Mese: Giugno 2011

"Il Cavaliere si fa il monumento", di Filippo Ceccarelli

Chi si loda, s´imbroda. Eppure per anni il berlusconismo ha accumulato più potere e ottenuto più credito dei proverbi, che sono la saggezza dei popoli. Io sono il più bravo, il più ricco, il più charmantIl più amato, il più popolare, il più tutto. Non solo, ma occorre riconoscere che nel corso del tempo divertiva anche, quel vitalismo imperioso, quel narcisismo in caduta libera, quella faccia incredibilmente tosta. Io, io, io, e giù numeri, sondaggi, trovate, storielle, paragoni, scherzosi o meno che fossero, io l´Unto, io Cesare, io Giustiniano, io Napoleone, io De Gasperi, io de Gaulle, io Gesù, io e Dio che si lamenta perché in Paradiso «l´ho fatto vicepresidente», ah-ah. Per cogliere al meglio la dinamica adulatoria che di norma accompagna e incoraggia questo genere di spettacoli occorre osservare l´espressione concentrata e poi anche il sorriso inesorabilmente fantozziano con cui il ministro Alfano, ieri pomeriggio, nella sala stampa di Palazzo Chigi, ancora una volta ha accolto l´auto-magnificazione del Cavaliere e del suo governo. In un video di 2 minuti e 40 il presidente …

"Premi ai prof", di Flavia Amabile

Un mese di stipendio in più a 276 insegnanti italiani. È il risultato del progetto Valorizza, una delle due sperimentazioni avviate a febbraio per introdurre anche in Italia la valutazione di scuole e docenti dopo il fallimento del primo tentativo. «La valutazione non deve servire per punire – chiarisce il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini – ma l’impostazione della carriera basata solo sul trascorrere del tempo con gli scatti di anzianità è penalizzante non solo per i docenti ma anche per la scuola. Occorre, quindi, trovare un sistema per valorizzare le eccellenze». Il ministro pensa di essere sulla strada giusta e annuncia per il prossimo anno scolastico un ampliamento del numero di istituti coinvolti. «Siamo ancora lontani dalla definizione di un modello di valutazione italiano, ma sicuramente credo che sia giusta la scelta di non calare dall’alto soluzioni, ma di favorire dal basso un confronto». Le sperimentazioni in realtà sono state due, una riferita ai docenti, l’altra alle scuole. Sono state finanziate con 5 milioni di euro ed hanno una struttura diversa. Nel progetto Valorizza per …

"Industria, produzione quasi ferma, l’Italia scivola al 7° posto mondiale", di Luciano Costantini

Un Paese che arranca. Praticamente fermo. Superato da India e Corea del Sud e che ora sente sul collo il fiato del Brasile che viaggia a sole due incollature di distanza, ma con la più che fondata speranza di un prossimo sorpasso. Risultato finale: eravamo la quinta potenza industriale del mondo, siamo diventati la settima. E certo non può essere una consolazione il dato che nella graduatoria europea del settore manifatturiero restiamo al secondo posto, preceduti solo dalla Germania. Perché i tedeschi hanno recuperato quasi tutto il terreno perso negli ultimi tre anni mentre noi stiamo risalendo la china con improba fatica. E non può essere neppure una consolazione il fatto che solo la Spagna, tra le concorrenti continentali, abbia fatto peggio. Questo il quadro generale disegnato dal Centro Studi di Confindustria nel rapporto sugli scenari industriali. Tradizionale appuntamento che diventa soprattutto l’occasione per presentare bilanci e prospettive dell’Italia che produce. Il rapporto del Csc, ovviamente, è una miniera di numeri. Dice che la fase di recupero ha cominciato a frenare dopo il primo semestre …

Scuola, mobilitazione dei genitori di Modena e provincia per sabato 18

Sabato 18 giugno, dalle 9 alle 18 in Piazza Matteotti i genitori di Modena e provincia si mobilitano ancora una volta per richiamare l’attenzione di tutti sui problemi della scuola pubblica. Sono invitati : genitori, il mondo della scuola, cittadini, amministratori e i parlamentari modenesi di tutti gli schieramenti. Questi sono i giorni in cui le scuole ricevono dall’usp (ex provveditorato) i numeri relativi all’organico di diritto, la previsione del numero di docenti che verranno loro assegnati. Anche quest’anno, come negli anni scorsi, sull’onda lunga della legge 133 che quasi 3 anni fa impose risparmi per oltre 8 miliardi alle scuole statali, la notizia è che questi tagli si tradurranno in diminuzione del servizio e diminuzione della qualità: avremo 123 insegnanti in meno ma con 880 alunni in più, meno tempo scuola e classi sempre più numerose con ricadute sulla sicurezza. – nella scuola dell’infanzia mancheranno almeno 10 sezioni , – nella scuola primaria non sarà possibile soddisfare tutte le richieste di classi a tempo pieno richieste dai genitori (11 cattedre), scompariranno gli insegnanti specialisti …

Serve uno sforzo per garantire un futuro alle nuove generazioni. Bersani a Italia110 risponde alle domande dei ragazzi su regole, merito, innovazione

“Vuole replicare a Berlusconi? No andiamo avanti con le domande dei ragazzi”. 5 minuti di applausi per Bersani a Italia110 che non si ocupa dei problemi del premier ma di quelli dei giovani italiani. Comincia all’attacco: “Per dieci anni abbiamo occultato i problemi per maggior gloria di Berlusconi. Da anni e con accellerazione negli ultimi 2 anni stiamo perdendo posizioni rispetto a tutit i paesi europe: in temrini di PIL, formazione ed istruzione, redditi pro capite“. Siamo condannati a un destino di declino allora? No, ma perché “non abbiamo la forza di guardare in faccia i problemi e suscitare energie collettive per affrontarli. Non c’è uno sforzo corale dall’euro ad oggi. Adesso serve uno sforzo per garantire una prospettiva alla nuova generazione. E alla buon’ora anche Confidnustria se ne accorge”. Per questo serve una riscossa italiana “con riforme strutturali per dare crescita, ridurre il debito che grava sul futuro dei nsotri ragazzi, riforma fisclae, liberalizzazioni, una PA efficiente. Oppure prendiamo una brutta china”. Tante le domande sui referendum: “Arriveremo al quorum, lo dico agli scettici: …

"Tra precarietà e partecipazione. L'identikit dei giovani italiani", di Carmine Saviano

Una ricerca di Termometro Politico disegna i tratti degli Under 35. Pronti a difendere le pensioni dei genitori, ma il sogno resta il posto fisso. Poca voglia di politica e tanta fiducia nel Presidente della Repubblica e nella magistartura. Bocciato senza appello Silvio Berlusconi: solo il 20% gradisce il suo operato Assediati dalla precarietà. E con il dito puntato contro l’evasione fiscale, causa principale delle ingiustizie sociali del Belpaese. In cerca del lavoro a tempo indeterminato e pronti a difendere le pensioni dei genitori. Sono alcuni dei tratti che, secondo un sondaggio di Termometro Politico, disegnano l’identikit degli under 35. Una ricerca ricca di dati che è stata presentata oggi a Roma durante “Italia110. Cambiamo aria per non cambiare aria”, iniziativa targata Partito Democratico cui hanno partecipato Pierluigi Bersani ed Enrico Letta. Un incontro in cui 110 universitari hanno discusso con esponenti della mondo della politica e dell’impresa. Per mettere nero su bianco le possibili cure per il welfare state italiano. Il lavoro. La ricerca si basa sui dati raccolti attraverso 800 interviste telefoniche. E …