Giorno: 21 Aprile 2012

"Un nuovo ruolo per le donne in politica", di Mirella Gramaglia

Che fine hanno fatto – si chiede Gian Enrico Rusconi su La Stampa di ieri – i movimenti che hanno infiammato l’Italia nella stagione calante del berlusconismo, e in particolare «Se non ora quando?», l’ultimo in ordine di tempo, ma forse il più brillante testimone di un Paese che si trasforma e si ribella? Quando la società civile smorza la sua voce – ammonisce Rusconi – i leader vocianti dell’antipolitica prendono il sopravvento. Berlusconi era un avversario molto comodo. Semplificava e induceva a semplificare. Bastava essere contro di lui per sentirsi nel giusto e fra i giusti. In particolare la parabola dei suoi comportamenti in materia di etica e di stile, l’improvvido miscuglio fra occasioni del potere ed esibizione dei suoi capricci, lo ha sospinto sempre più in basso. Ancora pochi mesi fa danzavamo sull’orlo del baratro della crisi economica fra «olgettine» e feste eleganti. Lorella Zanardo, con il suo bel documentario, «Il corpo delle donne», aveva capito fin dal maggio 2009 che qualcosa si era spezzato nel rapporto civile fra l’Italia, i suoi mezzi …

"I capibranco della politica", di Curzio Maltese

I capi dei babbuini, con i quali condividiamo il 98 per cento di patrimonio genetico, rimangono tali anche quando non sono più di alcun aiuto agli altri babbuini. Robert Sapolsky, genio californiano della biologia, descrive così il comportamento di un capobranco: «Solomon era ormai anziano e riposava sugli alberi, continuando a sfruttare la sua straordinaria capacità d´intimidazione psicologica. Da circa un anno non affrontava più un combattimento. Si limitava a guardare sdegnosamente il potenziale avversario, faceva qualche giro minaccioso lì intorno. O al massimo s´arrampicava su un albero e la cosa finiva lì. Erano tutti terrorizzati da lui». L´arte recitativa dei capi babbuini più esperti arriva a ingannare il branco in altri raffinati modi, per esempio nella ricerca del cibo. Se lo trova, non lo segnala agli altri, ma finge di continuare la ricerca, per poi tornare al boccone e divorarlo da solo. Nella sua bellissima Anti storia d´Italia il grande intellettuale triestino Fabio Cusin, di formazione azionista, individua il modello della politica italiana nella signoria quattrocentesca, con un padrone assoluto circondato da una corte …

"Un clown smarrito", di Natalia Aspesi

Si sa le donne, per loro natura, sono esibizioniste! Lo dice con ammiccante bonomia quel nostro ex presidente, che questa virtù o difetto femminile apprezzava. E tuttora apprezza, da buon babbo generoso. Se tutte sono esibizioniste, comprese le donne sigillate nel chador, che a levarglielo chissà cosa fanno, tanto vale che a esprimere questa loro insopprimibile natura siano delle fanciulle, belle, anche minorenni, basta che siano contente loro, benedetta gioventù! Silvio Berlusconi arriva al processo che lo vede accusato di concussione e prostituzione minorile, allegro, signorile, pronto a raccontare la stessa cosa che si racconta da mesi e mesi, pure al processo, riconducendo quel tragico bunga-bunga che aveva cancellato la sua dignità di ultrasettantenne e la nostra di italiani, a un´opera buona, a uno spettacolino da oratorio, a un gioco tra birichine che, pur sognando una vita di massima castità, forse ancora vergini, non riuscivano a sopprimere questa loro vivace natura tutta femminile che suggeriva di scuotere il bel seno nudo e di frullare le altrettanto belle natiche soprattutto davanti agli uomini, meglio ancora se …

"I sospetti sul cambio di passo", di Federico Geremicca

A scorrere i quotidiani dell’ultimo paio di giorni – e di fronte a notizie e annunci roboanti che datano appena a ieri – la prima e frettolosa impressione potrebbe indurre a pensare che la tanto sbandierata crisi dei partiti politici (e della politica più in generale) sia un’invenzione dei giornali. A elettori e militanti, infatti, vengono annunciati gestazioni e battesimi di nuovi partiti, scissioni parlamentari per la creazione dell’ennesimo movimento e – addirittura – «la più grossa novità della politica italiana» (Alfano: ma bisognerà aspettare un paio di settimane…). Un ribollire di fondazioni e riorganizzazioni, insomma, che starebbero lì a testimoniare un invidiabile stato di salute ed un rinnovato spirito di riscossa. In realtà, quel che muove e anima queste iniziative – il nuovo partito di Casini, l’insofferenza di Beppe Pisanu, l’annuncio di «grosse novità» fatto dal segretario del Pdl – è proprio la crisi che ha investito il sistema politico. Un sistema che all’ombra del governo tecnico di Mario Monti prova adesso a ristrutturarsi, a rigenerarsi e a cambiar pelle, quando possibile. Si tratta …