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"Ambiente, governo battuto cinque volte e la Lega vota contro il suo relatore", da repubblica.it

Passano a Montecitorio gli emendamenti dell’opposizione, mentre viene bocciata la richiesta della maggioranza di rinviare il procedimento in Commissione. Colpo di scena al momento di approvare l’articolo 2 del testo: a dire no è solo il Carroccio. Alla fine la resa: “Ci rimettiamo all’Aula”. Pisanu: “Questo centrodestra non regge”. Fini: “Esecutivo debolissimo”. Ambiente, governo battuto cinque volte e la Lega vota contro il suo relatore Palazzo Montecitorio. Pomeriggio difficile per il governo. Battuto per ben cinque volte sulla legge sullo sviluppo degli spazi verdi urbani, alla fine alza bandiera bianca e si rimette all’Aula su tutti gli emendamenti al testo, “evidenziando che si vota qualcosa che non ha copertura finanziaria”. Ad ammettere la resa è stato il sottosegretario all’Ambiente Elio Belcastro dopo l’ennesima sconfitta della maggioranza, andata sotto per ben quattro volte sugli emendamenti di Pd e Radicali e battuta anche al momento di votare la richiesta di rinvio del testo in Commissione avanzata dal relatore, il leghista Angelo Alessandri.

A permettere il blitz dell’opposizione, le assenze nei banchi della maggioranza e lo stato di confusione che regna nel centrodestra che neppure la richiesta di sospensione di Alessandri è riuscita a ricolvere. Le correzioni al testo chieste da Pd e Radicali sono relative ad aspetti giudicati poco “pesanti”, vista anche la materia della legge all’esame di Montecitorio, ma l’aspetto clamoroso di quanto accaduto oggi pomeriggio in Aula è che sul secondo articolo della legge, comunque approvato, ha votato contro solo il gruppo della Lega. Una circostanza che il democratico Roberto Giachetti ha commentato così. “Visto che il relatore del testo è della Lega, vuol dire che nella Lega ci sono problemi”.

E che la maggioranza non sia più in grado di reggere alle pressioni economiche e giudiziarie è tornato ribadirlo anche un esponentre di spicco del Pdl come Giuseppe
Pisanu. “Nel nostro paese – ha detto – si è stabilito un intreccio perverso tra la crisi economica e la crisi politica, l’una alimenta l’altra”. L’ex ministro dell’Interno, dopo aver chiesto già nei giorni scorsi un segnale di rottura da parte della maggioranza, ha spiegato che “a mio avviso la debolezza politica è dovuta al fatto che abbiamo un governo che non è in grado di reggere il peso dei problemi che incombono e abbiamo un Parlamento che non è in grado di cambiare un governo che pur avendo la maggioranza numerica” non è in grado di tenere la situazione. “L’Italia non è stata mai stata così a rischio”. Un giudizio condiviso dal presidente della Camera Gianfranco Fini che cita proprio quanto accaduto oggi a Montecitorio. Il presidente Pisanu, ha confermato Fini, “fotografa un dato di realtà. Il governo è debolissimo ed è stato battuto quattro volte (poi diventate cinque, ndr) in Aula”.

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Ambiente, governo battuto alla Camera

Per cinque volte è andato sotto sugli spazi verdi urbani. «Ci rimettiamo all’Aula». Fini: l’esecutivo è debolissimo.
Il governo è andato sotto alla Camera. Per cinque volte. Il voto riguarda un provvedimento sullo sviluppo degli spazi verdi urbani. Un emendamento dei Radicali eletti nel Pd su cui il governo aveva dato parere contrario è stato approvato dall’Assemblea di Montecitorio. Sono passati anche altri tre emendamenti sempre dell’opposizione. Il relatore ha chiesto la sospensione della sessione per una ventina di minuti. E alla ripresa è andato sotto una’ltra volta. Tanto che ha innalzato bandiera bianca per le assenze tra i banchi.

LE ASSENZE- Proprio queste assenze hanno permesso all’opposizione di far passare emendamenti su cui il governo aveva reso parere contrario, relativi ad aspetti poco «pesanti», data anche la materia del provvedimento all’esame dell’Assemblea di Montecitorio, ma anche di respingere la richiesta di rinvio del testo in commissione avanzata dal relatore Angelo Alessandri (Lega). Sul secondo articolo del testo, comunque approvato dall’Aula, ha votato contro solo il gruppo della Lega: una circostanza fatta notare da Roberto Giachetti del Pd. «Visto che il relatore del testo è della Lega, vuol dire che nella Lega ci sono problemi», ha detto. Ma il sottosegretario all’Ambiente Elio Belcastro evidenzia «che si vota qualcosa che non ha copertura finanziaria».

LE REAZIONI- Il primo a ironizzare è Dario Franceschini, Pd, che su Twitter commenta: « Rieccoli: primi due voti della settimana, maggioranza battuta due volte. Senza voto di fiducia la maggioranza non c’è più». Anche Gianfranco Fini sottolinea che «il governo è debolissimo». Secondo il Partito Democratico il governo sarebbe stato battuto 87 volte, «non c’è più la maggioranza». E Pier Ferdinando Casini aggiunge: «Solo chi non vuole vedere non vede la situazione…».

L’ALLARME- «Nel nostro paese si è stabilito un intreccio perverso tra la crisi economica e la crisi politica, l’una alimenta l’altra». A dare l’allarme è il presidente della commssione antimafia Beppe Pisanu, e aggiunge: «A mio avviso la debolezza politica è dovuta al fatto che abbiamo un Governo che non è in grado di reggere il peso dei problemi che incombono e abbiamo un Parlamento che non è in grado di cambiare un governo che pur avendo la maggioranza numerica» non è in grado di tenere la situazione.

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