Mese: Giugno 2011

"La forza dell'emozione", di Barbara Spinelli

Improvvisamente, come se per quasi vent´anni non avesse costruito il proprio potere sulla concitazione degli animi, Berlusconi invita alla calma, sul nucleare. È il perno della campagna contro i referendum: non si può decidere, «sull´onda dell´emozione» causata da Fukushima, con il necessario distacco. Lo spavento, ripetono i suoi ministri, «impedisce ogni discussione serena». La parola chiave è serenità: serve a svilire alle radici il voto del 12-13 giugno. È serenamente che Berlusconi proclama, proprio mentre Germania e Svizzera annunciano la chiusura progressiva delle loro centrali: «Il nucleare è il futuro per tutto il mondo». È una delle sue tante contro-verità: la Germania cominciò a investire sulle energie alternative fin da Chernobyl, e il piano adottato il 6 giugno non si limita a programmare la chiusura di tutti gli impianti entro il 2022: la parte delle rinnovabili, di qui al 2020, passerà dal 17 per cento al 38, per raggiungere l´80 nel 2050. È emotività? Panico? Non sembra. È il calcolo razionale, freddo, di chi apprende dai disastri e non li nasconde né a sé né …

"L'austerity deve colpire la politica", di Mario Deaglio

Senza riduzione del debito pubblico non c’è crescita. Senza crescita, però, la sola riduzione del debito pubblico spinge l’economia verso una nuova fermata. E’ in queste condizioni difficili che la Commissione dell’Unione Europea ha inviato ieri le sue «raccomandazioni» ai ventisette governi degli Stati membri, intenti a preparare le leggi finanziarie per il 2012: una novità del sistema europeo di governo dell’economia, introdotta per evitare ripetizioni della «tragedia greca» della finanza pubblica e impedire politiche troppo disinvolte a spese di tutti. Nelle «raccomandazioni» la Commissione schiaccia fino in fondo il freno del rigore: «Non abbiamo alcun desiderio di imporre l’austerità agli europei – hanno scritto i commissari – ma è un fatto che l’insostenibilità delle finanze pubbliche sta limitando il nostro potenziale di crescita». Giudica generalmente «troppo poco ambiziosi» e troppo vaghi i piani dei governi ai quali indica una serie di priorità: aumento dell’età pensionabile, riduzione dei pensionamenti anticipati, aggancio dei salari alla produttività, semplificazioni burocratiche per le imprese e incentivi per la ricerca e lo sviluppo. Non c’è male sul piano dei principi, …

"Condividere il tesoro dell'innovazione", di Marco Campione

Rinascita-Livi di Milano, Pestalozzi di Firenze e Don Milani di Genova: salva la sperimentazione di Scuola-Laboratorio, ma la vera scommessa è allargare i confini di questo progetto con valenza nazionale. Il ministro Gelmini ha firmato mercoledì scorso il decreto che rinnova la sperimentazione per la Scuola-Laboratorio, la rete di scuole composta da Rinascita-Livi di Milano, don Milani di Genova e Pestalozzi di Firenze. Molti esponenti del Pd a livello locale e nazionale avevano spinto in quella direzione non solo per salvaguardare un’esperienza importante e significativa, ma anche per la sua valenza nazionale. Peraltro era proprio la valenza nazionale di quel progetto che rendeva incomprensibile il fatto che il ministro temporeggiasse e l’opposizione esplicita di chi ha il compito di dirigere la scuola in Lombardia, il dottor Colosio. Colosio aveva espresso a gran voce e pubblicamente il suo “no”, nonostante anche un pezzo significativo del centrodestra considerasse quell’esperienza importante. Ora che la sperimentazione può ripartire, per quel che riguarda il futuro resta da fare una considerazione importante. Con i tempi che corrono poter godere di un …

In casa o al centro commerciale: così i ragazzi trascorrono il tempo libero

Indagine Ipsos per Save the Children e Kraft Foods Italia. Il 9% non fa sport neanche a scuola. Il 67% cammina meno di 30 minuti al giorno. Un ragazzo su 5 senza colazione, 1 su 4 mangia frutta un paio di volte a settimana. Passano la gran parte del tempo libero in casa, poiché i genitori si preoccupano se stanno all’aperto. Spesso praticano attività sportive, ma l’auto è il mezzo più usato per gli spostamenti. I ragazzi italiani oscillano costantemente tra pratica sportiva, sedentarietà e cattive abitudini. È quanto emerge dalla ricerca conoscitiva realizzata da Ipsos per Save the Children e Kraft Foods Italia sugli stili di vita dei minori nel nostro paese. L’indagine, effettuata nel mese scorso, ha coinvolto un campione di 700 giovani tra i 6 ed i 17 anni ed i loro genitori, distribuiti su tutto il territorio nazionale. La ricerca evidenzia che quasi un quinto dei bambini e adolescenti italiani non pratica alcuna attività motoria nel tempo libero. Tra i motivi segnalati, l’assenza di strutture sul territorio (20%), il costo elevato …

"Napolitano e il voto: «Faccio il mio dovere» Ministri contro le urne", di Alessandra Arachi

Il capo dello Stato ha espresso il suo parere, rispettando semplicemente il suo ruolo. Ai cronisti che gli chiedevano se pensasse di andare a votare per i referendum, Giorgio Napolitano ha risposto: «Io sono un elettore che fa sempre il suo dovere» . Ben diversi durante la giornata i toni usati da molti ministri del Pdl, che hanno invocato l’astensionismo o annunciato che diserteranno le urne. La prima voce è stata quella di Franco Frattini, capo della Farnesina: «Non andrò a votare perché questa tornata referendaria si è trasformata all’improvviso in un referendum pro o contro il governo e contro Berlusconi» . Subito dopo si sono aggiunte molte altre voci. Inteso bene: la linea del partito è chiara, libertà di coscienza degli elettori. E questo Ignazio La Russa, ministro della Difesa, lo vuole ripetere con grande chiarezza. Eppure anche lui, referendario convinto, non metterà le schede nelle urne il 12 e il 13 giugno prossimo. Dice: «Ci sto pensando, ma credo proprio che non andrò a votare. Perché questi referendum sono stati snaturati dal loro …

"I cyber-bulli della scuola la paura corre su Internet", di Vera Schiavazzi

Un controllore anti-bulli in ogni scuola e nuove linee guida per prevenire la violenza tra bambini e ragazzi, e riconoscere la realtà: il bullismo inizia alla scuola materna, la soglia per studiare il fenomeno deve scendere al di sotto degli otto anni, dov´era stata fissata fino ad ora. Contemporaneamente, osservatori regionali e Polizia postale diffondono nuove “istruzioni per l´uso” a bambini e ragazzi vittime del cyber bullismo, e ai genitori che sempre più spesso denunciano e cercano di “ripulire” l´immagine dei figli, cancellando per sempre dal web nomignoli crudeli, calunnie, immagini “inappropriate”. Un´impresa, del resto, quasi impossibile. Ma da dove si comincia? Pediatri e psicologi infantili sono d´accordo. L´incapacità di riconoscere l´altro nasce a casa, fin dalla prima infanzia, da genitori troppo buoni o troppo distratti, e continua all´asilo, dove spesso si “lascia passare” il primo gesto violento, tirare una matita al compagno, poi il secondo (tirare tutta la scatola), infine il terzo (“mangia la punta della matita se no ti picchio”). Dopo, è difficile tornare indietro. È un errore – dice Luca Bernardo, pediatra, …