Giorno: 9 Giugno 2012

"La posta in gioco", di Claudio Sardo

Quella del Pd non è una sfida interna tra leader o tra correnti. Non è neppure una competizione con i vicini. O una battaglia di principio contro Grillo. La questione riguarda il governo del Paese – anzi la sua ricostruzione economica, civile, politica – nel mezzo della crisi più grave dal dopoguerra ad oggi. E in gioco non c’è soltanto una breve stagione. L’impressione è che al bivio nel quale ci troviamo possiamo perdere cose che abbiamo a lungo immaginato come acquisizioni definitive: il modello sociale europeo, inteso non solo come standard di welfare ma anche come garante di opportunità diffuse, e al fondo la qualità stessa della democrazia. Sì. La crisi economica e l’incapacità politica dell’Europa stanno rischiando di compromettere il paradigma democratico: a che serve la politica se non è capace di regolare i mercati e di correggerne gli effetti nella società? Il compito (storico) del Pd è costruire una proposta di governo che sia all’altezza di questa sfida. Il Pd è oggi sulla scena il solo partito nazionale in grado di fornire …

"L'ora dei tecnici a Viale Mazzini", di Giovanni Valentini

Semmai ha tardato fin troppo. Sono passati più di cinque mesi da quando il presidente del Consiglio annunciò in televisione che l’esecutivo avrebbe risolto “in poche settimane” la questione Rai e nel frattempo la situazione dell’azienda di Stato è andata ulteriormente deteriorandosi. Uno dei primi impegni del nuovo presidente e del nuovo direttore generale, anzi, dovrà essere quello di verificare l’attendibilità del bilancio, per denunciarne eventuali buchi o carenze. L’anno prossimo i conti bisognerà farli tornare e possibilmente alla luce del sole, senza artifici o maquillage finanziari. Altrimenti, meglio commissariare formalmente l’azienda per salvare il salvabile. Ma è soprattutto sul piano dell’informazione – dalla tv alla radio – che il nuovo vertice di viale Mazzini è chiamato a garantire quel pluralismo e quella libertà di espressione che sono stati finora soffocati, mortificati o addirittura espulsi, compromettendo così la stessa sopravvivenza del servizio pubblico. Sopravvivenza economica, ma ancor prima istituzionale, civile, sociale. Dai Tg ai Gr, la Rai deve essere sottratta definitivamente all’oppressione della partitocrazia per essere restituita al controllo dei cittadini, telespettatori e abbonati. In …

"Cosa c'è sotto l'Italia", di Mario Tozzi

Sotto la Pianura Padana, il luogo anche simbolicamente più tranquillo e produttivo del paese, non c’è un mostro e nemmeno un killer silenzioso e infido. Però là sotto si annida una realtà geologica che non rassicura e che, anzi, allarma cittadini e istituzioni. Successioni di rocce stratificate che giacciono piegate e spezzate al di sotto dei sedimenti sabbiosi del Po, un frammento avanzato del continente africano che si scontra con quello europeo da milioni di anni. Da questa collisione sono nati Alpi e Appennini, e da questa collisione derivano i fenomeni vulcanici del Sud Italia e, più o meno direttamente, i sismi dell’intero Paese. Conosciamo bene questa grande piega sotterranea allungata per decine di km in direzione Est-Ovest da Modena a Ravenna. È ben rappresentata nelle mappe e nelle sezioni geologiche e sappiamo che si trova attualmente in uno stato di stress attivo che ha già generato almeno tre rotture di rocce in punti diversi: Finale Emilia, Mirandola e Ravenna per semplificare. Purtroppo l’osservazione diretta di queste strutture geologiche non è possibile: non basterebbe un …