Giorno: 6 Giugno 2012

"Sulla sicurezza non si tratta", di Luigi Mariucci

L’azienda che chiede ai propri dipendenti di firmare una cosiddetta «liberatoria» al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità penale e civile in caso di nuovi sismi compie certamente un atto ignobile. Con una aggravante: quell’atto oltre che indecente è per di più inutile, perché in nessun modo un lavoratore può disporre della sua vita e della sua sicurezza. Sarebbe come se a un dipendente si chiedesse la disponibilità ad utilizzare sostanze palesemente nocive, come l’amianto. La sicurezza del lavoro non è ovviamente disponibile con atti negoziali privati. Pare tuttavia che questo sia accaduto in alcune aziende delle zone colpite dal terremoto in Emilia Romagna. Non c’è ragione di dubitarne, perché la denuncia viene da una persona seria, componente della segreteria regionale della Cgil. C’è da domandarsi come si sia potuti arrivare a un atto così palesemente insensato. Sono le aziende che vogliono imporre ai dipendenti la ripresa a tutti i costi del lavoro, o sono gli stessi lavoratori che sono ansiosi di tornare a lavorare, di riprendere la vita normale? Tornare alla normalità, riprendere il …

"La preside che cerca i registri fra le macerie. Per gli scrutini", di Giusi Fasano

I miei bambini uscivano ciascuno con la mano sulla spalla del compagno davanti, come avevano imparato nelle esercitazioni… beh, mi sono emozionata. Ci sono giornate da incorniciare nonostante il terremoto, Rossella Garuti l’ha imparato dopo la scossa del 29 maggio. Cinquantotto anni, preside dell’Istituto Comprensivo Renzo Gasparini di Novi di Modena, lei dirige sei scuole fra infanzia, elementari e medie. Il primo giorno in cornice è per quello che ha visto settimana scorsa mentre la terra tremava: «I miei bambini uscivano ciascuno con la mano sulla spalla del compagno davanti, come avevano imparato nelle esercitazioni… beh, mi sono emozionata». Le altre sono per ogni giorno speso nella sua «missione»: recuperare registri, pagelle, verbali dei consigli di classe. Tutto indispensabile per gli scrutini dei suoi alunni (1.103, fra i bimbi dell’infanzia, le elementari e le medie). Due giorni fa, mentre il cielo rovesciava secchiate d’acqua sulle vite sospese dei terremotati, gli occhi della preside planavano su banchi rovesciati e armadietti abbattuti, su macerie e crepe nei muri di uno dei suoi Istituti. Ieri i vigili del …

Nuove spine per il vertice con la Merkel", di Marcello Sorgi

Troppe tasse, impulsi recessivi, corruzione ancora presente specie nel settore della Sanità, rischio di avvitamento dei conti dello Stato, se non si porrà un deciso rimedio al più presto. Dopo quello del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, è arrivato anche il monito a due voci del presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino e dell’alto magistrato, Luigi Mazzillo, che ha coordinato le sezioni riunite, incaricate di stilare il rapporto sulla finanza pubblica. Il quadro che ne è uscito, pur riconoscendo che le misure di contenimento adottate fin qui dal governo funzionano, è impietoso e allarmato. E non avrà certo rallegrato Monti, intento in una serie ininterrotta di contatti con i leaders europei, in vista dell’incontro del 22 giugno con Merkel e Hollande a Roma e del vertice di fine mese, da cui dovrebbe uscire una risposta definitiva sulla volontà e la capacità dell’Unione di convincere la Merkel ad abbandonare le sue resistenze e a collaborare per affrontare la crisi dell’eurozona che rischia di sfuggire al controllo. I dati forniti dalla Corte dei conti sono …

"La strada del coraggio", di Massimo Riva

La recessione presenta il conto e illumina di una luce obliqua il circolo vizioso nel quale si dibatte la politica economica del paese, stretta fra la necessità del rigore e l´esigenza di ritrovare la strada della crescita. A prima vista, i dati sulle entrate fiscali del primo quadrimestre dell´anno potrebbero anche essere letti in positivo dato che segnalano un incremento, seppur piccolo, dell´1,3 per cento. Ma ciò, purtroppo, non significa affatto che consumi e attività produttive riescono comunque a tenere un buon passo. Il punto è che quel minimo aumento del gettito è dovuto essenzialmente agli effetti delle manovre dell´ultimo scorcio dello scorso anno con le quali lo Stato ha pesantemente gravato con maggiori prelievi la vita degli italiani, segnatamente con le accise su benzina e combustibili vari. Una manovra resa indispensabile per fermare la corsa dell´Italia verso il baratro ma che – ecco l´aspetto più allarmante dei nuovi dati – si sta rivelando insufficiente a raggiungere gli obiettivi di risanamento programmati. Quantunque in aumento, il volume complessivo delle entrate risulta, infatti, inferiore di 3.500 …