Mese: Giugno 2011

"Le stragi dimenticate", di Lapo Pistelli

È difficile per un dirigente politico dover scegliere se affrontare la tragedia dell’affondamento del barcone di migranti al largo di Kerkennah con il realismo pessimista di chi analizza una sequenza di fatti o con la determinazione ideale di chi intende cambiare la realtà. È difficile soprattutto trovare la chiave per legare la durezza dell’oggi alle condizioni per un domani diverso. Il canale di Sicilia inghiotte da anni un tributo assurdo di vite umane che cercano in Europa un futuro che è impossibile costruire nei paesi di origine. Barconi improvvisati, manovre maldestre, gesti inumani degli scafisti hanno alimentato questa tomba d’acqua anche prima delle rivoluzione arabe, spesso nella indifferenza dei media e nello scarico di responsabilità fra i paesi rivieraschi. Una situazione insostenibile che i fatti del 2011 hanno moltiplicato. Da un lato, il collasso delle autorità preposte al controllo delle frontiere, dall’altro la gestione cinica di una pressione migratoria usata come strumento di ricatto e di conflitto hanno intensificato una pressione verso la quale l’Europa, la politica restano ostinatamente sorde e cieche. Ogni strage genera …

"La Gelmini ritiri il test sulla seconda lingua", di Salvo Intravaia

Rivolta dei presidi delle medie. “No a un´altra prova scritta obbligatoria, esame a rischio”. Bufera sugli esami di terza media. A meno di tre settimane dal loro avvio, il ministero dell´Istruzione emana una circolare che, contrariamente agli anni precedenti, impone alle scuole di organizzare una prova scritta autonoma per la seconda lingua comunitaria. E i presidi insorgono. Al ministro Mariastella Gelmini fanno sapere forte e chiaro che non ci stanno. Sostengono che le scuole potrebbero andare incontro a difficoltà per una prova alla quale non sono stati preparati per tempo. A scendere in campo contro la circolare del 26 maggio è la più importante associazione di dirigenti scolastici italiana: l´Anp. Con una lettera inviata al ministero di viale Trastevere lo scorso primo giugno, l´Associazione nazionale presidi chiede il ritiro del documento. «Si chiede – si legge nella lettera firmata dal presidente, Giorgio Rembado – di valutare l´opportunità di diramare una nota integrativa che consenta agli istituti scolastici di gestire l´esame di Stato 2010/11 secondo le deliberazioni già assunte dai rispettivi collegi docenti». Il perché è …

"Un paese che studia poco", di Luigi Berlinguer

La recente indagine Istat non va superficialmente archiviata. Sono d’accordo con coloro che definiscono quei numeri «una lezione per la politica» perché rivelano moti e patologie profonde della nostra società. Quel rapporto è un grido d’allarme sullo spreco di risorse e uan sfida sociale. Tra gli altri aspetti, quello che personalmente mi preoccupa di più riguarda la “questione sociale” dell’istruzione che va insieme alla “questione economica”. Liberiamo il campo dalla passione per l’ovvio, ribadendo che la cultura è un bene in sé, che non si studia per produrre ma per sapere e, infine, che una società senza cultura non ha civiltà. La cultura realizza la persona, attraverso lo studio dell’interessato. Sì, l’intero campo di scienze e cultura sono prima di tutto no profit. Tale architrave, però, non è scalfito se si aggiunge la certezza che, se in un paese si studia di più, crescono redditi e Pil. Non significa infatti che lo studio debba essere schiacciato sul Pil. Ma, allo stesso tempo, non si può non essere profondamente soddisfatti se l’aumento delle risorse per studio …

"Fincantieri ritira il piano industriale, stop agli esuberi", di Valentina Conte

«Se queste sono le richieste, allora ritiriamo il piano industriale». Sono passate da poco le 13 e Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, cede «per esorcizzare le tensioni», dice. Un applauso liberatorio esplode come un boato nel corteo dei duemila lavoratori arrivati a Roma da tutta Italia e bloccati a pochi metri dall´Arco di Costantino da decine di agenti in tenuta antisommossa. Il Colosseo sullo sfondo, il cellulare in mano per avvertire le famiglie, una Roma assolata nel ponte di festa. E un unico grido: «Lavoro, lavoro». Per ora, niente chiusure dei cantieri di Sestri Ponente e Castellammare di Stabia. Nessun ridimensionamento di Riva Trigoso. E, soprattutto, salvi i 2.551 posti di lavoro in esubero. Per ora. «Il piano presentato nei giorni scorsi non era una novità per nessuno», si difende Bono, spiegando le ragioni del ritiro. «Sono una persona che si assume le proprie responsabilità, ma con gli attacchi subiti da tutte le parti, da destra e sinistra, anche la mia forza viene meno». Il tavolo tra governo, azienda e sindacati dura una mezz´ora. …

"Ecco gli scienziati che mettono il Sole in bottiglia", di Elena Dusi

Una scintilla di Sole. Si preparano ad accenderla i 500 scienziati da 34 paesi che in Provenza hanno appena iniziato a lavorare all’International thermonuclear experimental reactor, o Iter: un reattore che sfrutterà la fusione nucleare. «È l’energia delle stelle» spiega il direttore, il giapponese Osamu Motojima. «Quando ho iniziato a occuparmene, 35 anni fa, aveva il fascino dell’impossibile. Oggi siamo partiti con il cantiere. Mio figlio, che ha 30 anni e fa il mio stesso mestiere, vedrà i frutti di questo lavoro». Come avvenne per il fuoco, anche la fusione nucleare – la reazione che permette alle stelle di risplendere per miliardi di anni – una volta domata promette all’umanità un salto epocale, con energia illimitata, non inquinante e priva della pericolosa tendenza a sfuggire di mano della fissione. «Un incidente come Cernobyl o Fukushima è inconcepibile qui. La nostra reazione è difficile da innescare e mantenere, non da contenere» spiega Motojima. Il problema di Iter è che nessuno ha trovato l’equivalente del bastone cavo di Prometeo per riprodurre sulla Terra un processo che ha …

«Donne al vertice? Più crescita e meno crisi», di Francesca Basso

Un palco di prestigio ma tutto al maschile per la conferenza inaugurale del Festival dell’economia di Trento: in questa edizione, però, fanno sapere che la presenza femminile è aumentata. E a difendere la necessità delle quote rosa in prima persona si è prestato Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, che ne ha discusso con il vicedirettore della Banca d’Italia, Anna Maria Tarantola. I «confini della libertà economica» -tema centrale di quest’anno -passano anche dalla diversità di genere, sottile linea rossa che esclude le signore dal fare carriera e dall’entrare nella stanza dei bottoni. Lo spunto era il libro «Fatti più in là» di Monica D’Ascenzo. Tarantola affronta il tema, «strategico per il nostro Paese» , citando alcuni dati che dipingono «una situazione estremamente sconfortante» : «L’occupazione femminile è al 46%, venti punti in meno di quella maschile. Se il divario raggiungesse lo zero -calcola -il Pil crescerebbe di 12 punti» . E a livello di vertici le proporzioni fra i generi non migliorano: «Nei consigli di amministrazione delle società non quotate le donne raggiungono …

"La centralità del Quirinale", di Stefano Folli

La festa nazionale del 2 giugno ha suggellato le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità. E bisogna riconoscere che tutto si è svolto nel migliore dei modi. Vedere oltre quaranta capi di Stato e i rappresentanti di numerosi altri paesi riuniti a Roma, a far da corona al presidente della Repubblica in un giorno festoso e lieto, è corroborante.. Aiuta a superare le amarezze quotidiane. Lo stesso Napolitano deve averlo pensato, se ha sentito l’impulso di sottolineare “la realtà viva e dinamica dell’Italia”. E’ legittimo ricavare alcune considerazioni dai momenti celebrativi che si sono susseguiti per circa due mesi e mezzo, dal 17 marzo a ieri, sotto la regìa del capo dello Stato. In primo luogo tutti hanno potuto costatare che l’unità nazionale rappresenta un bene apprezzato dagli italiani. Meno male che il ministro Maroni non ha mancato di essere al suo posto alla sfilata dei Fori Imperiali. Può essere il segno che la Lega ha capito di aver commesso un grave errore, nei mesi scorsi, volendosi distinguere in modo sprezzante e quasi derisorio dal …