Giorno: 29 Novembre 2011

"Sono Ugolini e Rossi Doria i sottosegretari di Profumo", da La Tecnica della Scuola

A nominarli, il 28 novembre assieme al nuovo ministro alla Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, a tre viceministri ed altri 23 sottosegretari, quasi tutti tecnici, è stato il Cdm. Elena Ugolini ha 52 anni, è dirigente scolastico ed esperta di valutazione; Marco Rossi Doria, 67 anni, è maestro elementare e si occupa di abbandoni ed esclusione sociale. Sono due addetti ai lavori, due dipendenti della scuola impegnati in prima linea – un dirigente scolastico ed un maestro elementare che combatte la dispersione scolastica – i due sottosegretari all’Istruzione nominati dal Consiglio dei ministri, con una seduta lampo di 20 minuti la sera del 28 novembre, sulla base delle indicazioni che il premier Mario Monti ha avuto da una serie di ‘tecnici d’area’ forniti dai partiti: si tratta di Elena Ugolini e Marco Rossi Doria. Con loro il Cdm ha nominato anche un nuovo ministro, Filippo Patroni Griffi alla Funzione pubblica, tre viceministri – Vittorio Grilli all’Economia, Michael Martone al Lavoro, e Mario Ciaccia alle Infrastutture – ed altri 23 sottosegretari, quasi tutti tecnici. Dalle prime …

"I tagli hanno distrutto le medie", di Alessandra Ricciardi e Giovanni Scancarello

É l’anello più delicato del sistema d’istruzione e che la politica ha trattato peggio negli ultimi decenni, la scuola media. Ed è da lì che si deve ripartire. Con buon tempismo rispetto all’insediamento del nuovo ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, la Fondazione Agnelli presenta oggi a Roma un nuovo rapporto sulla scuola 2011 tutto dedicato alla scuola media. Vittima dei tagli, a risorse e personale, ma anche di mancate politiche di riordino. Il rapporto, elaborato in base ai dati Timss, evidenzia come l’Italia sia il paese con il calo degli apprendimenti più netto tra elementari e medie. Se in Norvegia c’è un tasso di crescita di 18 punti su 500 per la matematica, per esempio, l’Italia su ne perde 23. EW non va meglio in scienze, dove ne perde 21. É insomma in questo segmento che si creano quei deficit di apprendimento che poi diventeranno decisivi alle superiori, segnando il destino di molti ragazzi che sceglieranno prima i professionali e poi la dispersione scolastica. E gettando la scuola italiana in fondo alle classifiche internazionali. Di chi …