Giorno: 27 Novembre 2011

«Sì alla flex security ma con stipendi più alti», intervista a Chiara Saraceno di Vladimiro Fruletti

Gli stiamo costruendo un futuro da poveri». La sociologa Chiara Saraceno non è sorpresa dalle allarmate parole con cui il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nell’intervista a l’Unità ha descritto la situazione dei giovani in Italia. «Il suo grido d’allarme è condivisibile -dice -. Purtroppo, il tema non è nuovo». La diagnosi del governatore Visco è chiara, ma la terapia c’è? «È tanto che si sente questo grido di dolore, il problema è che si è fatto pochissimo. Visco centra la questione: i bassi salari di ingresso dei nostri giovani laureati. Qui la contraddizione è fortissima, perché non solo sono costretti a lavorare e a vivere in modo precario, non solo sono quelli su cui si scaricano le rigidità del nostro mercato del lavoro e a cui viene applicato il meccanismo contributivo per le pensioni, ma sono anche pagati meno. Subiscono tutti gli svantaggi,ma non hanno in cambio neppure un minimo vantaggio salariale. Se non ci fossero le famiglie a sostenerli non potrebbero certo reggere». Un presente da poveri e futuro peggiore. Il direttore …

"Il rischio di un passo da lumaca", di Michele Ainis

Due settimane dopo il giuramento del nuovo esecutivo, la scena assomiglia a un quadro stralunato di Picasso. C’è il governo, non c’è il sottogoverno. Per designare 25 sottosegretari e 5 viceministri (o non saranno 8? Nel buio delle notizie anche i numeri brillano a casaccio), s’aprono estenuanti trattative fra i partiti e il premier. Non con tutti, però, e sempre in gran segreto: tanto da consumare un vertice notturno attraverso il tunnel sotterraneo che collega palazzo Madama a palazzo Giustiniani. L’unico dato certo è che i pretendenti sono almeno il triplo rispetto alle poltrone. Anzi no, sappiamo pure come si chiama lo strumento che districherà questa matassa. Manuale Cencelli: 40% dei posti al Pdl, 40% al Pd, 20% all’Udc. Ma nel frattempo le Camere vivono in un limbo, perché senza sottosegretari le commissioni parlamentari sono paralizzate. Eppure non mancherebbe affatto il lavoro da smaltire. Prima Repubblica? No, impero di Bisanzio. E suona in sé paradossale che un esecutivo nominato a spron battuto dal capo dello Stato, strada facendo sia diventato un lumacone. Che il governo …

"Quel sorriso del Capo lungo più di vent´anni", di Ilvo Diamanti

Chi pensa che la costruzione del consenso e il culto del leader attraverso i media siano un´invenzione recente, brevettata da Silvio Berlusconi, per ricredersi deve guardare Il sorriso del Capo. Un film di Marco Bechis e Gigi Riva, presentato in anteprima al Festival di Torino. È una catena di documenti d´epoca dell´Istituto Luce in gran parte inediti.Accompagnati dalla voce narrante di Riccardo Bechis, padre del regista. In quel tempo borghese “medio”, residente proprio a Torino. L´intero film documenta la cura posta dal regime nel proporre e manovrare una complessa macchina del consenso, che non trascura nessun luogo e nessuno strumento di propaganda. La scuola, anzitutto, e poi i media allora più popolari. La radio, i giornali, il cinema. (Come hanno ben dimostrato, fra gli altri, gli studi dello storico Mario Isnenghi). Veicoli di miti attraenti perché “comuni” alla “gente comune”. La Famiglia, la Patria, la Nazione. La Modernità. Riassunte, tutte insieme, nella persona del Capo. Come sottolineano le immagini del comizio che scandisce i passaggi del film. Si svolge a Torino. Capitale della rivoluzione industriale …

"Scuola, è tempo di scelte coraggiose", di Giancarlo Cerini*

Economia & istruzione: un rapporto non facile da decifrare, che sta però nel programma del «governo dei professori». Sono assai impegnativi i due punti in proposito (sui 39) che abbiamo sottoscritto con Trichet-Draghi: valutare le scuole e ristrutturare quelle «pessime»; valutare i docenti e «premiare» quelli migliori. Sembra un proclama che annuncia un conflitto insanabile tra le ragioni dell’educazione e quelle del mercato. Ma forse non è così scontato. Vediamo perché. È vero, gli economisti dell’istruzione sono inguaribili ottimisti e mettono in relazione un più elevato livello di istruzione della popolazione con la ricchezza di un Paese e con migliori opportunità per le persone. Lavoro, salute, cittadinanza, dunque democrazia… sono connessi con una buona formazione. Anche il nuovo Governatore della Banca di Italia, Ignazio Visco, si iscrive con i suoi interventi di ieri, tra i fautori di una decisa sterzata a favore dei giovani, di una loro migliore istruzione, di un loro ingresso più «alto» nella società degli adulti. Va riconosciuto che il «mitico» ufficio studi di Via Nazionale da un po’ di anni insiste …

"Termini, raggiunto l'accordo sugli incentivi ai lavoratori. Firma anche la Fiom", di Paolo Pica

La mediazione di del neo ministro dello Sviluppo Corrado Passera convince sindacati e Fiat e dopo mesi di trattative a singhiozzo e attese deluse viene finalmente raggiunto un accordo sugli incentivi ai lavoratori di Termini Imerese (Palermo). Stabilimento storico che il gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne sta dismettendo. Il sì è arrivato al termine di una giornata di negoziati al ministero dello Sviluppo, presenti tutte le sigle, io tecnici del dicastero del Lavoro, gli advisor, i rappresentanti di Torino e quelli dell’azienda subentrante Dr Motor. Alla fine c’è anche la firma della Fiom che tuttavia lamenta «il dispetto della Fiat che ha applicato importi più bassi» di quelli normalmente praticati. Il presidio davanti alla fabbrica viene rimosso. SOLLIEVO TRA I LAVORATORI – A sera la soddisfazione prevale sulle critiche che pure non mancano. Tirano un sospiro di sollievo oltre 1.500 famiglie in ansia da mesi: chi non è in uscita è in cassa integrazione. Passa il primo importante test di una serie il ministro Passera che incassa a sorpresa il plauso della Cgil. L’organizzazione …

"Due Mario italiani per salvare l'Euro", di Eugenio Scalfari

La crisi dei debiti sovrani dell´Europa – di tutta l´Europa, Germania compresa – ha provocato una reazione in Inghilterra e in Usa: le banche di quei due Paesi hanno dichiarato che si stanno preparando alla scomparsa dell´euro dal sistema monetario mondiale. Non è certo un aiuto a resistere, quella dichiarazione, e non è comunque un utile campanello d´allarme, ma piuttosto una campana a martello, di quelle che si suonavano un tempo quando un intero paese andava a fuoco e la popolazione accorreva con le pompe e i secchi d´acqua per spegnere l´incendio. Ma qui ed oggi non c´è una popolazione da chiamare a raccolta, né bastano i pompieri nazionali a sostenere la moneta europea anche se il loro contributo è necessario. Qui ed oggi c´è un solo soggetto che può impedire una frana generale ed è la Banca centrale europea guidata da Mario Draghi. Mario Monti è il pompiere nazionale ed il suo contributo è necessario ma insufficiente. Salvare l´Europa spetta a Draghi; che la Germania sia d´accordo oppure no, nessuno può impedirglielo perché la …

"Scommettere su qualità e preparazione", di Irene Tinagli

E’ prassi comune, soprattutto tra i politici, additare gli economisti come i responsabili della crisi, della precarietà e dei milioni di giovani senza prospettive. Eppure molti economisti da anni non fanno che ripetere, proprio ai nostri politici, la necessità di investire di più nella formazione e nell’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro. Lo ha fatto anche ieri il neo Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nell’intervista a La Stampa mettendo in evidenza tutte le contraddizioni dell’Italia. Un Paese che per reagire alle pressioni di un’economia globalizzata ha scaricato le sue debolezze sui più giovani. Col risultato paradossale che in un’economia mondiale sempre più trainata da conoscenza e innovazione, in cui la domanda ed il valore di competenze fresche tendono ad aumentare, l’Italia vede diminuire i salari d’ingresso dei suoi giovani laureati, persino di quelli di cui ha più bisogno, come gli ingegneri. Ma Visco non cerca di accattivarsi le simpatie dei movimenti studenteschi o dei sindacati. Nessuna condanna della legge Biagi, nessuna invocazione per posti fissi o salari minimi e università gratis per tutti. …