Giorno: 5 Settembre 2011

"Un volto-simbolo del cattolicesimo democratico", di Aldo Cazzullo

La morte di Mino Martinazzoli coincide con la scomparsa — o comunque segna il declino — del cattolicesimo democratico. Una minoranza preziosa, per la Chiesa e per lo Stato, che nella storia recente ha avuto un grande potere, proporzionato più al peso culturale che al numero: tra gli Anni 60 e 70 in Vaticano, negli Anni 80 nella segreteria Dc. Dopo la morte di Nino Andreatta e l’uscita di scena di Romano Prodi, Martinazzoli restava il simbolo di una storia che ha avuto il suo apice drammatico nel sequestro e nell’assassinio di Aldo Moro (benché Francesco Cossiga, un altro che non ha avuto solo demeriti, potesse passare pomeriggi a spiegare la differenza tra un cattolico democratico, come considerava se stesso e il suo amico Martinazzoli, e un cattolico liberale, come definiva Moro). Gli avversari li liquidano spesso come cattocomunisti, confondendo un fenomeno limitato ad ambienti e personalità ben precisi — intellettuali einaudiani come Felice Balbo, collaboratori di Berlinguer come Tatò e Rodano — con un movimento più vasto. Gli amici interessati ne tessono le lodi …

"Avviso di Bankitalia: va aumentata l´Iva", di Massimo Giannini

L´autunno caldo è cominciato. «L´Italia deve scegliere: o lancia un vero segnale di svolta sulla manovra, o si offre in pasto ai mercati esponendo l´intera Eurozona a un enorme pericolo». Si apre una settimana che può cambiare il destino dell´italia e dell´Europa. In queste ore difficili, tra Banca centrale europea e Banca d´Italia, non c´è un solo interlocutore che non esprima «grandissima preoccupazione» per quello che sta accadendo nel nostro Paese. Il “caos totale” nel quale il governo è precipitato in questi ultimi due mesi, cambiando radicalmente per ben quattro volte il menu delle misure di risanamento per assicurare il pareggio di bilancio nel 2013, è una miccia accesa nel cuore della moneta unica. Per ora, a disinnescarla ha contribuito proprio la Bce, che ha comprato a piene mani i Btp sul mercato secondario, per disarmare la speculazione internazionale. Ma quanto può durare, l´ombrello aperto su di noi dall´Eurotower? È la domanda cruciale, alla quale la Bce proverà a dare una prima risposta giovedì prossimo, al primo board convocato per la ripresa dopo l´estate. A …

"Bimbi fuori dalle materne addio tempo pieno, classi "pollaio": si parte così", di Valeria Tancredi

A pochi giorni dall’inizio della scuola, la confusione e lo sgomento degli operatori scolastici non accennano a diminuire. La drammatica situazione in cui si trova la scuola bolognese, tra le più penalizzate d’Italia dai tagli ai fondi per la scuola pubblica, non verrà infatti alleviata da nessuna misura straordinaria, pur necessaria, di aumento dell’organico di diritto. Il cahier dès dòleances lo stila Sandra Soster, segretaria della Cgil Flc, che ci racconta i «problemi aperti più clamorosi». Intanto, «proprio nella terra che ha visto nascere e svilupparsi una scuola d’infanzia di eccellenza dice Soster-invidiata e studiata in tutto il mondo, quest’anno per la prima volta ben 450 bambini dai 3 ai 5 anni di età resteranno fuori da qualsiasi struttura, statale, comunale o privata. Vale a dire che viene negato un diritto a tantissime famiglie e si arriverà al paradosso che molti bimbi, dopo aver frequentato i nidi, resteranno a casa». L’assessore regionale Marzocchi aveva ipotizzato di finanziare con proprie risorse almeno 40 sezioni per tamponare l’emergenza, ma l’ulteriore mannaia ai trasferimenti agli enti locali contenuta …

"Il bancomat del ricatto", di Curzio Maltese

Agli insegnanti, agli operai, agli impiegati e ai pensionati che sopravvivono sul filo dei 1500 euro al mese farà certo piacere apprendere che il capo del governo è stato per tutti questi anni un bancomat. Un bancomat sempre aperto a una nutrita corte dei miracoli composta da prostitute e magnaccia, spacciatori, mafiosi, politici voltagabbana, faccendieri, sfaccendati e soprattutto sfaccendate. Bastava inserire la carta di credito del ricatto e uscivano dalle casse del premier migliaia, decine e centinaia di migliaia, milioni di euro. In cambio di nulla, si capisce, né sesso né droga né voti. Per pura bontà d´animo di “papi” e ora “zio” Silvio che si descrive «fatto così, incapace di dire no a chi ha bisogno». Un benefattore, insomma. Sia pure soltanto per alcune curiose categorie. Mai una vecchina, un barbone, un orfano, un disoccupato, un terremotato, un bambino africano. Del resto, quale uomo di fronte alle fotografie delle Olgettine, ormai diffuse su tutti i giornali del mondo, non verrebbe mosso a compassione? Quale cuore di pietra davanti alle difficoltà dei coniugi Tarantini o …

Fassina : “ Il nostro sostegno allo sciopero generale del 6 Settembre”

Lavoro, contrattazione, Europa, economia con Stefano Fassina Responsabile nazionale economia e Lavoro pd., Gianni Pittella vicepresidente vicario del parlamento europeo, Michele Ventura deputato pd V commissione bilancio, tesoro e programmazione, Francesco Pugliese direttore generale Conad. Coordina Corrado Chiominto capo redattore economico Ansa. Come gli altri dibattiti della giornata, anche questo parte dall’ultima novità di oggi in manovra: la commissione bilancio in senato ha votato modifiche all’art 8 in tema di lavoro. Cosa è stato votato? Cosa cambia dopo questa modifica? Fassina risponde subito ricordando l’impianto già grave sia dell’art 8 sia del decreto che lo contiene, misura già dannosa quindi, ma potenziata nel suo effetto negativo sul welfare da questa ultima modifica. Con la quale salta il contratto nazionale e lo statuto dei lavoratori, istituti declassati da contratti aziendali, e trattative sindacali territoriali, possibilmente costruite all’uopo, caso per caso, impresa per impresa, lavoratore per lavoratore. Il mondo del lavoro non risponde più a leggi chiare e condivise a livello nazionale, ma a micro poteri e sistemi territoriali. Salta anche l’accordo congiunto fra sigle sindacali e …

Più donne occupate, più un paese è civile

E’ l’ora delle donne a Piazza del Popolo: al centro del dibattito, Fattore D: una proposta di crescita per il paese, le donne e il loro potenziale non sfruttato. Celestina Dominelli, giornalista del Sole 24ore, ci presenta tre donne che si occupano dei diritti delle donne: Roberta Agostini, coordinatrice delle donne democratiche, Francesca Bettio, docente di economia del lavoro all’Università di Siena e coordinatore scientifico del network europeo EGGE (Employment and Gender Equality Issues),Cecilia Guerra, docente di Scienza delle Finanze e Direttore del Dipartimento di Economia Politica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e membro fondatore del CAPP, Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche. Cecilia Guerra entra immediatamente nel vivo della questione: “l’Italia spende per le prestazioni sociali l’1,8% del PIL, ovvero meno della metà di altri stati europei con la Germania e l’Inghilterra, il fondo per l’autosufficienza è scomparso e con la manovra la situazione peggiorerà ulteriormente poiché sono previsti tagli all’assistenza, per cui si spende già poco, circa 60 miliardi di euro, e si comprende che non è possibile tagliare ancora”. E …

L'articolo 8 della manovra va stralciato

Il dibattito tra Franco Marini, senatore PD e Susanna Camusso, segretario generale Cgil è stato l’appuntamento principale di domenica 4 settembre nell’ambito della Festa Democratica Nazionale. Dopo un commosso ricordo di Franco Marini per la scomparsa di Nino Martinazzoli “padre determinante per la scelta del centrosinistra quando capì il berlusconismo all’alba e disse no a quella visione di ridurre la politica alla comunicazione, all’apparire e non all’essere”, il dibattito si è concentrato sui temi dell’attualità e sullo sciopero generale indetto per il 6 settembre dalla Cigl. Per la Camusso con i provvedimenti di oggi al Senato e la modifica dell’articolo 8 della manovra “non resta nulla degli accordi presi a luglio. Nessuna rappresentatività e nessun criterio. La nostra Costituzione è basata sull’uguaglianza dei diritti e l’articolo 8 deroga a tutto questo. Non è mai successo nella storia italiana che un governo agisse così violentemente contro libera contrattazione delle parti e contro i sindacati. È una vendetta contro i lavoratori da parte del ministro del Lavoro”. “Ho qualche perplessità sulle modalità dello sciopero – ha ribadito …