“Università, le tasse d’oro aumenti fino al 167 per cento”, di Salvo Intravaia
Studenti universitari “tartassati” dalle tasse come nel film di Totò. In appena otto anni, gli iscritti negli atenei statali si sono assottigliati mentre le tasse universitarie sono cresciute del 50 per cento. Con picchi, per alcuni atenei, di oltre il 100 per cento. Il salasso emerge dai dati sui contributi degli studenti pubblicati dal Miur. UN FENOMENO, più volte denunciato dalle associazioni studentesche, che sarebbe anche all’origine del calo di matricole registrato in Italia. Pagare mille e più euro all’anno per fare studiare un figlio all’università può diventare insostenibile per una famiglia. Bastano alcuni esempi: dal 2004 al 2012 l’università del Salento ha aumentato le tasse del 167 per cento mentre quella di Reggio Calabria del 119 per cento. Ma la stangata non riguarda solo i piccoli atenei. Tra i grandi, spicca l’università di Palermo che ha raddoppiato i contributi (+110 per cento) e la Federico II di Napoli che oggi registra un aumento del 94 per cento. Mentre l’ateneo più grande d’Europa, La Sapienza di Roma, si è contenuto: il carico per studenti e …