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«C'è ancora molto da fare». Il 30 arriva Letta e inizia la battaglia in Parlamento per gli aiuti, di Silvia Saracino

Il Presidente del consiglio Enrico Letta verrà in visita nelle zone terremotate il 30 maggio. L’annuncio è ufficiale, viene dal commissario straordinario Vasco Errani durante il consiglio regionale di ieri. Il percorso è ancora da definire, l’unica certezza è l’incontro in mattinata nella sede della Regione con alcuni sindaci e rappresentanti istituzionali.
Sicuramente il neo premier toccherà alcune zone colpite della Bassa modenese, per toccare con mano a che punto è la ricostruzione.
«La sintesi è semplice: si è fatto molto, c’è ancora molto da fare» ha detto Errani presentando in consiglio il bilancio a un anno dal terremoto. «Non partecipo a nessuna polemica — dice glissando sulle critiche ma non è vero che i fondi per la ricostruzione non ci sono, ci sono. E non dite il contrario, altrimenti chi ha un danno di soli diecimila euro si spaventa e, vista la burocrazia, non fa domanda. Invece ha diritto e deve farla».
Se Errani non vuole polemizzare ci pensano i comitati di cittadini a farlo, con Massimo Nicoletti del comitato Finale Emilia terremotata protesta. «Dopo la manifestazione del 18 febbraio, Errani e l’assessore Muzzarelli non ci hanno più interpellati».
Intanto a Roma i parlamentari emiliano-romagnoli affilano le armi per ricominciare la battaglia da dove era stata interrotta.
In questi giorni dovrà passare in senato il decreto che proroga lo stato d’emergenza e riapre i termini per accedere al prestito per pagare le tasse. L’obiettivo è salire sul treno allegando una serie di emendamenti importanti per le zone colpite. il primo blocco è il ‘pacchetto Emilia’, firmato da tutti, dal Pd al Pdl. Contiene sei richieste, tra qui l’estensione della copertura del prestito fiscale a tutto il 2013, e non solo fino al 30 settembre, e misure per far respirare i comuni, come la deroga al patto di stabilità e l’eliminazione dei vincoli alle assunzioni del personale.
A questi si aggiungono gli emendamenti presentati dal Pd e dal Pdl.
I democratici modenesi Ghizzoni e Vaccari hanno depositato un emendamento che chiede fiscalità di vantaggio per le micro imprese, fino a nove dipendenti e i lavoratori autonomi nell’area del cra- tere: esenzion delle imposte sui redditi fino a 100 mila euro, esenzione all’imposta regionale sulle attività produttive, dall’Imu, dalla tares e dal versamento dei contributi. Una sorta di ‘zona franca’, dal 2013 al 2015. Il senatore del Pdl Giovanardi, che ha sottoscritto il pacchetto Emilia concordato con Errani, ha presentato due emendamenti per chiedere «la proroga di un anno della possibilità di deduzione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie nelle zone terremotate, la proroga di un anno dei pagamenti e la definizione puntuale dei pressupposti che possano portare a colpire le imprese con l’interdizione antimafia».

Il Resto del Carlino 22.05.13