"Finisce la scuola. E non riapre più per 20mila prof e 15mila Ata", di F.L.
Da settembre grazie a Gelmini 35mila persone senza più lavoro. Tagli, riduzioni e accorpamenti. Per i precari restano gli annunci. Bilanci amari e drammatici alla vigilia della fine dell’anno scolastico per prof e bidelli. Trentacinquemila di loro nel prossimo autunno sanno già ora che non avranno più lavoro. E la politica resta indifferente. L’ultima tranche del triennio orribile voluto da Tremonti-Gelmini si sta consumando. Domani finisce la scuola, temporaneamente, per i ragazzi. Ma, al contrario, non ci sono auguri da fare e ferie da organizzare per 20mila insegnanti e circa 15mila addetti di segreteria o bidelli. La contrazione di classi programmata in modo micidiale dal governo e dalle sue riforme (le uniche realmente fatte, con l’accetta) non lascia scampo agli incaricati annuali. Così come inizierà da lunedì l’affannosa corsa dei perdenti posto o soprannumerari (professori di ruolo a cui sparisce la cattedra nel loro istituto e che spesso, a cinquant’anni, per poter lavorare completano l’orario su due o a volte tre scuole non sempre vicine tra loro). È un fenomeno sociale grave, che riguarda moltissime …