Giorno: 16 Novembre 2011

La pagella dei professori "In 70mila sotto esame per i fondi alla ricerca", di Laura Montanari

Adesso sotto esame finiscono i professori e le loro ricerche: quello che scrivono, quello che pubblicano, gli studi degli ultimi sette anni. Sapremo come sta la ricerca in Italia e i voti che prenderanno i dipartimenti e le università nelle varie aree disciplinari. Una fotografia con il grandangolo puntato sulla produzione scientifica e umanistica. Si chiama “sistema di valutazione” e finirà con una “pagella” in base alla quale gli atenei migliori saranno premiati al momento della distribuzione delle risorse. «Finalmente, erano anni che l´aspettavamo», dice il professor Enrico Decleva rettore dell´università di Milano. Il censimento riguarda tutti i docenti: dagli ordinari agli associati ai ricercatori impegnati nelle università statali o private (Bocconi e San Raffaele comprese) e negli enti di ricerca a cominciare dal Cnr. È un progetto ambizioso e una sfida piena di insidie: l´obiettivo non è giudicare il singolo, ma la qualità della ricerca in quel certo dipartimento e in quell´ateneo: «Attenzione perché ora se un docente non produce buona ricerca diventa un peso e questo potrà avere un´influenza indiretta sul reclutamento del …

"Il segreto della classe perfetta? La diversità tra gli studenti", di Lorenzo Salvia

Fare una classe di bravi e una di somari oppure due classi miste, dove la pupa e il secchione sono vicini di banco? E ancora: mettere nella sezione A tutti i ragazzi di (presunta) buona famiglia e nella sezione B quelli con provenienza meno pregiata oppure seguire la regola della nonna, di tutto un po’? Non sono questioni accademiche ma le domande che tolgono il sonno a presidi, insegnanti e soprattutto genitori, preoccupati di trovare non solo la scuola giusta ma anche la sezione migliore. In realtà la regola del «di tutto un po’» non porta la firma solo della nonna ma anche della legge italiana che invita a rispettare il principio dell’equi-eterogeneità. E cioè formare classi che siano il più possibile differenziate al loro interno e quindi simili fra loro. Pupe e secchioni per tutti, come ricchi e poveri, italiani e stranieri e così via. Ma questa regola viene spesso ignorata, come dimostra una ricerca della Fondazione Giovanni Agnelli. Ed è un peccato perché così le classi funzionano peggio. Non solo per le pupe …

"La scommessa di un tecnico", di Barbara Spinelli

Nel giro di pochi giorni è accaduto qualcosa di importante, sia in Italia sia in Grecia, che ci obbliga a inforcare nuovi occhiali, di tipo bifocale, fatti per vedere quel che accade in Italia e simultaneamente in Europa, quel che s´è guastato e va riparato qui da noi e lì. Anche il tempo dovremo imparare a guardarlo con lenti bifocali, combinando la veduta ampia e la corta. Italia e Grecia non sono comparabili, perché la nostra svolta mette fine a un lungo esperimento populista, quello berlusconiano. Ma Roma e Atene hanno in comune due cose non trascurabili. In ambedue, la politica è stata per decenni sinonimo di corruzione e realtà occultata, e per questo è degenerata. In ambedue, si sta tentando una via inconsueta: lo scettro passa a uomini considerati tecnocrati, ma che non sono affatto nuovi alla politica. I due tecnici sanno perfettamente la dedizione speciale (la vocazione) che ci si aspetta dal professionista politico, ed è con la massima naturalezza che Monti, intervistato, ha detto che «operazioni così grandi» – riordinare la nostra …

"Patto per il lavoro La richiesta delle parti sociali. Gli industriali: “Da noi collaborazione e supporto” Appoggio, con sfumature diverse, di Cgil Cisl e Uil", di Raffaello Masci

Dire che hanno marciato divisi per colpire uniti, sarebbe troppo. Tuttavia i vari soggetti del mondo produttivo e del lavoro, che ieri sono strati ricevuti dal presidente del Consiglio incaricato, Mario Monti, hanno fornito una serie di indicazioni comuni, sia pur con sottolineature differenti. Crescita, equità nella distribuzione dei sacrifici, urgenza nelle misure, concertazione, sono state le istanze condivise. A cui – a seconda degli interessi rappresentati – si sono aggiunte altre richieste. Alle 15, dunque, Mario Monti ha ricevuto nel suo studio di senatore a vita, a Palazzo Giustiniani, le rappresentanze del mondo imprenditoriale e i sindacati. Ma mentre le prime si sono presentate unite in un’unica delegazione e con un pacchetto di richieste previamente concordate in una riunione avvenuta alle 13 nella sede di Confindustria, i secondi hanno sfilato separati. Gli imprenditori – Confindustria, Abi, Ania, Alleanza delle cooperative e Rete Imprese Italia – hanno, in sostanza ripresentato l’agenda in cinque punti che era già stata sottoposta, senza particolare successo, al governo uscente: previdenza, liberalizzazioni dei servizi e delle professioni, patrimoniale ma solo …

"Gli scatoloni del Cavaliere", di Carmelo Lopapa

«Questa casa non l´ho mai sentita mia, credetemi, lasciarla non mi suscita alcuna emozione», va ripetendo il Cavaliere ai suoi in queste ore, ostentando disinteresse per esorcizzare il più amaro dei traslochi. Vero è che Palazzo Chigi l´abbia amato poco e frequentato meno, durante i suoi «regni», in questi 17 anni. Giusto l´indispensabile. Casa e ufficio e parco divertimenti. Tutto insomma per lui è sempre stato e continuerà ad essere Palazzo Grazioli. Pochi effetti personali da portar via, racconta chi chiude gli ultimi scatoloni nelle stanze di fronte allo studio presidenziale del primo piano, ad angolo tra Piazza Colonna e via del Corso. L´operazione di repulisti più delicata, la cancellazione di ogni traccia su tutti i pc, il prelievo di dati e documenti, è stata completata con decine di chiavette sabato sera dallo staff di gabinetto. Un rapidissimo blitz mentre fuori impazzavano i festeggiamenti per l´addio. Saranno stati pure pochi effetti personali, sta di fatto che alle 15 di ieri pomeriggio, nel cortile sul retro della Presidenza del Consiglio, gli operai della ditta di traslochi …