la rappresentazione plastica di uno sfilacciamento arrogante. Siamo a Roma, a un convegno sull’innovazione, e il ministro ha appena finito di parlare quando Maurizia Russo Spena, figlia di un ex parlamentare di estrema sinistra (orrore orrore), va al microfono per porgergli una domanda. Fa soltanto in tempo a qualificarsi: «Sono della rete di precari al servizio della pubblica amministrazione…» ed è come se a Brunetta avessero infilato due dita in una presa. «Grazie, arrivederci, buongiorno», la interrompe. La ragazza non ha ancora detto il suo nome, ma il ministro è in grado di fiutare una comunista anche a venti metri di distanza controvento. «Arrivederci, questa è la peggiore Italia!» e guadagna l’uscita. Non è vero, come affermerà più tardi in un videomessaggio, che se ne sia andato dopo aver ricevuto insulti e per …

"Antropologia del conformista che fugge dalla libertà", di Gustavo Zagrebelsky

Nel 1549 fu pubblicato un libello in cui si studiava lo spettacolo sorprendente della disponibilità degli esseri umani, in massa, a essere servi, quando sarebbe sufficiente decidere di non servire più, per essere ipso facto liberi. Che cosa è – parole di Etienne de la Boétie, amico di Montaigne – questa complicità degli oppressi con l´oppressore, questo vizio mostruoso che non merita nemmeno il titolo di codardia, che non trova un nome abbastanza spregevole?. Il nome – apparso allora per la prima volta – è “servitù volontaria”. Un ossimoro: se è volontaria, non è serva e, se è serva, non è volontaria. Eppure, la formula ha una sua forza e una sua ragion d´essere. Indica il caso in cui, in vista di un certo risultato utile, ci s´impone da sé la rinuncia alla libertà del proprio volere o, quantomeno, ci si adatta alla rinuncia. Entrano in scena i tipi umani quali noi siamo: il conformista, l´opportunista, il gretto e il timoroso: materia per antropologi. a) Il conformista è chi non dà valore a se stesso, …

"Il nuovo lavoro, precario e no. Il Pd si confronta a Genova", di Bruno Ugolini

Uno dei momenti centrali della Conferenza nazionale per il lavoro promossa dal Pd e che inizia domani a Genova sarà un’inchiesta realizzata da Swg. Il titolo è promettente «Essere operai in Italia». Un viaggio nella condizione operaia con l’ambizione non di presentare un’indagine definitiva sul mondo del lavoro italiano in questo 2011 ma di cogliere umori, esperienze vissute, cambiamenti. Il tutto dentro il ciclone di una crisi che non ha lasciato certo indenni le condizioni lavorative e nemmeno forza e ruolo dei sindacati. Il tentativo è quello di delineare la figura dell’operaio nelle sue diverse componenti: dalle condizioni oggettive (qualifica, stipendio, ore di lavoro, contratti integrativi), al grado di soddisfazione, alle preoccupazioni per il futuro. Unafoto tessera di Cipputi oggi, insomma. L’appuntamento di Genova non sarà così solo un confronto fra stati maggiori, un vertice di esperti. Anche per la presenza massiccia di 600 delegati eletti nel corso di 78 conferenze sul territorio, con la partecipazione di dodicimila persone. Con molti ospiti e tra questi la segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati Bernadette Sègol, …

"Ennesima bufera sul governo", di Federico Geremicca

E ora il quadro non solo è completo, ma è anche fosco come soltanto nei momenti peggiori. Frasi a effetto informano che «i palazzi tremano», che agli arresti c’è finito «l’uomo che porta dritto nelle stanze del governo», che l’enfant prodige di certo segretissimo malaffare potrebbe mettere nei guai un sacco di bella gente. Nessuno può sapere se è davvero così e se accadrà, ma voci insistenti raccontano di un Berlusconi pessimista e preoccupato: prima le elezioni, poi i referendum, quindi la solita magistratura… La conclusione? «Ci vogliono far fuori», avrebbe confidato uno sconsolatissimo presidente del Consiglio, una volta informato dell’arresto di Luigi Bisignani. Pur prescindendo dalla solita lettura di parte dell’iniziativa della magistratura napoletana (avviata mesi e mesi fa…) non si può tuttavia negare come i timori del capo del governo vadano facendosi sempre più fondati: l’errore sta però nel cercare lontano dalla politica – e dall’azione del governo, e dallo stato della sua maggioranza – le ragioni delle crescenti difficoltà. I colpi subiti con le elezioni prima e il referendum poi non c’entrano …

Edilizia scolastica: Ghizzoni (Pd), necessaria commissione parlamentare d’inchiesta. Dopo Consiglio di Stato non più rinviabile

L’edilizia scolastica è in uno stato drammatico. I finanziamenti stanziati non riescono ad essere spesi e l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, nata per essere uno strumento fondamentale per la programmazione, non è ancora utilizzabile. Siamo arrivati al paradosso: il comitato interministeriale prezzi (Cipe) chiede conto ai due ministri delle Infrastrutture e dell’Istruzione (cioè come chiedere a se stessi) lo stato degli interventi in atto o da realizzare. Per esempio, le risorse destinate nel 2006, pari a 300 milioni di euro sono state spese soltanto per il 50 per cento. Colpa anche della scelta del governo Berlusconi di esautorare l’azione programmatoria delle Regioni e degli enti locali. Bisogna inoltre fare luce sul destino dei 350 milioni di fondi Fas attribuiti lo scorso anno per finanziare 1552 interventi selezionati dal ministero ma di cui non è ancora noto l’avvio di assegnazione”. Lo dichiara Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione Cultura di Montecitorio, la quale aggiunge: “L’inchiesta parlamentare è resa necessaria anche per far luce sugli effetti determinati dal federalismo fiscale che ignora completamente il tema (nonostante la competenza sia …

Bindi: «C' è voglia di cambiare. E il PD la sa intercettare», intervista a Rosy Bindi di Maria Zegarelli

Presidente Rosy Bindi, davvero non c`è collegamento tra i risultati dei referendum e la richiesta di dimissioni dei governo avanzata dal Pd? «C`è eccome un collegamento, nessuno ha voluto strumentalizzare il risultato del referendum o appropriarsi del voto di oltre 27 milioni di italiani, ma parliamoci chiaro: non siamo su Marte. E’ stata bocciata la politica del governo, soprattutto in materia di giustizia e il fatto che a bocciarla siano stati anche moltissimi elettori di centrodestra è una ragione in più per chiedere le dimissioni di questo governo. Non capisco i puristi dell`ultima ora…». Tanto per non fare i nomi, Antonio Di Pietro. Che adesso ritiene inutile anche una mozione delle opposizioni in Aula. Come se la spiega questa posizione all`improvviso moderata? «Non mi sono chiari i motivi di questo argomentare di Di Pietro. Qui nessun partito si vuole intestare il risultare ma la volontà popolare quanto più è ampia tanto più nettamente boccia il governo. Il Pd ha fatto una richiesta politica, le dimissioni, se il Pdl e la Lega fossero responsabili non direbbero …