Mese: Giugno 2011

"La vittoria del centrosinistra. La scossa forte e l’euforia fuori luogo", di Claudio Magris

«Tempo di demolire, tempo di costruire; tempo di lutto, tempo di baldoria» , dice l’Ecclesiaste. È giusto festeggiare il risultato di queste elezioni amministrative, che fa intravvedere la possibilità di voltar pagina, una pagina politica italiana finora improntata a una crescente indecenza. Sarebbe tuttavia irresponsabile prolungare l’euforia oltre la sera di festa, perché per i vincitori di queste elezioni non comincia una marcia trionfale assicurata bensì una dura e incerta prosa di lavoro quotidiano. Forse sperabilmente è iniziato un nuovo corso del Paese, ma non c’è alcun futuro felice garantito. Queste elezioni il centrosinistra le ha vinte certo pure per la qualità, l’equilibrio e la civiltà che hanno contrassegnato la sua campagna elettorale e lo stile dei suoi candidati vincenti. Ma le ha vinte anche per gli errori degli avversari e soprattutto del presidente del Consiglio, che trasformando queste elezioni amministrative in un referendum politico su se stesso ha accresciuto l’importanza della propria sconfitta, divenendo, con molti atteggiamenti oltre ogni misura e inaccettabili per molti elettori di centrodestra, una caricatura perfino di se stesso. Ma …

"I grillini votano Pisapippa", di Giovanni Cocconi

«Il bello di Internet è che quando uno dice una stronzata chiunque lo può sputtanare» ripete spesso Beppe Grillo. Che ieri, se ha dato un’occhiata a blog e social network, forse si è accorto di averne detta una («Pisapippa») peggiore di quella che aveva pronunciato in piazza Duomo il 4 maggio scorso. «Pisapia è un bollito, non vincerà mai». Profetico. Anche perché molti dei migliaia di milanesi che al primo turno avevano votato il Movimento 5 stelle, due settimane dopo hanno scelto proprio il «Pisapippa», come confermano i 50mila voti in più raccolti al ballottaggio. E questo nonostante l’appello di Grillo all’equidistanza tra Moratti e Pisapia, l’invito a non schierarsi tra il vecchio e il nuovo. Per fortuna i grillini non sono ancora disposti a morire per il loro idolo e sono andati in massa a votare «Pisapippa», a dimostrazione che il movimento è dal basso anche se il leader insiste a dare la linea dall’alto. «A Milano ha vinto il Sistema» ha commentato ieri il comico genovese dal suo blog. Proprio così, il Sistema …

La caduta della perfetta «Padanopoli», di Gian Antonio Stella

Ordinanze contro il kebab, i mendicanti, le lucciole, i nottambuli e poi ronde padane e misure contro la festa per l’Unità d’Italia: i bossiani di Novara l’avevano seguito punto su punto il «manuale del bravo leghista». Macché: una disfatta. E adesso sono tutti lì che si interrogano: ma come è successo? Ci sono due foto, sulla Tribuna Novarese di ieri, sotto il titolo «Amarezza e sgomento» , che dicono più delle parole. Massimo Giordano, per nove anni sindaco della città e oggi assessore regionale allo Sviluppo Economico, ha gli occhi sbarrati: come è successo? Accanto, Mauro Franzinelli è impietrito: come è successo? Manca Roberto Cota. Che dopo aver diffuso due righe di commento («Sono molto dispiaciuto… Rifletteremo…» ) pare evaporato. Bossi! E adesso, cosa dirà l’Umberto Bossi della clamorosa caduta della roccaforte del Carroccio? La città di Cota! La città di Giordano! Quando era venuto per un comizio, avevano detto al Senatur che qui non c’erano proprio problemi. E lui, si legge sulla Padania, aveva incitato tutti: «Bisogna vincere al primo colpo! “As vinc al …

"Se tramonta il mito del Nord padano", di Ilvo Diamanti

Le consultazioni amministrative appena svolte hanno evocato un cambiamento profondo del clima d´opinione. Eppure, nel corso della Seconda Repubblica, il Centrosinistra aveva vinto e governato a lungo a livello locale. Non solo nelle tradizionali zone di forza – l´Emilia Romagna e le regioni del Centro. Ma anche altrove. In molte aree del Sud e del Nord. Solo che ce n´eravamo scordati. Perché dopo il 2006 – e ancor più dopo il 2008 – il centrosinistra è arretrato dovunque. Ma soprattutto nel Nord. “Espugnato” dalla Lega. Che alle Regionali del 2010 è penetrata anche nelle “zone rosse”. Così si è imposto il mito del “Nord padano”. Un concetto entrato nel linguaggio comune. E insieme si è affermata la convinzione che il centrosinistra sia troppo “romano” per essere accettato e creduto nel Nord. Un´idea, peraltro, non infondata. Che, però, indica una deriva. Non un destino. Così, fra gli attori politici e gli elettori di centrosinistra, si è diffuso un inferiority complex nei confronti della Lega. Considerata come unica e ultima erede dei partiti di massa. In grado …

"Decreto sviluppo, il no ai deputati da parte di precari e studenti", da La Tecnica della Scuola

Decreto sviluppo, il no ai deputati da parte di precari e studenti Le critiche al Dl n.70/2011 espresse durante le audizioni del 31 maggio. Forti critiche dei Cip alle norme che bloccano i neo-assunti per 5 anni e sulla nuova cadenza triennale delle graduatorie: basta livore verso chi opera nella scuola statale. Le associazioni studentesche puntano il dito contro la Fondazione per il merito. Ora i deputati della Camera non potranno certo dire che le decisioni prese dal Governo sul fronte dell’istruzione sono chieste in primis dalla “base” del mondo scolastico: il 31 maggio alcune delegazioni dei precari e degli studenti hanno infatti esposto a chiare lettere tutte le loro perplessità su un impianto riformatore, ribadito con il recente Decreto Legge n.70 del 13/05/2011, più noto come “decreto sviluppo”, contenente un lungo articolo, il 9, interamente dedicato alla scuola, troppo incentrato sul risparmio delle spese e praticamente assente sul lato didattico-pedagogico. I Cip, in particolare, hanno consegnato un documento, attraverso cui esprimono “una serie di circostanziate riserve, osservazioni e proposte”. Per quanto riguarda la parte …

"L´ottimismo dell´intelligenza", di Barbara Spinelli

Se non ci fossero state persone come Giuliano Pisapia e Luigi de Magistris, nelle due città malate d´Italia che sono Milano e Napoli, probabilmente non avremmo assistito in diretta alle fine politica di Berlusconi e della sua inaudita magia. Molti elementi hanno contato, e tra questi sicuramente la coalizione divenuta un garbuglio, la cocciuta scommessa di Gianfranco Fini su una nuova destra legalitaria, la smisurata insipienza di un premier che s´aggrappa follemente a Barack Obama come Michele Sindona s´aggrappò negli anni ´70 agli amici americani. Ma il vento più impetuoso viene da altrove, viene da dentro gli animi, è una forza che ha travolto tutti i copioni consueti. Eravamo abituati a dire, con Gramsci, che quel che urge è il pessimismo della ragione e l´ottimismo della volontà. Non è vero. Quel che ha vinto, a Milano e Napoli, è l´ottimismo della ragione: lo sguardo chiaro, veggente, sui tanti segnali degli ultimi anni. Il non possumus di Fini, le onde viola, la manifestazione delle donne il 13 febbraio, irradiatasi da Internet come virus (“Bastava non votarlo”, …

"Disoccupazione in calo ad aprile ma scendono anche gli occupati", di Luciano Costanti

Un aprile in chiaroscuro perché se è vero che scende il tasso di disoccupazione è altrettanto vero che cala anche quello dell’occupazione. Al di là di numeri e percentuali forniti dall’Istat è questo il quadro del momento sul mercato del lavoro. Il nostro istituto di statistica dice che ad aprile il tasso di disoccupazione cala all’8,1% dall’8,3% di marzo, vale a dire -0,2 percentuali. Su base annua la diminuzione è di 0,6 punti. Il livello più basso dall’agosto del 2009. Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 28,5% con una flessione congiunturale dell0 0,1%. Il dato più generale di aprile indica i disoccupati in poco più di due milioni, il 2,9% in meno rispetto a marzo (-60.000). Il tasso di disoccupazione maschile è al 7,3%, quello femminile al 9,1%. Variazioni minime che non mutano sostanzialmente il quadro, Però sempre ad aprile (ed è questa l’altra faccia della medaglia) l’Istat conta anche 71.000 occupati in meno (-0,3%) rispetto a marzo. Numeri che fanno attestare il tasso di occupazione al 56,9% in calo dello 0,2% su …