“Per il via libera alla legge Madia è possibile procedere in legislativa”. “L’aggiornamento del Codice dei beni culturali è una riforma non più rinviabile: per questo abbiamo già chiesto una rapida calendarizzazione della proposta di legge Madia che aveva ottenuto nella scorsa legislatura un ampio consenso, risultato che ci fa ben sperare nella possibilità di approvare il testo in sede legislativa, cioè senza passare attraverso il vaglio dell’Aula”.
Così Manuela Ghizzoni, vicepresidente della commissione Cultura di Montecitorio, la quale spiega: “Oggi il ministro Bray, in occasione dell’ampia audizione parlamentare durante la quale ha esposto gli impegni programmatici del suo ministero, ha affrontato sinteticamente questo tema che certamente rappresenterà un aspetto qualificante del suo incarico. Infatti, il riconoscimento delle professioni dei beni culturali, tra le quali vanno ricordate: archeologi, storici dell’arte, bibliotecari, archivisti, antropologi, rappresenta la chiave di volta per valorizzare il lavoro dei giovani e investire nei talenti, proprio come vogliono le linee programmatiche del governo Letta”.